05 settembre 2006

Pace e tutto il resto

Oggi in edicola mi cade l'occhio su un titolo in prima pagina: "Il Papa: la religione non può che essere foriera di pace". Cavolo! Giusto! Compro i miei giornali e più tardi, con calma li sfoglio. Scopro che il Papa ad Assisi non ci è andato, ma ha inviato un messaggio scritto. Nel messaggio dice che le guerre in nome della religione devono finire, devono appartenere al passato, che nessuno può strumentalizzare la religione per giustificare presupposti bellicosi contro altri esseri umani. Il riferimento al terrorismo e ai fondamentalismi viene esplicitato con chiarezza.
Tuttavia le frasi spot dell'incontro, "Religione significa solo Pace" e così via, in questo momento mi risultano indigeste sapendo che tre delle navi da guerra italiane che ora sono in "missione di pace" in Libano, armate di graziosi piccoli cannoni, portano i nomi di San Giorgio, San Giusto e San Marco. Religione significa solo pace?
So che alla Comunità di Sant'Egidio, che ha organizzato e promosso questo incontro, non può essere sfuggita una discordanza così forte tra quello che si dice e quello che si fa, anche perché di solito sono abituati a fare e non a dire (sul fronte dei trattati di pace hanno più meriti loro che i settant'anni del governo italiano). A quale dibattito bisogna partecipare per discutere di coerenza?

6 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Ciao Sabrina.
Sei sicura che vadano le virgolette intorno a questa missione di pace. A me pare che questa sia profondamente diversa da quelle fatte in Afghanisthan e in Iraq. Lì c'erano governi ed eserciti che sono stati spazzati via a cannonate, dopodiché siamo stati chiamati a mantenere l'ordine per facilitare il compito dell'esercito occupante. In Libanol'esercito occupante si ritira è, cosa più importante, andiamo lì con l'assenso di tutti i contendenti. Le premesse sono effettivamente quelle di una missione di pace, come quella in cui ci facemmo onore proprio in Libano anni fa. Certo, la situazione è pericolosa e c'è il fondato pericolo che prima o poi ci si trovi costretti a sparare. Ma è anche vero che, per la prima volta, si fa un passo verso una gestione internazionale, e non unilateralmente israeliana, della situazione. Insomma, secondo me la missione è un passo verso la pace, e credo che lo si dovrebbe riconoscere, a meno di professare quel pacifismo per cui non bisogna alzare un'arma nemmeno contro chi ti sta aggredendo. Affermazione sulla quale credo che nemmeno Gandhi sarebbe stato d'accordo.

settembre 06, 2006 6:07 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

I tre santi a cui sono intitolate le navi sono rispettivamente i nomi dei protettori di tre città: Genova, Trieste e Venezia, tre città marinare.
Non mi sembra che il nome di una nave della marina militare abbia molto a che fare con la religione: sono nomi come altri.
I problemi sono ben altri!

Saluti

Sergio (ritornato sul blog dopo due mesi di assenza)

settembre 06, 2006 11:06 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Grazie a entrambi per la visita e il commento! :)

x Vanamonde
Beh, Gandhi sarebbe stato d'accordo, ma non si può impostare la politica estera di uno stato su una proposta di vita personale come quella che faceva lui. Penso sempre all'articolo 11 della nostra costituzione, che dice che non dobbiamo ricorrere alla guerra per la risoluzione di dispute internazionali. Mi chiedo: se siamo costretti a sbarcare truppe, è perché abbiamo già perso su tutti gli fronti, quello della diplomazia, quello della politica internazionale, quello del dialogo. E' così? O le sbarchiamo perché è la soluzione più facile, la più prestigiosa, o forse la più vantaggiosa su molti fronti?
Non lo so.

X Sergio
Bentornato!
L'idea che ho del mesaggio evangelico si sposa malissimo con navi armate di cannoni che portano il nome di santi protettori. So bene che c'è una ragione, ma a me stride leggere che la San Giusto ha sbarcato 300 soldati. Sono strana. Fosse vivo Don Milani, s'arrabbierebbe.

settembre 07, 2006 3:57 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Fuori i nomi dei blog eliminati! ;)

settembre 07, 2006 5:19 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Bando alle religioni, causa di ogni guerra.

settembre 07, 2006 11:39 PM  
Blogger InOpera ha annotato...

Io non so più cosa esprimere sul discorso "guerra o missione di pace" ?!
In un post precedente, ci siamo interrogati sul fatto che il discorso della guerra sta diventando oramai una normalità. Non un evento particolare, brutale, eccezionale, particolare o come vogliamo chiamarlo, ma una delle tante possiblità a nostra disposizione. Fino a 5 anni fa era un momento tragico e basta.

Nessuno ragiona più sulla provenienza delle armi, sul giro di soldi che c'è dietro ecc.....

non so cosa dire. rammarico questo quello che si prova!

settembre 08, 2006 7:41 PM  

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