03 marzo 2007

Eh già, veramente scandaloso...

Il fondatore delle BR, Renato Curcio, uscito dal carcere ormai da tempo, parla in un vecchio centro sociale di Bologna di lavoro precario, cosa di cui si occupa adesso e di cui si occupava anche prima del carcere. Scoppia lo scandalo, lui fondatore di quelle brigate che hanno ammazzato decine di italiani tra i quali Aldo Moro, che viene chiamato in una lussuosa catapecchia di periferia "okkupata e autogestita" a parlare di precarietà! Che schifo, che indecenza! Seguono sproloqui sull'indecenza che un tipo del genere si erga a professore di qualsiasi cosa, dovunque e comunque.

Cambi canale e trovi Giulio Andreotti che ci spiega perché dobbiamo rimanere in Iraq (unica spiegazione: l'abbiamo promesso a Bush... li chiamano accordi internazionali). Cioè amico di assassini, colluso con mafiosi, davanti a cinquemila microfoni, alla nazione intera, dalle aule del parlamento e trattato come un saggio, ci spiega perché dobbiamo continuare a finanziare una guerra senza senso. Bravo! Bis! Applausi!

Non voglio Curcio professore, ma nemmeno Andreotti futuro presidente della repubblica!!!

Su Corriere.it, le parole di Amos Oz riguardo il senso della pace.

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13 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

http://www.youtube.com/watch?v=-6vM2nhv-lg

marzo 03, 2007 1:53 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Andreotti colluso con la Mafia.

marzo 03, 2007 1:53 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

"mandante di un assassinio di stampo mafioso"

Se ti riferisci all'omicidio Pecorelli, Andreotti è stato assolto in cassazione e giudicato quindi non colpevole.

Per tutto il resto, invece, è stata ravvisata "la partecipazione nel reato associativo non nei termini riduttivi di una mera disponibilità, ma in quelli più ampi e giuridicamente significativi di una concreta collaborazione".

marzo 03, 2007 2:25 PM  
Blogger Bigio ha annotato...

Infatti non l'ha ucciso lui Fabio. Semplicemente gli faceva comodo ed è stato zitto mentre gli amici eseguivano. Le parole di Sabrina sono forti, ma non false.

marzo 03, 2007 3:41 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Bigio,

sarebbe stato complice dell'omicidio, in quel caso, e quindi non sarebbe stato assolto. Se tu hai elementi probatori che possano fare in modo che il caso venga riaperto, sei ovviamente libero di esporli a noi ed alle autorità competenti.

O si dà credito alla magistratura, o non lo si dà, altrimenti non si è per nulla differenti dal Berlusconi di turno.

marzo 03, 2007 4:19 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

Ma Andreotti non è eterno! Fra poco più di sei anno (scadenza mandato di Napolitano) anche lui avrà sei anni in più (sempre che ci sia ancora!!!)

E di Curcio, nonchè della Ronconi e ovviamente del ministro Ferrero, che ne dite?
Sembra che questi fatti gravi non vi tocchino!

marzo 03, 2007 4:53 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

x Fabio e Bigio
A me sembra che stiate discutendo di dettagli semantici. Andreotti collaborava con la mafia (prima del 1980 questo è certo), la mafia assassinava Pecorella, ergo Andreotti collaborava con gli assassini di Pecorella. Non era lì ed assistiva, come pare che intenda Bigio, ma intratteneva rapporti di stretta collaborazione. Faceva favori, era amico, permetteva che certe cose avvenissero attivandosi personalmente. Per quanto riguarda Pecorella, nel caso specifico, è stato stabilito che non mosse un dito, per questo è stato assolto. E' come se stessimo parlando di una serie di rapine, e per una specifica lui non ha preocurato la macchina e distratto le guardie.
Forse le parole che avevo usato ("mandante") erano eccessive, le ho corrette, ma lungi da me prendere le sue difese! Per me è una persona da cui stare lontani, che potrebbe aver commesso mille altre nefandezze ed averla passata liscia: io ad Andreotti non darei nemmeno il posto di portinaio del condominio, altro che senatore a vita!

marzo 03, 2007 8:02 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Sabrina, tu hai detto che Andreotti è il mandante di quell'omicidio, la magistratura lo ha assolto da tale accusa, non c'è se e non c'è ma, o dai fiducia alla magistratura sempre, o non la dai mai, non puoi darla selettivamente secondo il tuo sentimento del momento.

Per tutto il resto, la magistratura come io ti dà ragione.

marzo 03, 2007 9:20 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Domani alla Bocconi sarà presente, guarda un po', Giulio Andreotti, in qualità di ex ministro del Tesoro per un ciclo di incontri chiamato "I ministri del Tesoro raccontano".

C'è chi ha inviato lettere al rettore, rimanendo inascoltato, e chi sarà domani alla Bocconi per contestarlo, con tanto di telecamera al seguito.

Chi non potrà essere presente, faccia girare la notizia. :-)

marzo 04, 2007 8:12 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Secondo la Costituzione Italiana, la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. Naturale corollario di questa regola dovrebbe essere che una persona che abbia scontato la pena cui è stata condannata andrebbe considerata, fino a prova contraria, pienamente reinserita nella società.
Renato Curcio ha scontato la sua pena fino al'ultimo. Si tratta di 17 anni di carcere; non pochi, considerato che non gli è stata attribuita la responsabilità diretta di alcun omicidio. Non ha rinnegato ciò che ha fatto, ma va detto che non può essere chiesto a nessuno di rinnegare il proprio passato: l'autocritica forzata è una pratica del maoismo, non della democrazia.
Curcio oggi scrive libri sul precariato. Guarda caso, ne ho uno sottomano. Sono libri interessanti, rigorosi, non retorici, e che non hanno nulla a che vedere con la lotta armata (salvo aderire a certe bizzarre teorie secondo cui parlare male di chi va contro gli interessi dei lavoratori equivarrebbe a un'istigazione al terrorismo; ma di questo non parliamo nemmeno).
Curcio, riassumendo, è un uomo che ha pagato il suo debito con la società. E che scrive libri sul precariato. Forse, invece che fare il processo al suo passato per negargli il diritto di parola, sarebbe più utile e più corretto prendere in considerazione il suo presente e ascoltare cos'ha da dire.

marzo 05, 2007 2:55 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Già... quando si indica qualcosa allo scemo, quello guarda il dito.

marzo 05, 2007 9:42 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Milano: Andreotti contestato davanti alla Bocconi

MILANO - Contestazione davanti all'Universita' Bocconi di Milano all'arrivo del senatore Giulio Andreotti. Un gruppo di studenti lo ha accolto con diversi striscioni. Tra questi uno che diceva "Meglio gay che mafiosi" e un altro con la scritta: "Andreotti, ma chi ce l'ha prescritto?". Andreotti e' intervenuto nell'ateneo per la rassegna "I ministri del Tesoro raccontano". (Agr)

marzo 06, 2007 9:46 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Riporterò la mia stima in un post! Grazie Fabio!

marzo 07, 2007 11:45 AM  

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