10 novembre 2008

Due considerazioni su Carla Bruni e Cossiga

La first-lady francese, Carla Bruni, ad un giornalista che le chiedeva di Berlusconi e delle sue gaffe internazionali, ha risposto esprimendo sollievo per essere francese. Di tutta risposta, quel deficiente di Cossiga (scusate, l'appellativo giusto era "onorevole"), ha commentato qualcosa del tipo che anche noi siamo contenti che lei non sia italiana.

Mi sovvengono due considerazioni. La prima riguarda Cossiga, che a mio parere e dopo le ultime esternazioni riguardo il modo di trattare chi protesta contro le riforme, andrebbe incriminato. Stavolta ha addirittura insultato una signora che ha espresso la sua opinione su un fatto insindacabile: essere italiani con un premier così idiota come quello che ci ritroviamo è molte volte imbarazzante (siete mai stati all'estero? io sì!!! parlare di politica italiana all'estero è come cercare di far risultare divertente la guerra in Iraq!!!). Sono sicura che se qualche giornalista, uno dei pochi rimasti probabilmente, facesse a Cossiga la domanda: "Ma si rende conto che ha appena insultato la first-lady francese?" lui risponderebbe: "Ma lei ha insultato tutti gli italiani!". E il discorso finirebbe lì!

Questo mi porta alla seconda considerazione. E' possibile che la politica italiana venga gestita da vecchietti che si comportano come bambini dell'asilo? Da quando in qua l'argomentazione "l'ha fatto anche lui" è diventata una giustificazione generica? Ho letto qualche giorno fa un titolo su Libero che diceva "Obama abbronzato, embé?" e sottotitolo: "sinistra ipocrita". La cosa che mi ha fatto più arrabbiare non era il puerile tentativo di sminuire una gaffe internazionale con un titolo imbecille, bensì il sottotitolo: "sinistra ipocrita". Stava a dire: la sinistra si indigna ma anche loro fanno lo stesso. E cioè, lo fanno tutti. In pratica "lo fanno tutti" è ragione per dire che "va bene", o peggio per giustificare ogni porcata. Cos'è, un tiro al ribasso? Si dovrebbe fare a gara per chi è più onorevole, se una cosa è spregevole lo resta anche se la fanno tutti. Ma forse in Italia non è così.

Infine vi lascio il link di un giochino che mi ha fatto perdere alcuni piacevoli minuti: ironizza sulla demolizione della scuola pubblica per salvare Alitalia. Provateci voi!!! Ecco il link. Buon divertimento.

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07 novembre 2008

Per chi ha un gatto a casa :D

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28 agosto 2008

D'accordo, ogni tanto

Cavolo. Oggi ho comprato l'Unità. La nuova direttrice e le polemiche annesse mi avevano un po' incuriosita. Ho trovato un articolo sulla "nuova scuola" secondo la ministra Gelmini. Tra le altre cose, vuole reintrodurre l'insegnamento dell'educazione civica.
Ora, io non so se quest'idea proviene da progetti di riforma ereditati dai governi precedenti o se è farina del suo sacco. Non so nemmeno se inserire "educazione civica" come materia può essere utile oppure dannoso. Quello che so, è che c'è bisogno di maggiore responsabilità civile in Italia, che siamo un paesello di egoisti che badano troppo al loro piccolo tornaconto. E che questo è l'opposto di quello che intendo per atteggiamento adulto nei confronti del proprio paese.
Educazione civica dovrebbe essere inserita nei programmi di storia, di geografia e di italiano. I ragazzi dovrebbero apprenderne le basi tramite l'esempio di figure importanti, che non sono certo la maggioranza di quelle che si vedono in televisione... o in parlamento.
Insomma quasi quasi sono d'accordo con la Gelmini.
La cosa un po' mi spaventa... non starò mica degenerando? ...non mi risveglierò mica veltroniana?

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24 agosto 2008

L'educazione

Poche parole, sono appena tornata dalla settimana di volontariato. Ho trovato queste parole in un bollettino web, e mi sono sentita rincuorata.

"L'educazione e' il momento che decide se noi amiamo abbastanza il mondo da assumercene la responsabilita' e salvarlo cosi' dalla rovina, che è inevitabile senza il rinnovamento, senza l'arrivo di esseri nuovi, di giovani. Nell'educazione si decide anche se noi amiamo tanto i nostri figli da non estrometterli dal nostro mondo lasciandoli in balia di se stessi, tanto da non strappargli di mano la loro occasione d'intraprendere qualcosa di nuovo, qualcosa d'imprevedibile per noi; e prepararli invece al compito di rinnovare un mondo che sarà comune a tutti." - Hanna Arendt

Ho imparato a giocare a scacchi!
Voglio comprare una scacchiera e sfidare il mondo.

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06 agosto 2008

Al mare a leggere di strategie politiche occulte

Ho ancora qualche giorno per raggiungere il grado minimo di abbronzatura necessario per non essere considerata un topolino da laboratorio. E così, ogni tanto, scappo al mare.
Piuttosto rumoroso e affollato, il mare. Pieno di tutto ciò che non mi piace del mare. Ma è sempre mare, e con un paio di occhiali da sole, un lettore mp3 e una rivista si riesce a godersi la brezza che spira dal bagnasciuga e il tepore dell'estate sulla pelle.

Ho notato che il mare risveglia la voglia di leggere dell'italiano medio. Anche chi solitamente lascia languire i libri sul comodino, d'estate si dedica alla scoperta (o riscoperta) dei libri. Purtroppo Moccia è sempre il più quotato.
A me capita il contrario. Quando sono al mare, leggere un libro non mi rilassa. Sarà il caldo, la sabbia tra le pagine (ahhhh), il fatto che ogni quindici minuti vado a fare un bagno e poi non posso bagnare il libro. O il riverbero del sole sulle pagine bianche. Oppure semplicemente il fatto che sono abituata a leggere ovunque, altrove. In spiaggia divoro riviste femminili. Quelle che di solito non compro ma che rubo alle colleghe o che sfoglio quando sono in sala d'attesa dal dentista. Sull'ultimo numero di Anna ad esempio c'era Travaglio che parlava di Bossi, di quel ciuchino di suo figlio e del fatto che vuole riformare le scuole in modo che al nord insegnino solo docenti del nord.

Sembra che sia una tendenza diffusa. Quando un politico ha un problema personale, non lo risolve personalmente, preferisce far dono della sua "soluzione" a tutta la nazione. Chi ha problemi con le intercettazioni, le elimina per tutti. Chi deve essere processato, rinvia i processi a tutti. Chi evade il fisco legalizza le frodi fiscali o le depenalizza. E così anche Bossi adesso propone una riforma scolastica perché gli hanno bocciato il figlio per la terza volta.
Forse il loro obiettivo è stressare la nazione, in modo che per reazione si finisca per concedere loro ogni attenuante. Meglio non processarli che far loro riformare i processi. Meglio promuovere i loro figli che far loro riformare gli esami. E così via.
Funzionerà?

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01 agosto 2008

Un nome e un rito

Tra qualche giorno partirò per un campo-scuola con i ragazzi della cooperativa in cui faccio servizio. Il mio parroco ha partecipato ad alcune delle nostre riunioni per organizzare il programma. Lì per lì ha partecipato con sincero coinvolgimento, anche se c'è stata un po' di discussione quando siamo finiti a parlare dei ragazzi rom e lui ha sentenziato che "è nella loro cultura rubare".
Poi stamattina lo incontro mentre esco di casa, di fronte alla porticina della Caritas parrocchiale. Avevo la testa infilata nella borsa per controllare di aver preso tutto, e quando mi ha salutata ho capito che voleva parlarmi. Mi ha fatto notare che in tutto il campo-scuola non è stata messa in programma nemmeno una riflessione su quello che ha detto il Papa a Sidney, e nemmeno un momento di preghiera comunitaria. Gli ho risposto che ci penseremo e sono corsa a prendere il treno.

Adesso sto qui seduta e mi domando: ma che ha detto il Papa a Sidney?
Ho cercato qua e là su internet, e alla fine ho scoperto che ha detto un sacco di cose interessanti. Che la guerra fa schifo, che i preti pedofili sono una vergogna e vanno perseguiti (ma chi lo impedisce?), che bisogna prendere sul serio le minacce all'ambiente, che bisogna rispettare il prossimo, abolire le armi, accogliere i fratelli immigrati eccetera eccetera. Che poi sono le stesse cose che dico io. Che diciamo tutti! ...sono le stesse cose di cui abbiamo discusso alle riunioni per preparare il programma del campo-scuola, e su molte di queste cose faremo riflettere i ragazzi.
Ma allora perché il nostro parroco si preoccupa che si nomini il Papa e che si faccia preghiera comunitaria?

Poi mi sono risposta da sola. Forse del Papa è rimasto un nome e un rito?

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24 luglio 2008

Grazie Blog

Ma dimmi un po' te se mi devo incazzare con il primo che incontro al bar la mattina.
C'é gente in questo paese che se ne frega della politica. Va bene. Anzi no, non va bene per niente! ...Ma posso capirli. Io me ne starei tutto il giorno rilassata e tranquilla se non provassi un minimo d'amore per quello che mi succede attorno (e non mi riferisco alla mia vita privata).
Poi c'é gente che di politica si interessa, ma che per sua sfortuna non ha mai trovato una come me al bar la mattina. Io me ne stavo a prendermi il mio cappuccino assieme al mio ragazzo, e mi capita di ascoltare questo signore, sulla quarantina, abito pulito e fare saccente, che esternava la sua soddisfazione per il fatto che il presidente Napolitano avesse firmato il lodo Alfano.
La barista, poveretta, serviva succhi di frutta e annuiva con aria assecondante. Al che mi sono girata verso Marco e gli ho chiesto se davvero quel deficiente del Presidente della Repubblica aveva firmato l'immunità per le quattro alte cariche dello stato. Lui con occhi da cagnolone bastonato ha annuito, presagendo che non mi sarei fermata lì. Fortunatamente (per lui) credo che abbia sviluppato ormai una forma di intuito maschile che gli fa capire quando è il caso di continuare a mordere il cornetto anziché commentare. Io questo intuito non potrò mai svilupparlo, credo.
"Ah, quindi il presidente ha firmato la legge più incostituzionale del paese? Complimenti!"
La frase mi è uscita così, senza nemmeno pensarci troppo, ad alta voce. Ovviamente il mio sguardo era rivolto verso il commentatore di cronaca politica da due soldi di cui avevo carpito i discorsi. Lui si volta e mi fa: "Perche incostituzionale?"
Ah!!! Gravissimo errore!!! In pochi secondi gli recito mezza Costituzione, mentre Marco affoga la sua disperazione nel cappuccino e fa finta di non conoscermi. Ma l'ho già perdonato.
Il mio interlocutore allora fa un secondo passo falso: la butta sul luogo comune. Una cosa che può funzionare se ti chiami Gasparri, o Alfano, e vai in trasmissione da quel pezzo di legno di Floris, o da quel tappetino di Vespa. Al bar con Sabrina, non attacca!
Lui spara: "Sarà incostituzionale, ma hanno dovuto farla per forza, sennò la magistratura gli impediva di lavorare... e poi ce l'hanno già tutti gli altri paesi d'Europa... e ce l'avevamo anche noi in Italia, prima che l'abolissero."
Sembrava di leggere un editoriale di Ferrara.
Marco mi ha dovuta quasi trascinare fuori dal bar mentre con il dito alzato in cielo stavo convocando un comizio. E così, dopo due ore in cui mi sono sorbita una serie di "te la prendi troppo, Sabrina" e di "per te è una cosa quasi personale, Sabrina", me ne sto qui ad aggiornare il mio blog. E poi c'è gente che si chiede a che serve il blog.
Grazie blog.

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18 luglio 2008

Pensieri durante il film

Ieri ero al cinema, a vedere un film tutto sommato divertente. Ma non riuscivo a restare concentrata sulle immagini, perché poco prima di uscire di casa, cercando del materiale sull'Iraq, mi sono imbattuta su un sito contenenti delle foto terribili.

E' la guerra, mi dicono. Lo sanno tutti com'è la guerra, lo sanno anche i soldati, che quando si arruolano mettono in conto di perdere una gamba, un braccio, un occhio, o di rimanere sfigurati, o uccisi. Da ormai molto tempo le vittime di guerra in Iraq hanno superato le decine di migliaia. Missione compiuta? Ancora no. Il parlamento approva la costruzione di nuovi elicotteri da guerra per un costo pari a dieci finanziarie. Il denaro basterebbe per ridare luce alla ricerca, in Italia. Ma il parlamento preferisce comprare elicotteri da guerra. E lo fanno in silenzio. Anzi no. Lo fanno facendo un gran rumore, ma per parlare di scemenze. Sapete, la riforma del parlamento alla tedesca, il presidenzialismo alla francese, l'immunità (del tutto incostituzionale) alle alte cariche. E i giornalisti sono tutti a Sidney per i mondiali di divismo del Papa, che poi quando parla di disarmo viene sistematicamente ignorato. Meglio sbattere in prima pagina i suoi monologhi sulla sacralità del sesso.

Così, con un occhio seguivo il film, e nel frattempo non riscivo a fermare i pensieri, che correvano da una notizia all'altra. E per calmarmi pensavo all'Irlanda, dove andrò in vacanza ad agosto. E il film finisce proprio in Irlanda. Forse era un presagio, chissà.

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10 luglio 2008

Viva?

Viva nel senso di viva, ma anche di evviva. O forse no, ma sono qui. Peripezie varie, computer in panne, accesso negato alla rete, e poi tanta inerzia. Inerzia, pigrizia, rassegnazione.
Il mondo gira anche senza Sab, ma nel mio piccolo mi sono data da fare. Non proseguo più in bilico su una corda, adesso sono attaccata a una fune. Sarà meglio o peggio? Non lo so. Qualche volta avere certezze è consolante, qualche volta invece hai la certezza di perderti qualcosa. Non sto parlando delle certezze fondamentali. Sto parlando di quelle fondamentali per una ragazza. Che però nella società che mi circonda valgono poco o niente.
Qualche giorno fa ho perso una notte di sonno a spiegarmi perché. Il mattino seguente ho rimpianto la notte di sonno. Tante domande e poche risposte. A volte farsi le domande giuste è comunque meglio che trovare le risposte.
E ho capito come funziona il mio cervellino. Funziona proprio così: tante domande giuste e poche risposte. E ho scoperto che la mia vita funziona allo stesso modo. E ho imparato a diffidare di chi ha sempre la risposta a tutto.
Per esempio quelli grandi e potenti. Per esempio quegli otto signori chiusi per una settimana in lussuosi alberghi e cinque stelle e serviti con pranzi a 19 portate. Cosa ne è uscito fuori? Niente. Esattamente quello che mi aspettavo. Se il sesto senso la smettesse di perseguitarmi, sarei certo più tanquilla. Secondo me la cosa grave non è che non abbiano trovato risposte ai problemi. La cosa grave è che non siano stati capaci di porsi le domande.
E adesso?
Adesso non posso che dire la mia.
Fermi tutti! Ho trent'anni e non ho paura di usarli. Brrr.
Fine del delirio di oggi. Alla prossima.

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12 marzo 2008

Crema alla Vaniglia

Oggi ho ordinato una crema alla vaniglia, ed era finita la panna. Ho detto: non importa, ma il barista dopo un po' mi ha portato la crema con del latte montato a neve sopra. Era delizioso. Ma non solo, era inaspettato. E spontaneo. E gentile.
Così, mentre mi scioglievo nella mia crema alla vaniglia, pensavo a tutto il trambusto di questa penosa campagna elettorale, alla condizione dell'Italia, alla generazione futura, alla mia vecchiaia. Alla vigilia di una grande rivoluzione nella mia vita (no, non mi sposo, semplicemente cambio casa e vado a vivere con il mio ragazzo), sento nel cuore un timore che reputo profondamente ingiustificato, eppure è lì. Perderò qualcosa, guadagnerò qualcosa. Un mutuo che mi renderà dipendente molto più di un affitto, una scelta che mi costringerà ad appoggiarmi completamente a qualcuno, l'autonomia che avevo tanto faticato a ottenere, il compromesso, svegliarsi presto e svegliarsi tardi, una barchetta di carta che scivola placida sul Tevere.

Il Manifesto parla di governo diligente, di debito pubblico in ribasso, di saggia amministrazione delle risorse del paese. A me attira di più constatare che lo stipendio medio netto di un italiano è 19.000 euro all'anno. Secondo me Montezemolo alza la media perché io pendo netti mille euro al mese. Il mio stipendio = il mio mutuo. Ventitreesimi su trenta, secondo l'ocse, ma ancora più se si considera anche il peso fiscale. Eppure non riesco a odiare il fatto di dover pagare le tasse. Sarò malata? Trovo più grave che Cuffaro sia candidato per il parlamento, all'ombra della faccia tosta di Casini, al quale nessuno dà mai un ceffone. Sarebbe bello vederlo fare, per una volta. Lui va in televisione: "Io ritengo che i nostri valori..." e CIAFF!!! gli arriva un manrovescio dal presentatore. "Scusi, ma se lo meritava proprio!" Che soddisfazione sarebbe. D'altro canto c'è chi candida fascisti brizzolati per concorrere contro i fascisti di partito, come prendersela con Casini? Qui alla provincia di Roma abbiamo Buontempo (che nel suo blog ancora promuove il ritorno alla Lira) contro Zingaretti, che sarebbe il fratello dell'attore che faceva Montalbano, ed è l'unico motivo per il quale è famoso tra la gente. Essere il fratello di.

Ho letto un programma. In realtà ne ho letti tre, ma due erano solo una serie di punti e si somigliavano troppo, alla fine ho fatto fatica a capire quale era il programma di uno e quale dell'altro. Quindi me ne ricordo solo uno. E trovo terrificante il fatto che le mie possibilità di voto siano ridotte a decidere se mi piace o no un programma.
Mentre con il cucchiaio cerco di raccogliere le ultime gocce di crema di vaniglia dal fondo del bicchiere, c'è chi mi fa il discorso del voto non gradito ma necessario. "Occorre votare il Nasone, altrimenti vince il Pelato, non si può disperdere il voto". Disperdere il voto? Ma che fine ha fatto la moralità? Sfortunatamente, ho una coscienza. E dei valori. Com'è possibile passare sopra a certe cose e votare contro la propria coscienza, i propri valori e la propria morale, solo perché altrimenti "vince quell'altro"? Io non ci riesco. Non riesco a votare per chi rifinanzia le missioni di guerra, per chi ritiene che i problemi si risolvano costruendo inceneritori, con chi vuole bucare le montagne per una TAV concordata fregandosene del'opinione della gente, per chi è contro l'aborto ma vuole renderlo illegale, per chi non vuole riconoscere i diritti agli omosessuali, o per chi ritiene che fra 20 anni il nucleare ci salverà dalla crisi energetica. Insomma, nessuno ha detto a Confindustria che la loro opposizione alla legge salva-operai è immorale, tranne pochi. E io me li andrò a cercare, e voterò per loro. Perché è giusto, senza altra motivazione.

Poi la crema alla vaniglia è finita. Il cielo si è fatto grigio e mi è venuta voglia di primavera, di verde, di andare a correre. Quindi sono uscita dal bar per finire i miei giri di compere. E oggi pomeriggio non mi cercate a casa.

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13 febbraio 2008

Forze dell'ordine superiore

Un blitz all'ospedale con sequestro del feto? Quando me l'hanno raccontato non volevo crederci. Siamo completamente impazziti. Ho bisogno di aria nuova, di camminare senza dover giustificare di esistere e di essere me stessa. Ma forse sogno a occhi aperti.

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22 gennaio 2008

Il mio nuovo telefonino

A Natale ho ricevuto un telefonino nuovo. Sapete quanto tempo era che non avevo un telefonino? Più o meno da Marzo dell'anno scorso!!! Sembra incredibile, eppure non è stato nemmeno difficile farlo capire alla gente. "No, non ho il telefonino" dicevo ai miei amici o a chi me lo chiedeva. Qualcuno restava stupito, ma neanche tanto. Cioè alcuni addirittura mi facevano i complimenti. Ero una piccola rivoluzionaria, l'unica senza numero di telefono personale.
Però quando mi hanno fatto notare che avere un cellulare può essere anche segno diresponsabilità sociale, ho accettato che me lo regalassero. E' la stessa motivazione con la quale mi hanno convinta (a 25 anni) a prendere la patente: "...e se poi ti trovi in una situazione in cui avere la patente può fare la differenza tra la vita e la morte di qualcuno?". E prendiamo 'sta patente.
Stesso discorso con il telefonino. Finché tentavano di terrorizzarmi con discorsi del tipo: "E se poi cadi in un burrone pieno di ghiaccio e fango e resti lì mezza morta con le gambe spezzate e non passa nessuno?" io restavo assolutamente indifferente. Ma qualche volta il discorso era: "E se vedi un incendio vicino ad un bosco e non hai il cellulare per avvertire i vigili del fuoco?"...E allora alla fine, anche se non proprio convinta, ho ceduto.
Ho aperto il mio regalo di Natale proprio il giorno di Natale. Poi però è rimasto lì, nella sua scatoletta. Ogni tanto ci passavo davanti e la guardavo, ma non sentivo l'esigenza di aprirla. Non ne avevo bisogno. Poi, durante i raid per i saldi di qualche giorno fa, le mie amiche si sono accorte che ancora non usavo il cellulare. Mi è sembrato brutto, anche nei confronti del mio ragazzo, che poverello me l'ha regalato di cuore. Così, domenica sera, ho apertola scatoletta.
Ieri sera ho finito di leggere le istruzioni!!!
Il mio vecchio cellulare aveva lo schermo in bianco e verde, faceva bip-bip e non ricordo altre funzioni oltre a telefonare. Questo ha una macchina fotografica dentro! E puoi sentirci la musica. E anche navigarci su internet (mi chiedo al costo di quante diottrie).
Mi chiedo quante vite salverò con questo nuovo prodigio della tecnologia in tasca.

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04 gennaio 2008

E la costituzione? Bene grazie.

Scusate l'assenza. Sono stata male. Malissimo a dire la verità... febbre alta, notti in bianco... il tutto perché nel mio cervello sono convinta che l'influenza (chi può) debba prenderla e non vaccinarsi. A parte il fatto che non mi va di arricchire qualche casa farmaceutica a caso, la mia motivazione principale però resta che non voglio arrendermi all'idea di aver paura dell'influenza. La paura fa comodo, e la paura della cose di tutti i giorni fa comodo ancora di più. Perciò, siccome sono ancora giovane e vigorosa (!!!) ogni anno attendo i miei quattro giorni di influenza con tranquillità, fabbrico i miei anticorpi, evito medicinali inutili e trascorro il tempo leggendo libri e bevendo thé. Che detto così sembra una vacanza di piacere, ma in realtà qualche anno può dirti sfiga, e infatti quest'anno l'influenza mi ha presa allo stomaco. Una tragedia! ...capite cosa vuol dire avere fame e non poter mangiare? Da girone dell'inferno dantesco.
Per qualche giorno ho anche fatto a meno del computer. Non so perché ma nell'immobilità non mi andava neppure di aprirlo, ho preferito leggere leggere. La colonna di libri ammucchiati sul mio comodino si è ridotta di moltissimo. E ora che ho ripreso a navigare ho scoperto (sul blog di Sergio) che qualche blogger ha lanciato un'iniziativa bizzarra, e cioè darsi da fare per rivalutare la nostra costituzione! Un'iniziativa di Solleviamoci.

Non è un'idea nuovissima. Mauro Biani promuove la cosa già da tempo, così come Dario Fo, e anche Marco Travaglio non smette di ripetere che la Costituzione italiana è roba che gli altri stati ci invidiano. Però l'iniziativa è nobile, e magari finirà per raccogliere insieme tutte le piccole vocine come la mia che girano su internet. Insomma si parlerà per una volta tutti insieme di una cosa importante.
Io ogni volta che rileggo la costituzione mi stupisco di quante volte essa sia -semplicemente- ignorata. Secondo la nostra carta, gli stipendi devono garantire una vita dignitosa. Incredibile, vero? E dice che bisogna tutelare il patrimonio ambientale. E anche che la scuola privata è ammessa ma non deve far ricadere oneri sullo stato. Poi dice che ognuno deve essere libero di esprimere le proprie opinioni, anche su giornali e con qualsiasi mezzo. E che la magistratura deve essere libera e indipendente. E che ripudiamo la guerra. E che la repubblica (articolo 1) è basata sul lavoro, e non sugli interessi e sulle rendite dei capitali... sul lavoro!!! Roba forte.
Insomma mi sembrava il caso di unirmi al coro.
Detto questo... Buon 2008 a tutti!

PS dovrei anche spendere qualche parola sulla questione della 194. Forse ne riparlerò. L'anno nuovo non comincia per niente bene.

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09 dicembre 2007

Libertà personali

C'è un parlamentare (sì... sempre lui) che si lamenta perché è stato intercettato illegalmente. La storia è uscita diversi mesi dopo la sua decisione di sospendere un magistrato che indagava tra gli altri su di lui. Quell'azione disciplinare ha ribaltato mezza opinione politica!!! Per un po' a cercato di fare la vittima... Adesso cerca di giustificarsi con ogni mezzo. L'unica giustificazione credibile sarebbe ridare le indagini al magistrato al quale sono state tolte, e lasciarle procedere. Altrimenti è lecito che i cittadini ti diano dello schifoso! Ma forse va oltre la sua comprensione.
A proposito si libertà personali non mi sorprende il fatto che abbiano sospeso il programma di Daniele Luttazzi dopo la quinta puntata, a quanto pare tutta dedicata all'Iraq. Avevo visto una puntata sola di quel programma, e spero che le cose non siano andate come Daniele stesso racconta nel suo blog!!! Speravo un giorno di trovare il dvd, magari nascosto tra le riviste di televisione, messo lì per sbaglio, comprarlo e recuperare il perduto. A quanto pare la libertà di ognuno di giudicare personalmente se qualcosa in tv ci piace o no, noi spettatori non ce l'abbiamo più. Perduta assieme a tante altre, senza che quasi nessuno se ne sia accorto...

PS Arriva l'inverno! La stagione più bella dell'anno! Oggi ho fatto l'albero di Natale. Aho!, ci fosse un regalo per me!!! Ma è romantico lo stesso... spegnere la luce e restare a guardare i bagliori luccicanti che colorano le pareti della casa.

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09 novembre 2007

Tempi

Guardando Annozero, ieri sera, mi sono commossa.
Che scema, eh? Avete letto l'opinione di Tonini? Seguo la corrente e parlo di altro. Un tema ricorrente, pare. Stamattina Mastella è di nuovo su tutti i giornali. Voterà contro il taglio dei ministri. Non riesco ad essere sorpresa, mi rifugio nelle piccole cose per non pensarci. Il mio ragazzo dice che il mio umore è colpa del tempo... Secondo me è colpa dei tempi.

Aggiornamento: ci ripensa. Non ho parole!!!

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31 ottobre 2007

Leggere il giornale in autunno

A mio parere per decongestionare la giustizia dovrebbero togliere la prescrizione da qualsiasi reato penale. Poi ritengo che le responsabilità per il casino che c'è stato a Genova dovrebbero ricondursi a qualcuno, e quel qualcuno se magari non lo vogliamo punire penalmente che almeno si eviti di fargli fare carriera. Poi inasprire le pene per i reati minori non serve a niente, se chi compie nefandezze ben più grosse vota le leggi... mi riferisco al fatto che lo scippo è punito più severamente del falso in bilancio... e che c'è chi si lamenta che le pene per il falso in bilancio dovrebbero essere aspre solo da un certo ammontare in su. Chi scippa mia nonna di dieci euro invece marcisce in galera per mesi. Con che faccia da culo le dicono certe cose? Ho votato un governo che prometteva 100 e mi aspettavo 50. Adesso mi stanno dicendo che 10 è un miracolo. Non mi resta che affogare la disperazione nei vizi.

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19 ottobre 2007

Vista su Roma

Martedì a Ballarò, Casini calpestava con eleganza milioni di precari asserendo che la Legge 30 è il vanto del passato governo e che lui ne è orgoglioso. In settimana il Papa ci fa sapere che la precarietà è una piaga sociale, che mina la stabilità del paese impedendo alle persone di creare famiglia e di gestire i figli, nonché di dare loro un futuro. Vorrei sapere che ne pensa oggi Casini, visto che solitamente il suo cervello ha l'incredibile capacità di sintonizzarsi sempre e in ogni luogo con i proclami della Chiesa. Ieri ad Annozero c'era Santoro che non ha perso occasione di lanciare frecciate in tal senso. Poi magari vorrei sapere da Veltroni, quello che è di sinistra ma la legge 30 non si tocca, se è una buona mossa pubblicitaria scegliere come sede del neonato Partito Democratico un loft con vista sul Circo Massimo che era in vendita per appena 22 milioni di euro. Ma come al solito, si parlerà di altro.

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16 ottobre 2007

I difetti di Travaglio

Leggevo su Anna (un giornale femminile di quelli che tentano disperatamente di nascondere di essere di sinistra, ma che lo fa con stile) di una lettrice che si appellava al giornale per sapere se Marco Travaglio avesse almeno un difetto. Insomma voleva che si rompesse l'incanto, che si scoprisse almeno che lascia i calzini in giro o che la domenica fa zapping sul canale di sport... Mitica! Le ha risposto Marco Travaglio stesso, visto che scrive su Anna anche lui, dicendo che di difetti ne ha tanti, e che qualcuno lo ha addirittura svelato sul suo blog personale, voglioscendere.it, che io non conoscevo. Così, appena arrivata a casa, sono saltata sul computer e sono andata a curiosare. Ma sono rimasta un po' delusa. Innanzitutto perché è un blog corale, tenuto non solo da Travaglio ma anche da Peter Gomez e Pino Corrias (anche se in effetti si possono visualizzare facilmente solo i suoi messaggi)... e poi parla solo di cose serie!!! Dove sono quei post autobiografici di cui parlavi??? Marco parlaci un po' di te!!!

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15 ottobre 2007

Rosy non ha vinto

Avete votato alle primarie del Partito Democratico? Io no. E Rosy Bindi non ha vinto. Forse per questo il papa è apparso in un falò durante l'anniversario della sua morte. Voleva anche lui Rosy Bindi alla guida del Partito Democratico. Che comunque, non voterò mai.

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01 ottobre 2007

Esserci e marciare

L'anno scorso non ci sono andata, ma quest'anno parteciperò di nuovo alla Marcia per la Pace. Praticamente ogni anno ero lì, dai tempi del liceo, a sventolare bandiere, ridere, scherzare, scivolare tutti insieme da una città all'altra gridando al mondo che la guerra non è mai la risposta, che ci siamo abbastanza evoluti dalle scimmie da farne a meno, che sono seimila anni che "se vogliamo la pace prepariamo la guerra" e l'unica cosa che abbiamo ottenuto è stata altra guerra.
Beh io ci sarò, se ci sarete anche voi fatemelo sapere!

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