23 gennaio 2007

Coscienza

Mi hanno inviato un link, www.impattozero.it, dove si può, cliccando su "calcolatore", calcolare a quanti chilometri quadrati di foresta ammonta il totale di CO2 da noi prodotta annualmente. Una volta calcolato l'ammontare di area verde, il sito calcola l'ammontare che dovresti pagare (in euro) per assicurarti che quella porzione di bosco venga tutelata.
Beh, non c'è niente di male in tutto questo, a patto che non generi un effetto di falsa sicurezza, che alle persone sembri che basti pagare per poter continuare a sprecare acqua, corrente, benzina.
Oggi piove, ma fa caldo. Siamo quasi a febbraio e sembra autunno. Sul viale della scuola alcune mimose sono sbocciate a dicembre, con le belle giornate che ha fatto sotto Natale. Ogni anno si supera il record di caldo.
Ripensando a quando ero bambina credevo di essere parte dell'ultima generazione che ha visto un mondo senza computer. Mi ricordo di quando avevo dodici anni e mio padre portò a casa il primo. Era grosso come un televisore, andava con i dischi morbidi... quelli neri grandi come un tovagliolo. Lui si divertiva con giochi che adesso farebbero ridere un bambino delle elementari, ed io lo guardavo chiedendomi quale fosse il divertimento nello smanettare con quella specie di banana di plastica.
Adesso comincio a pensare che sarò l'ultima generazione. Punto. L'ultima generazione e basta. Che quelli dopo di me avranno problemi assai più grandi degli acciacchi della vecchiaia.
Ci vuole un thé, per scacciare la malinconia.

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10 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Non lasciarti influenzare dalle opinioni troppo estreme. E' vero che il clima sta cambiando, è vero che noi ci abbiamo messo lo zampino e dovremmo cercare di influenzarlo il meno possibile, ma è anche vero (e assodato da prove scientifiche basate su carotaggi fatti in diverse zone del mondo), che questi cambiamenti climatici, sulla Terra, ci sono sempre stati. Sono cambiamenti che durano centinaia di anni e, difficilmente sono visibili agli occhi di una sola generazione in modo tale che ne rimanga memoria "locale".
Insomma, noi certo sprechiamo ed inquiniamo... ma oltre a questo, ci potrebbe essere anche un normale ciclo naturale che amplifica il fenomeno.

Dai, niente allarmismi "facili"... La verità sta sempre nel mezzo. :)

gennaio 23, 2007 12:05 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Non c'è nessun ciclo naturale, Glauco... In 65.000 anni la concentrazione di CO2 nell'aria non ha mai (dico mai) superato una certa soglia. Quella soglia è stata superata negli anni 90 e sale sempre di più, sempre di più. Non c'è nessun ciclo. I dieci anni più caldi del secolo sono stati registrati negli ultimi 14 anni. Gli altri periodi caldi della storia -per esempio il periodo medievale, attorno al 1200- sono eventi ridicoli in confronto a questo ultimo ventennio, basta confrontare i dati. Sono fuori scala. Non credo ai catastrofismi (con quello che studio, non potrei) e non ritengo come dice Lovelock che ormai sia "troppo tardi". Ma i dati sono palesi.

Se ti piacciono i documentari divulgativi, scaricati an unconvenient truth. Io l'ho fatto, qualche mese fa, e ti assicuro che sono tutte cose che già sapevo, perché le ho studiate. Ma tra sapere una cosa e prenderne coscienza, c'è differenza.

gennaio 23, 2007 2:31 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

In una recente trasmissione TV, non ricordo quale, uno studioso di clima e ambiente ha affermato che nel mondo occidentale gli ettari a bosco sono molti di più di quelli che potevano essere cento anni fa.
Quelli che, invece, vanno diminuendo, si trovano nel terzo mondo, vuoi per l'occidentalizzazione selvaggia e forzata che sta avvenendo in quei paesi, ma anche per l'antica usanza di bruciare la foresta per dare spazio a terreni coltivabili.

Per quanto riguarda il clima, mi trovo d'accordo con quanto affermato da "Gloutchov"; in effetti l'uomo, nella sua breve esistenza, non percepisce il mutare nei lunghi periodi della storia della terra.
Comunque, è anche vero che tutti noi abbiamo "dato una mano"!

gennaio 23, 2007 3:22 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

Ho visto il link.
Il fatto stesso che ti chiedano la carta di credito mi fa sorgere qualche dubbio.
Sono arrivato fino a quel punto e poi ho chiuso di brutto!!!

gennaio 23, 2007 3:29 PM  
Blogger Bigio ha annotato...

Sapete quanti articoli scientifici sono stati scritti, in USA, sul riscaldamento globale, dal 1970 a oggi? Quasi mille.
Sapete quanti di questi articoli dicono che si tratta di un "ciclo", di una cosa "naturale", di un fenomeno di cui non preoccuparsi?
ZERO. Neanche uno.

Altra domanda. Sapete quanti articoli sono stati scritti, non da scienziati che studiano il fenomeno, ma da giornalisti, scienziati di altri campi, editori, redattori, manager di grandi aziende, direttori generali, amministratori delegati? Milioni. Sapete che percentuale è scettica o almeno "dubbiosa" che la situazione sia davvero preoccupante? Il 53%. Più della metà.

L'attuale opinione pubblica, è conseguenza.

gennaio 23, 2007 3:36 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ma tra sapere una cosa e prenderne coscienza, c'è differenza.

E brava pupa ! Allora se non sai le cose, salle :)

Ad es lo sapevi cos'è una distopia ? Vai a vedere sai tu dove !

Chiaramente tu pensi che i fatti non ti spaventino, in quanto da brava scienziata ci lavori spesso e volentieri.

Tuttavia, proprio per questa maggiore certezza che hai, patisci il fatto di essere schiava dell'altrui ignoranza ed incoscienza, perchè non puoi fermare il pianeta e scendere.

Se da un lato questa sensibilità ti può salvare dal diventare uno psicopatico tipo i miei colleghi di economia, dall'altro la psicopatia rende insensibili ai problemi del mondo ..il chè è comodo quando dei _dati_ ti dico che qualcosa forse non va per il meglio.

Anzi, ma come cavolo si fare a negare gli effetti della combustione ? Ma come **zo sperano di sequestrare milioni di tonnellate di co^2 se la natura ci ha messo qualche milione di anni usando il sole ?

Più prosaicamente, ma dove **zo pensano di prendere l'energia che ci piace tanto se la fusione è ancora 20-50 anni lontana O se viene tenuta giù per futili motivi economici ed interessi dei furnetti di turno ?

Più che creare un allarme natura, occorre una conscienza !

gennaio 23, 2007 8:18 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Il fatto che esista un ciclo naturale è vero.
Il fatto che i cicli naturali non siano cosi rapidi è altrettanto vero.
Il protocolo di kyoto palesemente credo non serva a un fico.
Il problema tecnico di come ottenere l'energia necessaria al fabbisogno del pianeta, anche tenendo conto di una maggiore efficienza energetica nei paesi ricchi (leggesi risparmio) è un problema serio.
L'alternativa agli idrocarburi sono certamente in parte le energie alternative, ma ribadisco in parte.
Non si può secondo me far affidamento totalmente a queste, e allora, stante l'assenza delal fusione nucleare per ora non ci resta che la fissione.
Non solo dell'uranio, dato che l'utilizzo massiccio causerebbe la fine delle riserve in breve tempo, quanto di altri metalli (vedesi nuovi reattori sicuri).
Nel frattempo, dato i tempi per costruire una centrale nucleare, sarebbe meglio portarsi avanti...
PS
prevengo l'obiezione sulle scorie...perchè ora l'urgenza sono i gas serra (CO2 in primis).
Inoltre io non sono uno scienziato ma un tecnico, e ritengo sicure le centrali nucleari, specie quelle definite "intrinsecamente sicure" che non presentano rischio di fusione del nucleo.

gennaio 26, 2007 4:03 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Considererei il Nucleare come misura temporanea solo se fossimo veramente alle strette con i tempi (troppo tempo per sviluppare modo di estrarre energia da fonti rinnovabili, ambiente talmente compromesso da dover ridurre drasticamente la produzione da idrocaburi). Forse quel momento è già qui. Comunque riempire il sottosuolo di scorie radioattive non mi sembra una buona soluzione in una prospettiva di sguardo al futuro.

gennaio 27, 2007 11:31 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

io lo considero come misura definitiva, non temporanea.
Se fossimo alle strette come tempi, il nucleare sarebbe inutile.
Per costruire una centrale nuova occorre molto tempo. Per tamponare sono piu efficienti le forme alternative di energia.
Il sottosuolo è gia pieno di materiale radiattivo.
Le miniere di uranio ne sono un esempio...e le scorie sarebbero trattabili direttamente nei nuclei delle centrali...
E' proprio il futuro che impone il nucleare, nel lungo-lunghissimo periodo la fusione...ovviamente

gennaio 27, 2007 1:17 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Primadirettiva, la fusione è già con noi. Quella fredda, ovviamente.

Solo che, per qualche motivo, nulla se ne fa.

C'è stata un'inchiesta di rainews24, in merito, con interviste ai ricercatori dell'ENEA che hanno concluso che la fusione esiste, loro sono in grado di replicarla.

In rete, tra l'altro, esistono decine e decine di siti che spiegano come fare.

Qui puoi trovare l'inchiesta:
http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_rapporto41.asp

gennaio 28, 2007 6:23 PM  

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