Strano
"La ragione è esigenza di infinito, e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti"
E' lo slogan del prossimo meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Bellissimo. Peccato poi che invitino "illustri filosofi" del calibro di Pera o Buttiglione. Buttiglione l'infinito ce l'ha tra la corteccia cerebrale e la scatola cranica. Ho letto proprio ora che si è candidato definitivamente come sindaco di Torino!!! Che altro dire? Torinesi fatelo a pezzi!!!
E' lo slogan del prossimo meeting di Comunione e Liberazione a Rimini. Bellissimo. Peccato poi che invitino "illustri filosofi" del calibro di Pera o Buttiglione. Buttiglione l'infinito ce l'ha tra la corteccia cerebrale e la scatola cranica. Ho letto proprio ora che si è candidato definitivamente come sindaco di Torino!!! Che altro dire? Torinesi fatelo a pezzi!!!
10 Sguardi lasciati:
Credo che il rispetto per le persone e le loro idee siano una regola basilare per poter dialogare. Anche se la si pensa in modo diametralmente opposto a Nietsche, Epicuro o Bruno non si può definirli stupidi. Semplicemente perchè non lo sono; l'unica cosa che ci resta da capire è perchè la pensano cosi' e dove va il loro ( in ogni caso geniale ) pensiero.
Per regalo ti invio una biografia del Sciur Buttiglione : di corteccia ne ha e anche molto quindi se vuoi confrontati con lui sulle idee e non sull'insulto.
ROCCO BUTTIGLIONE
Coniugato, padre di quattro figlie.
Vive a Roma dove è professore ordinario di Scienza della Politica presso l'Università S. Pio V.
Ha studiato Giurisprudenza a Torino ed a Roma, dove si è laureato con una tesi in Storia delle Dottrine Politiche condotta sotto la guida del prof. Augusto Del Noce di cui diverrà assistente ed amico e con il quale vivrà un sodalizio intellettuale durato oltre vent'anni.
Si è occupato di Filosofia, Etica sociale, Economia e Politica presso l'Accademia Internazionale di Filosofia del Principato del Liechtenstein di cui è stato Prorettore ed ha tenuto lezioni e seminari di Etica presso l'Università Cattolica di Lublino che gli ha conferito la laurea honoris causa in Filosofia nel maggio del 1994.
Ha svolto attività di corsi, seminari, incontri, lezioni negli Stati Uniti promossi in collaborazione con i più autorevoli rappresentanti dell'intellighenzia nordamericana.
Frequenta l'American Enterprise Institute di Washington diretto da M. Novak, l'Ethics and Public Policy Center di G. Weigel a Washington, il The Acton Institute di R. Sirico nel Michigan, Il Religion and Public Life di R. Neuhaus a New York. Membro del consiglio di redazione di numerose riviste italiane ed estere nonché editorialista di diversi quotidiani.
A me pare una biografia priva di spunti interessanti, ma impreziosita da questo passaggio che pare una di quelle cose confuse che i giovani attori mettono nei propri CV per far volume e per ridondanza:
"Ha svolto attività di corsi, seminari, incontri, lezioni negli Stati Uniti promossi in collaborazione con i più autorevoli rappresentanti dell'intellighenzia nordamericana."
Sappia, sciur Verunell, che al mondo ci son troppe idee, parrocchie e scuole perche' i curriculum facciano ancora impressione. I titoli non si negano a nessuno, e nemmeno feudi e stellette.
Rocco Buttiglione e' un personaggio pubblico, "esterna" frequentemente e le sue idee sono di pubblico dominio. Quel che fa della sua vita professionale, o la considerazione in cui e' tenuto presso circoli e persone vicine alle sue idee non riesce in alcun modo a deviare la mia opinione di lui.
Che si basa esclusivamente su quel che lui dice, non sollecitato, pubblicamente.
Per me Buttiglione e' un imbecille.
Nh.
P.S: Questa e' la mia opinione, come precisato. Non rispondo per Sabrina, che non conosco e le idee della quale posso solo intuire.
Ma perche' ho trovato il suo commento, sciur verunell, meritevole di una (una sola, non essendo questa casa mia) risposta.
Innanzitutto fatemi esprimere la mia più profonda irritazione per il fatto che ci sia bisogno di anteporre (o postporre) ad una opinione la sentenza "è una mia opinione".
In secondo luogo ringrazio il sciur verunell che mi ha risparmiato il tremendo onere di digitare R-O-C-C-O B-U-T-T-I-G-L-I-O-N-E su Google. Adesso so che titolo di studio ha quel cretino.
In terzo e ultimo luogo vorrei sdoganare questa luogo comune della "cortesia" dovuta agli stupidi, come se la stupidità andasse tutelata. Non mi pare che stia scomparendo, la stupidità, e se la vedo la denuncio, soprattutto in chi mi dovrebbe rappresentare: si chiama impegno politico. L'omertà non è rispetto, è omertà e basta, e in Italia l'omertà ci soverchia. Come cita il buon minimAle, è il silenzio della brava gente che ci dovrebbe spaventare, non le idiozie dei potenti.
Dite la vostra, please.
PER NH
Beh... a me sinceramente ha colpito piu' il seguente passaggio....
sotto la guida del prof. Augusto Del Noce di cui diverrà assistente ed amico e con il quale vivrà un sodalizio intellettuale durato oltre vent'anni
Qui di seguito invio chi è quel Augusto Del Noce che tanto caratterizza il parlare del Signor Buttiglione ( che intendiamoci non è il mio politico preferito ) e in cui piu' di una volta mi ritrovo a livello di impostazione mentale :
Titolare della cattedra di Storia delle dottrine politiche all’Università La Sapienza di Roma
Fine studioso del razionalismo cartesiano e del pensiero moderno (Hegel, Marx), analizzò le radici filosofiche e teologiche della crisi della modernità, ricostruendo quelle che egli riteneva le contraddizioni interne dell’immanentismo.
Filosofo della politica preconizzò, mentre esso viveva la sua massima espansione sul piano internazionale, la crisi del socialismo reale, che negava nella pratica il sistema utopisticamente immaginato da Marx, ribadendo la sua fede nei valori di verità e di moralità.
Diresse la collana Documenti di cultura moderna, dell’editore torinese Borla proponendo al pubblico italiano autori come Marcel de Corte, Titus Burkhardt, Manuel García Pelayo, Hans Sedlmayr ed Eric Voegelin.
Nel 1984 fu eletto senatore nelle file della Democrazia Cristiana.
Bibliografia
Il suicidio della rivoluzione (Rusconi, Milano 1978).
Il cattolico comunista (Rusconi, Milano 1981).
Il problema dell’ateismo (Il Mulino, Bologna 1990).
I cattolici e il progressismo (Leonardo Editore, Milano 1994).
"L'isolamento è stata una costante della sua vita", dirà Norberto Bobbio, a lui legato da rapporti di amicizia personale nonostante i contrasti ideologico-politici.
Che le cose andassero in questo modo era inevitabile, trattandosi di un pensatore antifascista ma avverso al marxismo, cattolico ma aspramente polemico con il cattolicesimo progressista e per di più critico nei confronti di molti aspetti del liberalismo. Resta comunque una macchia per la cultura dominante del tempo l'aver richiesto di stendere, testualmente, "un cordone sanitario" attorno alla Rusconi, di cui Del Noce era uno dei collaboratori, perché era l'unica casa editrice di rilievo che pubblicasse libri giudicati, come si direbbe oggi, "politicamente scorretti". Ma a dargli ragione provvederanno i fatti, ed è significativo che l'anno della sua morte, il 1989, coincida con il collasso politico del marxismo da lui lucidamente profetizzato.
Se Buttiglione ha aiutato anche solo in maniera infinitesimale IL Filosofo del Noce posso assicurarti che non è uno stupido, e ripeto , potrà pensarla in maniera diversa ( persino dalla mia ) ma mi confronto con il pensiero che è tutt'altro che stupido e tantomeno cretino ma semplicemente diverso. Ripeto, importante è capire dove porta quel pensiero e purtroppo questa è la parte piu' difficile per chi crede di non possedere la verità nelle proprie mani.
Mannaggia.
Di cose da dire ne avrei un miliardo ma nonostante il tuo invito Sab, "dite la vostra", io non mi sento di usare questo tuo spazio per palleggiare (all'infinito presumo, di biografia in biografia) con un collezionista di curriculi.
Quel che ci tenevo a dire su Buttiglione e la sua imbecillita' l'ho detto.
Del Noce per me sta tra le tombe etrusche e il monte Fumaiolo (io colleziono cinema, sorry) e se ho perso tempo a ribadire pedantemente che esprimevo personali opinioni e' perche' ho imparato tempo fa che i polemisti della rete e i blogstalkers di solito sprecano un paio di messaggi a dirti che non devi permetterti di parlare in un certo modo e che quel che dici sono solo "tue opinioni" (ma va?). Cercavo di risparmiare a verunell qualche carattere.
Non leggo il blog di sab per far scaramuccia con gli altri lettori, ma ti ringrazio Sabrina per essertela presa con Buttiglione e avermi dato modo di fare altrettanto. Ultimamente avevo un po' trascurato lo spiacevole Rocco.
Nh.
Mah... io spero solo che se dico una cavolata qualcuno possa darmi della deficiente senza leggersi il mio curricolum e senza sapere che filosofi frequento.
Me lo puoi inviare l'articolo del Riformista ?
Mi chiede l'abbonamento per leggerlo.
Per Nicola : Non voglio fare scaramuccie, la penso semplicemente diversamente da te e Sabrina cercando di argomentare il perchè.
L'invio della biografia è strumentale alla discussione il cui tema è : Rocco Buttiglione è uno stupido /cretino tanto da non aver il coraggio di scrivere per intero il suo nome ?
Quello che ho cercato di dire è che la si può pensare diversamente da Buttiglione ma non si può dargli dello stupido.
Poi non voglio cambiare ne tantomeno usurpare la tua opinione o quella di Sabrina.
Volevo dire la mia.
Se pensarla diversamente significa avere un nemico in piu' allora ho e hai un nemico in piu', se invece confrontarsi ( con argomentazioni ) con persone che la pensano in modo diverso dal proprio è arricchente, ci siamo arricchiti un poco entrambi.
Buona Giornata ( ora devo pure lavorare...)
Per l'articolo del Riformista non saprei come fare, non ho uno scanner a casa. Se pazenti fino a martedì lo conservo e te lo invio dalla facoltà.
Non c'è bisogno di argomentare la propria opinione, Mr Verunell! Sono sicura che esattamente come lo è la mia anche la sua posizione è ben motivata. Dobbiamo imparare di nuovo a dare per scontata la cultura e profondità delle persone, anziché la superficialità e l'ignoranza. Se dico che un tale è un imbecille mi piacerebbe che si pensasse che non è una sparata basata su un'idea superficiale. Se qualcuno dissente, mi piacerebbe che non ci fosse bisogno di allegare documenti e prove a riguardo per dimostrare che dissente intelligentemente e con cognizione di causa.
E' sperare troppo?
si. e troppo. non posso acettare un'opinione senza argomenti.
o dare per scontato cosachesia.
non esiste proprio.
RB e un fine buggiardo e demagogo per me. senza argomenti non necessari.
x Anonimo
I eri ha messo a tacere il Senatore Bordon e il Signor Messina (Repubblica ) i quali, con la solita onesta' intellettuale hanno definito un puro sbaglio con nessuna valenza politica le schede con scritto Francesco Marini..... Peccato che nella sucessiva votazione, come predetto dal finemente bugiardo Buttiglione si siano ripetute due schede : una con il solito Francesco Marini ( non letta da Scalfaro) e l'altra ancor piu' astuta, con il solo cognome tenendo presente che in Aula ci sono due Marini.
Chi sono i bugiardi ?
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