24 febbraio 2007

Lontano lontano

Ho il Corriere della Sera di ieri ancora nello zainetto, senza aver avuto la voglia di leggerlo.
Prima o poi questo stato d'animo che mi spinge lontano dalla politica (in senso lato, anche) passerà... oggi vedrò di nuovo i ragazzi della cooperativa e nel loro sorriso troverò di nuovo la forza di arrabbiarmi, di voler capire, di essere presente. Nel frattempo scatto foto alla mia gattina. Buon weekend a tutti!

Etichette:

3 Sguardi lasciati:

Blogger Bigio ha annotato...

Capita a tutti, ogni tanto. Dati gli ultimi avvenimenti, non è difficile comprendere il moto di sfiducia generale che ha assalito l'elettorato di centrosinistra.

febbraio 24, 2007 10:29 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ha ragione Bigio, è una sfiducia generale, ma non vale la pena mollare...era previsto...una piccola pausa...poi andiamo avanti..

PS
non so quanti anni hai credo che più o meno siamo coetanei...forse sono un po piu vecchio...ma la nostra generazione ha la responsabilità di non mollare...in senso lato intendo.

Primadirettiva

febbraio 24, 2007 11:49 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

riporto anche qui al tuo intervento sul mio blog, perchè non vorrei che avessi interpretato male quello che intendevo dire.
cancellalo pure una volta letto :D

Sabrina,
non era mia intenzione dire che i dico non sono una cosa importante, ma purtroppo ora irrigidirsi troppo sui dico sarà problematico.
Ogni nuova mossa politica della sinistra sarà automaticamente gambizzata grazie a quello che è successo e alla grancassa mediatica (e agli opinionisti di bassa lega che circolano).
E se c'è da irrigidirsi vorrei che lo facessero sulla precarietà o su cose del genere...se proprio il governo deve cadere che cada per una cosa imprescindibile per la nostra identità, per il paese e per la nostra generazione.
Guarda quanto ha dichiarato Dalema, su quella sinistra che non serve al paese.
Per me quello voleva proprio dire che da ora in poi la sinistra radicale non deve rompere e che la vera sinistra sarà il PD.
I Dico in un paese normale, dovrebbero essere una politica condivisa tra radicali e liberali (radicali in senso di sinistra radicale).
Invece in italia non è cosi.
Purtroppo però, per come è messa la situazione italiana, non solo politica ma anche economica, guardando le cose concretamente, credo che le priorità siano quelle che ho citato: il lavoro, la precarietà, i salari, la casa, la sanità, la pensione per i giovani, la ricerca l'universita e l'istruzione, la democrazia (e quindi il conflitto di interessi, il riassetto radiotelevisivo ,per evitare che qualcuno si avvantaggi impropriamente nella competizione elettorale e nella formazione del consenso) la legge elettorale che dia un minimo di governabilita mantenendo la democraticita del sistema..ecc...
il mio non era un ragionamento diplomatico,assolutamente, non mi crea problemi mettermi contro la CEI, ma purtroppo abbiamo gia avuto una crisi di governo e non ce ne possiamo permettere un'altra perchè c'è quella lista di cose da fare, che riguardano tra l'altro l'intera nostra generazione, che sono decisamente prioritarie.
purtroppo più dei dico.
comunque vedremo presto che possibilità avranno i dico, perchè i il governo li ha gia "varati", ma dovranno passare in parlamento...non credo che passeranno, ma qualora passassero sarebbe certamente una soddisfazione.

Quindi l'impostazione del governo sui 12 punti in questo senso è corretta.

febbraio 25, 2007 8:49 PM  

Posta un commento

<< Home