03 novembre 2008

...e questa?

Questa mi sembra che sia passata inosservata. Mi è arrivato il link via mail, dai soliti amici che ci tengono a farmi salire la pressione (sto scherzando! ovviamente). Sembra che sia stata approvata qualche mese fa (ad agosto), e ha lo scopo di agevolare la privatizzazione di tutte le forniture essenziali al cittadino, gas e acqua compresi.

Legge 133, riporto il capitolo 10:
Il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni ed entro centottanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nonche' le competenti Commissioni parlamentari, emana uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di:
[...]
d) armonizzare la nuova disciplina e quella di settore applicabile ai diversi servizi pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l'affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonché in materia di acqua;

A proposito di acqua, io aderisco a imbrocchiamola, una piccola campagna di protesta proposta da Altreconomia. Consiste nel sedersi al ristorante e fare una figuraccia con il cameriere, ordinando ogni volta acqua in brocca anziché in bottiglia. L'acqua in bottiglia richiede tantissima energia per essere raccolta, imbottigliata e conservata, senza considerare che l'acqua del rubinetto è generalmente sottoposta a controlli di qualità molto maggiori e costa di meno (almeno fintanto che la legge 133 non avrà fatto il suo effetto).
La mia strategia preferita è quella di sedermi vicina a un amico che ordinerà della birra. Così dopo aver chiesto dell'acqua (e mentre il tipo ti guarda strano) puoi immediatamente aggiungere "...e una birra per lui!" facendolo felice. Piccole strategie vincenti.

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24 dicembre 2007

Tanti auguri!

Buon Natale.

Certo, il mio alberello piccolo e grigio, digitale e bidimensionale, non può certo competere con il maestoso albero colmo di luci che si innalza in piazza San Pietro. Ma almeno non ho dovuto stroncare un abete secolare per glorificare il Signore. Aveva 146 anni, era alto quasi trenta metri, il papa l'ha ricevuto in dono. Certo non poteva fare come di solito si fa con i regali sgraditi (cioè riciclarli ai parenti antipatici). Chi se lo sarebbe preso? Morirà lì, in mezzo alla piazza, addobbato con duemila pallette dorate. Si spegnerà piano piano, come le sue lucine, ma senza riaccendersi più.

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13 agosto 2007

Briciole nere

Riporto questa vignetta dal sito di Mauro Biani.
L'umorismo di Mauro Biani mi fa uno strano effetto. E' satirico e feroce, ma nel contempo dolce e gentile. Che strano. Però mi piace.

Trovo incredibile che ancora si parli in parlamento (e ancora più incredibile, nei TG) di prezzo del petrolio, delle accise, delle tasse storiche, degli aumenti, di quanto costa la benzina. Il petrolio sta finendo. Fra dieci anni un litro di benzina costerà 10 euro. Cosa ce ne frega a noi delle tasse sulla benzina? Vogliamo indebitarci e scannarci per le ultime gocce di petrolio rimaste? Sono sicura che apriremo gli occhi quando sarà troppo tardi. Ricorreremo a carbone e altre tecnologie dei primo dell'800 per non rinunciare al nostro stile di vita. Magari pianteremo anche qualche reattore nucleare, che quando sarà ultimato sarà già vecchio, e non risolverà un bel niente se non fare ombra alle caprette in Sardegna. Un nuraghe di trenta metri. E anche allora ci sarà qualcuno che pregherà le compagnie del petrolio di abbassare i prezzi, e quando un litro ce lo metteranno 9,90 il fesso di turno ringrazierà.

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18 luglio 2007

La scoperta dell'acqua radioattiva

Ma in Giappone le centrali nucleari non le costruiscono perfette e senza possibilità di fuga radioattiva come vorrebbe costruirle in Italia chi è a favore del nucleare? Sembra di no.
E' un peccato, perché il Giappone, proprio come l'Italia, è un paese ad alto rischio sismico. Lo dovrebbero sapere che costruire centrali nucleari dove si rischiano terremoti non è esattamente quello che si definirebbe un'idea geniale. Dovremmo inviare in Giappone qualcuno dei nostri esperti scienziati a favore del nucleare. Loro, andando a controllare la centrale, ne capirebbero assai di più del presidente della compagnia che gestisce l'impianto, che dopo averlo esaminato ha definito la situazione "un disastro". Sono sicura anzi che loro garantirebbero una centrale anche sul monte Fuji, se venisse costruita come dicono loro.
Nel frattempo a noi non resta che la Sardegna, una regione completamente fuori rischio (vedi le mappe della protezione civile e del centro di controllo sismico). Cosa aspettano allora a seminare reattori nucleari nel bel mezzo del panorama sardo? In fondo la nostra costituzione dice solo di rispettare il patrimonio naturale del paese. Una cosa di poco conto, di fronte all'esigenza di milioni di italiani di tenere il condizionatore a palla per otto ore al giorno. Mica possiamo continuare a comprare elettricità dalla Francia. Che poi se esplode una centrale in Francia e quasi come se esplodesse in Val d'Aosta, quindi tanto vale correre il rischio.
E poi in Sardegna ci sono già belle pronte le cave di salgemma da intasare di scorie radioattive, un regalo ai posteri. Perdono il potenziale tossico in appena ventimila anni. Facile prevedere che non ci siano infiltrazioni di acqua o perdite, nei prossimi ventimila anni. Spero che se il rigurgito neo-nuclearista abbia successo, almeno una centrale finisca dietro la villa di Berlusconi.

PS hanno sdoganato il vaffanculo! Fra poco metterò il logo del V-Day anche su questo blog. Luca Volonté ha definito la cosa scandalosa. Il mio primo dopo la sentenza è stato per lui.

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20 giugno 2007

Asfaltiamo l'Everest

Viva le olimpiadi. A Pechino asfaltano l'everest fino a 5.200 metri, così possono portarci la torcia delle olimpiadi. Ma scusate, non dovrebbe arrivare a piedi??? Comunque lo Yeti ringrazia, così potrà scendere a fare spesa in motorino.

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07 giugno 2007

Viva la primavera... speriamo che torni!

Il 25 aprile ero a Santa Severa a prendere il sole. Ho fatto anche il bagno. Ed era il 25 aprile. Lo stabilimento sulla carta era ancora chiuso (apriva a maggio), ma aveva aperto perché le temperature sembravano di agosto.

Domenica ha piovuto tutto il giorno, poi caldo torrido, poi è tornata la pioggia. Avevo messo scarpe nuove quando le previsioni davano sole e per prendere il treno in tempo ho dovuto correre sotto l'acqua (immaginate l'incazzatura).

Più in generale il polo si scioglie, nuove isole emergono dalla Groenlandia, scompaiono i ghiacciai sulle Alpi, la siccità sta divorando l'Africa, i fiumi straripano e travolgono le città, i cicloni sono in aumento (e arrivano anche in Europa), pesci tropicali invadono il Mediterraneo, gli uccelli migrano in base all'umore del momento, dalle mie parti sono scomparse le lucciole con le quali giocavo da piccola, probabilmente non nevicherà mai più su Roma, le zanzare proliferano, in Sicilia c'è l'allarme siccità. E cosa ne pensa George Bush?

"Da Heiligendamm non arriverà alcuna intesa concreta sul clima. L'esito del vertice, al capitolo clima, lo aveva anticipato in mattinata Jim Connaughton, responsabile per il clima nell'amministrazione Bush: "Il documento finale non farà alcun riferimento a un obiettivo concreto", e cioè all'impegno di contenere a due gradi entro il 2050 il riscaldamento medio globale." (Repubblica.it)

...peeeeeeerfetto!!!

Aggiornamento dell'8 Giugno:
"Nessuna cifra concreta con limiti rigidi alle emissioni di anidride carbonica, ma un riferimento diretto all'ultimo documento stilato dall'Ipcc, la Commissione delle Nazioni Unite sul clima. E' questo l'escamotage che ha permesso agli otto leader riuniti a Heiligedammi di trovare un'intesa sull'impegno comune a ridurre il quantitativo di gas scaricati nell'atmosfera come conseguenza dello stile di vita dei paesi occidentali."

In pratica poco più di una promessa tra amici?

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17 maggio 2007

...è finito il ghiaccio in frigo

PASADENA (California) - Gli scienziati avevano già lanciato l'allarme: il ghiaccio del Polo Sud si sta sciogliendo. Ora ci sono anche le immagini grazie ad alcune foto scattate dai satelliti e diffuse dalla Nasa. Le riprese mostrano lo scioglimento di una parte dell'Antartide occidentale: un'area più grande dell'Italia. Secondo gli scienziati del laboratorio Nasa di Pasadena e dell'università del Colorado, le nuove immagini rivelano che a partire dal 2005 si sono sciolti i ghiacci in una zona in cui un fenomeno simile era considerato improbabile. Si tratta, secondo una nota dell'agenzia spaziale americana, «del più significativo scioglimento osservato dai satelliti negli ultimi 30 anni».

Come se andare al mare ad Aprile e fare il bagno non fosse una prova sufficiente. Cosa fare? Qualche settimana fa, entrando nell'ente parchi locale, ho trovato dei volantini di una campagna europea. Si può cominciare da qui: Change.

Ovviamente ogni nostro piccolo sforzo sarà inutile se USA e Cina continuano a bruciare carbone e petrolio come nel 1800. Ma la speranza è sempre l'ultima a morire!

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03 febbraio 2007

Il problema Ambiente

Da qualche giorno è un argomento di attualità, visto che le relazioni presentate a Parigi sono state impietose nei confronti dell'operato del genere umano (e questo nonostante i tentativi di corruzione). Quasi si ha la sensazione che il problema ambiente sia stato finalmente considerato per la sua gravità reale. D'improvviso tutti sembrano capire che non c'è nulla di normale se i laghi sui quali si poteva pattinare fino a qualche anno fa ora non si ghiacciano nemmeno più. Dicono che avverrà "entro il 2100", forse per rassicurarci. Il punto è che nel 2100 saremo tutti morti, ma il clima è già gravemente compromesso da ora, adesso. Non è un problema del futuro, è un problema attuale.

Ieri era il Giorno della Marmotta. Gli abitanti di Punxsutawney hanno tirato fuori dalla sua tana la marmotta Phil. Dice la tradizione che se Punxsutawney Phil è sveglio e pimpante la primavera è vicina. Se invece dormicchia, vuol dire che c'è ancora un mese di inverno. Quest'anno la previsione è che arriverà la primavera. Ed è anche quella dell'anno scorso. E di diversi anni.
Il Giorno della Marmotta corrisponde più o meno alla nostra Candelora. Dovrebbe essere la punta di freddo di ogni inverno, il giorno per eccellenza in cui si spera che l'inverno ci rilasci dalla morsa del gelo. Ma stamattina giravo in pigiama per casa e c'era un luminoso sole primaverile che brillava sulle strade. Il freddo quest'anno non è ancora arrivato, e se ci aspettasse un mese di gelo da ora in poi sarebbe solo che una benedizione.

Spero che sull'onda delle emozioni per le rivelazioni del congresso di Parigi l'Italia si svegli e adotti un programma ambientale degno di questo nome, lungimirante e concreto. La ricerca sulle fonti di energia alternative è risibile, stiamo riaprendo le centrali a carbone, si parla di energia nucleare come di alternativa valida (riempire di scorie il sottosuolo? molto lungimirante) e si sperperano fondi europei per finanziare inceneritori che trasformano la nostra immondizia in polveri letali per chi le respira. Questo sì che è progresso!

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28 gennaio 2007

Al Gore l'ambientalista

An Inconvenient Truth. Ho visto questo film in inglese. Qualche giorno fa ho dedicato un post alla mia preoccupazione in fatto di ambiente e consigliavo di vedere il documentario di Al Gore. Lui è bravo, ma secondo me avrebbe dovuto dedicare qualche minutino in più alle possibili soluzioni, che invece finiscono per trovare spazio solo durante i titoli di coda (davvero!). La responsabilità è per una piccola parte di ciascuno di noi, e non mi sembra che il simpatico "used to be president" (come si presenta lui, tra ilarità generali) lo faccia pesare troppo.
Alla fine, tutto quello che dice il film lo sappiamo già. Chi non ha letto qualche settimana fa che nuove isole affiorano dal ghiaccio della Groenlandia ogni anno? Che i ghiacci del Kilimangiaro sono spariti? Che sul Gran Sasso non esiste più un ghiacciaio perenne? Che un uragano si è abbattuto nell'Europa del nord pochi giorni fa? Che il deserto aumenta di dimensioni ogni anno? Che ogni volta da dieci anni a questa parte si rompe qualche record (l'autunno più caldo, l'inverno più caldo, il Gennaio più caldo).

E le soluzioni? A parte portare i vecchietti al più vicino supermercato, come suggeriva Sirchia. O comprarsi il condizionatore, come spera l'Enel. Insomma il film ha il gran pregio di sommare tutti gli eventi, costruirci sopra dei grafici semplici semplici che smontano ogni ipotesi di ciclicità e naturalità del fenomeno. Da vedere, sicuramente. Ma mi chiedo se l'effetto non sia semplicemente emozionare. Visto che poi le emozioni passano, e si ritorna alla vita di tutti i giorni.

Se vi va, fate un salto sul sito www.climatecrisis.net, per maggiori dettagli. E' il sito del film, contiene tutte le informazioni illustrate nel documentario.
(Grazie Fabio che mi hai ricordato di parlarne!)

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23 gennaio 2007

Coscienza

Mi hanno inviato un link, www.impattozero.it, dove si può, cliccando su "calcolatore", calcolare a quanti chilometri quadrati di foresta ammonta il totale di CO2 da noi prodotta annualmente. Una volta calcolato l'ammontare di area verde, il sito calcola l'ammontare che dovresti pagare (in euro) per assicurarti che quella porzione di bosco venga tutelata.
Beh, non c'è niente di male in tutto questo, a patto che non generi un effetto di falsa sicurezza, che alle persone sembri che basti pagare per poter continuare a sprecare acqua, corrente, benzina.
Oggi piove, ma fa caldo. Siamo quasi a febbraio e sembra autunno. Sul viale della scuola alcune mimose sono sbocciate a dicembre, con le belle giornate che ha fatto sotto Natale. Ogni anno si supera il record di caldo.
Ripensando a quando ero bambina credevo di essere parte dell'ultima generazione che ha visto un mondo senza computer. Mi ricordo di quando avevo dodici anni e mio padre portò a casa il primo. Era grosso come un televisore, andava con i dischi morbidi... quelli neri grandi come un tovagliolo. Lui si divertiva con giochi che adesso farebbero ridere un bambino delle elementari, ed io lo guardavo chiedendomi quale fosse il divertimento nello smanettare con quella specie di banana di plastica.
Adesso comincio a pensare che sarò l'ultima generazione. Punto. L'ultima generazione e basta. Che quelli dopo di me avranno problemi assai più grandi degli acciacchi della vecchiaia.
Ci vuole un thé, per scacciare la malinconia.

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