02 dicembre 2008

Depenalizzare l'impunibile

Vale la pena riportare l'intero articolo (tratto da Repubblica.it) e non aggiungere altre parole.

Depenalizzazione dell'omosessualità
No del Vaticano alla proposta Onu

Poi la Santa Sede: "Non difendiamo la pena di morte contro i gay"

CITTA' DEL VATICANO - E' scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità . Un' iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell'Unione europea, e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue. Immediato il "no" della Santa Sede: "Gli stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come 'matrimonio' - dice monsignor Celestino migliore - verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni". Affermazioni che scatenano una serie di reazioni polemiche che, in serata, provocano una nuova presa di posizione del Vaticano. Che, però, nella sostanza è tutt'altro che una retromarcia. "Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali" , afferma padre Federico Lombardi che ricorda come altri 150 paesi non abbiano aderito alla proposta - ma la proposta cerca di 'introdurre una dichiarazione di valore politico che si puo' riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, puo' venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo''. In pratica il rischio paventato è che gli Stati che non riconoscono le unioni gay vengano "mesi alla gogna".

Toni non dissimili da quelli usati da monsignor Migliore che parla di "una dichiarazione di valore politico" che aggiunge "nuove categorie protette dalla discriminazione senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni" .

Durissima la replica dell'associazione Arcigay: "È di una gravità inaudita che il Vaticano, e quindi, la Chiesa cattolica tutta, si adoperi affinché questa richiesta non passi e, si prefigura come un vero e proprio atto di condanna a morte contro i milioni di gay e di lesbiche che hanno la sfortuna di abitare in paesi sanguinari".

L'Arcigay ricorda che in decine di Paesi del mondo sono previste sanzioni, torture, pene e persino l'esecuzione capitale contro le persone omosessuali. "La scusa per cui la richiesta francese non dovrebbe passare perché da quel momento gli stati che non riconoscono le unioni gay sarebbero messi all'indice, - conclude l'Arcigay - non solo non ha alcun senso, ma è una studiata e cinica bugia per nascondere ciò che realmente il Vaticano vuole: mantenere la pena di morte e il carcere per le persone omosessuali" .

(1 dicembre 2008)

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25 novembre 2008

Incredibile

...Avete visto? Dopo l'ultima puntata di Report, qualcosa è accaduto!
Solitamente, finita la trasmissione e dopo aver spento la televisione, mi sorprendo a fantasticare sulle disastrose conseguenze che le inchieste appena viste avranno, a rigor di logica, sulla società e sulla politica italiana. Poi apro il giornale, lunedì, martedì, mercoledì... niente. Tutto resta immobile, non cambia nulla. Nessuno parla di quello che la trasmissione ha rivelato. Nessuno che si vergogna, nessuno che commenta... se non in trafiletti nascosti in dodicesima pagina (senza che si dica niente di eclatante nemmeno in quei trafiletti). Insomma sono contenta. Di Carlo se ne va a casa. Mi illudo che sia l'inizio di una nuova moda, di una nuova tendenza, dove chi si comporta scorrettamente lascia l'incarico che gli è stato affidato indirettamente dai cittadini. Anziché diventare, per dire, vicepresidente del consiglio, o senatore a vita.

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10 novembre 2008

Due considerazioni su Carla Bruni e Cossiga

La first-lady francese, Carla Bruni, ad un giornalista che le chiedeva di Berlusconi e delle sue gaffe internazionali, ha risposto esprimendo sollievo per essere francese. Di tutta risposta, quel deficiente di Cossiga (scusate, l'appellativo giusto era "onorevole"), ha commentato qualcosa del tipo che anche noi siamo contenti che lei non sia italiana.

Mi sovvengono due considerazioni. La prima riguarda Cossiga, che a mio parere e dopo le ultime esternazioni riguardo il modo di trattare chi protesta contro le riforme, andrebbe incriminato. Stavolta ha addirittura insultato una signora che ha espresso la sua opinione su un fatto insindacabile: essere italiani con un premier così idiota come quello che ci ritroviamo è molte volte imbarazzante (siete mai stati all'estero? io sì!!! parlare di politica italiana all'estero è come cercare di far risultare divertente la guerra in Iraq!!!). Sono sicura che se qualche giornalista, uno dei pochi rimasti probabilmente, facesse a Cossiga la domanda: "Ma si rende conto che ha appena insultato la first-lady francese?" lui risponderebbe: "Ma lei ha insultato tutti gli italiani!". E il discorso finirebbe lì!

Questo mi porta alla seconda considerazione. E' possibile che la politica italiana venga gestita da vecchietti che si comportano come bambini dell'asilo? Da quando in qua l'argomentazione "l'ha fatto anche lui" è diventata una giustificazione generica? Ho letto qualche giorno fa un titolo su Libero che diceva "Obama abbronzato, embé?" e sottotitolo: "sinistra ipocrita". La cosa che mi ha fatto più arrabbiare non era il puerile tentativo di sminuire una gaffe internazionale con un titolo imbecille, bensì il sottotitolo: "sinistra ipocrita". Stava a dire: la sinistra si indigna ma anche loro fanno lo stesso. E cioè, lo fanno tutti. In pratica "lo fanno tutti" è ragione per dire che "va bene", o peggio per giustificare ogni porcata. Cos'è, un tiro al ribasso? Si dovrebbe fare a gara per chi è più onorevole, se una cosa è spregevole lo resta anche se la fanno tutti. Ma forse in Italia non è così.

Infine vi lascio il link di un giochino che mi ha fatto perdere alcuni piacevoli minuti: ironizza sulla demolizione della scuola pubblica per salvare Alitalia. Provateci voi!!! Ecco il link. Buon divertimento.

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27 ottobre 2008

Cossiga

"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interni [...] Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città... Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì".
- Francesco Cossiga, Quotidiano Nazionale del 23 Ottobre 2008

Ok, non ho mai avuto molta simpatia per Cossiga. Ho saputo della sua intervista al quotidiano nazionale guardando la scorsa puntata di Annozero, ma poi non l'ho letta né mi sono soffermata sugli articoli che ne parlavano. Stamattina una mia amica mi ha spedito per posta l'articolo con le dichiarazioni del nostro ex-presidente della repubblica.
Ammetto di non intendermene di aspetti legali, ma credo che ci siano tutti gli estremi per denunciarlo. Ha insultato studenti e insegnanti, dando degli idioti senza cervello ai primi e dei manipolatori irresponsabili ai secondi, e ha praticamente confessato di aver agito (in passato) in maniera terribilmente lesiva dei diritti dei manifestanti.
Ma la cosa che mi ha più turbata è stata la violenza con la quale si è espresso nei confronti delle "maestre ragazzine", che secondo lui meritano di essere picchiate ancor più degli altri insegnanti! ...Ha dimostrato un livello di bassezza nel pensiero e una mentalità talmente rozza da far rabbrividire anche il maschilista più convinto.
Il mio pensiero immediatamente successivo alla lettura di quel pezzo è stato "se certe cose le avesse dette un mio amico, avrei chiuso ogni contatto con lui". E di nuovo l'Italia si è dimostrata quel paese dove essere una carica parlamentare è un'attenuante generica anziché un'aggravante. Cossiga dovrebbe essere sepolto di critiche da tutti i suoi colleghi, e ogni cittadino dovrebbe indignarsi quanto me per le sue parole. Invece i giornali glissano, la televisione fa finta che abbia delirato un pazzo. Ma i pazzi non dovrebbero votare le leggi in parlamento! Quella persona è pericolosa! Dovremmo essere tutti molto ma molto più spaventati.

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23 ottobre 2008

Ssst! Sto manifestando.

Forse sono solo una ricercatrice universitaria precaria delle tante, una di quelle che domani forse chissà, sarò disoccupata a prescindere da cosa sto ricercando, perché e soprattutto per chi. D'altro canto se il governo deve "iniettare fondi" per sopperire alla crisi globale dell'economia, da qualche parte dovrà pur prenderli 'sti soldi. E poi ci sono i debiti dell'Alitalia, e c'è anche da costruire il ponte di Messina (non dimentichiamocelo). Se licenziare 90.000 insegnanti nelle scuole primarie non è sufficiente, c'è sempre "la" soluzione a portata di mano: tagliare i fondi all'università. La Gelmini ha detto che "l'offerta formativa è troppo ampia", ma io conosco almeno due colleghe che fanno ore extra (non retribuite) per poter terminare il programma, e il bello è che è illegale. Una specie di moto carbonaro alla luce del sole. Lezioni universitarie come volontariato, o se vogliamo volontariato nelle università. Qualcuno ha tuonato che manderà l'esercito. Ma l'esercito (dice la costituzione) non serve forse a proteggere la cittadinanza? Non è una forza di repressione. Dovrebbe stare dalla parte della gente, non da quella del Ministro. Il mondo è sottosopra?

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15 ottobre 2008

Classi a parte per bimbi diversi

Il mondo universitario si sta davvero movimentando!
Oggi per le vie di Roma mi sono imbattuta in una piccola marcia di protesta. L'ultima volta che ne avevo vista una dello stesso tipo, io ero fra loro! Ho saputo da un trafiletto su il Messaggero che le università se la passano sempre più male, soprattutto l'università di Siena e quella Federico II di Napoli. A me ancora passano uno stipendio (visti i tempi che corrono, mi reputo fortunata), ma la situazione si fa sempre più triste anche negli ambienti a me più vicini. Alcuni colleghi vengono pagati alla fine dell'anno per corsi che terminano a marzo, e con un'unica soluzione. Ad altri addirittura non è dato di sapere se e quando saranno pagati.
Mentre giravo sulla Repubblica.it ho scoperto (perché sono cose che si scoprono) che hanno approvato leggi razziste anche in ambito scolastico. Complimenti alla camera. Adesso abbiamo classi-ghetto per bambini immigrati, che così avranno tutto il tempo necessario per integrarsi. Perché sono diversi, è ovvio. Vanno aiutati ad inserirsi, tenendoli separati dagli altri bambini. Che potrebbero essere disturbati dalla loro presenza. Che poi non si capiscono, e abbassano il rendimento degli altri.
Queste leggi razziste si aggiungono a quelle nel campo della giustizia, per le quali se un crimine lo compie un immigrato è più grave. Ok ok sono abbastanza depressa. Ho bisogno di dolci.

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14 ottobre 2008

Il presidente stampante

Mi è parso di capire che il Presidente della Repubblica abbia risposto alle decine e decine di mail che gli sono arrivate chiedendogli di non firmare la legge Gelmini. La sua risposta è stata più o meno "non posso non firmare". Il presidente è come la mia stampante. Dopo che ho dato il via alla stampa non si può più fermarla!!! Ogni tanto mi sbaglio, e mando in stampa qualche documento per errore. Immediatamente clicco clicco clicco su annulla, ma niente da fare. La stampante continua imperterrita a stampare. Talvolta, per impedirle di sprecare carta, la spengo o le stacco la spina, bloccandola a metà. Messaggi di errore a profusione mi affollano il monitor per un po', simili a piccole maledizioni informatiche, ma poi tutto torna normale.
Lungi da me qualsiasi analogia con il presidente riguardo il metodo per impedirgli di firmare leggi del cavolo. Ma credo fermamente che l'Italia abbia bisogno di un presidente parziale, che prenda posizione su quello che viene legiferato, e non che ostenti il suo essere super partes mentre la nazione affonda tra miriadi di leggi idiote.

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04 settembre 2008

Ancora sulla scuola

Torno a parlare di scuola, dopo qualche giorno di riflessione e le ripetute discussioni sull'argomento che ho avuto la fortuna di fare con amici (siete mitici!), colleghi e conoscenti.
La scuola elementare italiana non è certo il massimo, soprattutto negli ultimi anni, e questo grazie agli scempi compiuti dai vari ministri i quali sembrano avere a cuore più "la scuola" intesa come istituzione che non gli alunni che la frequentano. Il problema più grande a mio parere è proprio la didattica: programmi devastati, priorità stabilite in modo del tutto irrazionale, settorializzazione sterile degli insegnamenti e così via. Il maestro unico potrebbe risolvere parzialmente quest'ultimo problema, ma ne creerebbe però sicuramente molti altri. Bisognerebbe incidere invece sulla preparazione degli insegnanti e non affidare loro, di punto in bianco, la totale responsabilità di una classe.
Sono sicura che non si sta andando nella direzione giusta. E poi il modo in cui è stata attuata quest'ultima modifica del sistema scolastico è completamente antidemocratico! Non si può decidere un provvedimento di tale portata senza discuterne prima in parlamento... Certo non è che sarebbe cambiato molto, visti i soggetti, ma almeno la forma! E comunque anche l'opinione pubblica ne avrebbe discusso un po' più a lungo.
Ma forse ha ragione Moretti, in Italia l'opinione pubblica è morta, e stanno già imparando a farne a meno.

Torniamo alla riforma. L'orario scolastico diminuisce. Ho letto che in progetto c'è addirittura l'abolizione dell'obbligo scolastico a 16 anni. Dei maestri e dei professori di sostegno non ne ho proprio sentito parlare. E con che metro verrà deciso chi rimane e chi è fuori? Chi seleziona i docenti? In base a quali criteri? Ah già... c'è il preside-manager.
Ma l'insegnamento della religione resta. Anzi date le ultime assunzioni in massa proprio di insegnanti di religione, sono sicura che non saranno loro a perdere il posto. E' previsto il voto anche per quello e non più solo il giudizio (e non si tratta di teologia, o storia delle religioni... no no: è proprio catechismo cattolico!). Un solo maestro che insegna anche religione e che dà un voto che "fa media"certo non facilita chi non frequenta l'ora di religione. E poi tutte le parole sulle attività alternative... religione dovrebbe essere una di quelle, non la materia alla quale scegliere l'alternativa!
A proposito di voti, ho sentito che il voto di sufficienza sarà il 7 e non più il 6. Qual'è il risultato? Si studierà ancora di meno! Ci saranno sempre meno 2 e più 9 con una conoscenza in realtà sempre più mediocre. Senza contare che se la sufficienza è 6 in una scala da 1 a 10, semplicemente gli insegnati non metteranno mai più 2 o 3 perché sbilancerebbero troppo i voti verso il negativo... e comunque a che serve avere 6 gradi di negatività e 4 di positività??? In tutte le scuole del mondo è il contrario, è la positività che viene diversificata: se uno è insufficiente è insufficiente, a parte umiliarlo non vedo il senso di dargli 2 anziché 4. Quindi questo è un altro provvedimento inutile!

E poi questa idiozia delle attività extra scolastiche. E' ovvio che saranno a pagamento, da dove prendono i fondi per questo tipo di attività?
Io alle elementari non ho studiato inglese per questo motivo! Era un'attività extrascolastica a pagamento e gestita pessimamente. Oggi l'inglese è importante, cosa verrà messo come attività extracurriculare? La storia magari, tanto è inutile. O la nuova materia "cittadinanza e costituzione" così da eliminare quel poco di educazione civica che rimane nelle scuole? Arte? Musica? Ma sì, dei bei bambini senza cretività e senza stimoli, è proprio quello che serve!

Si evita di far abituare i ragazzi allo studio poi alle superiori mettiamo gli esami di riparazione così quelli che non studiano e non possono permettersi le ripetizioni li mandiamo a lavorare. E all'università chi ci arriva? In che modo?
Don Milani ha smesso anche di rigirarsi nella tomba.

"Non c'è alcuna necessità di cambiare l'assetto della scuola elkementare italiana che è riconosciuto tra le migliori al mondo. Bisognerebbe intervenire sulle scuole superiori ma ciò che ci fa onore non si deve toccare. La scuola elementare così com'è è quasi un'invenzione delle donne che ci hanno lavorato dentro. Purtroppo però la società italiana non lo registra. La riforma della ministra Gelmini è un'operazione ideologica, ammantata di belle parole tratte dalla pedagogia, che invece distrugge la scuola pubblica e un modo di insegnare che funziona bene proprio perchè si regge sulla relazione tra due o più maestre. E' la copresenza delle docenti che permette le attività di laboratorio, l'insegnamento circolare, la cura anche individuale di chi è più indietro. La scuola di base è un momento di convivenza civile. E se una società non dà importanza a questi elementi vuol dire che ha dimenticato tutto, tranne il potere." (tratto da un'intervista a un'insegnante)

I problemi della scuola si vedono palesemente nei ragazzi, per chi come me fa volontariato con loro è più facile notarlo. E' evidente che anche per noi sarà sempre più difficile, quindi la responsabilità diventa sempre maggiore, e ad un certo punto non si può risolvere tutto con il volontariato!

Va bene ho scritto troppo e non mi sono sfogata.
Ciao.

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28 agosto 2008

D'accordo, ogni tanto

Cavolo. Oggi ho comprato l'Unità. La nuova direttrice e le polemiche annesse mi avevano un po' incuriosita. Ho trovato un articolo sulla "nuova scuola" secondo la ministra Gelmini. Tra le altre cose, vuole reintrodurre l'insegnamento dell'educazione civica.
Ora, io non so se quest'idea proviene da progetti di riforma ereditati dai governi precedenti o se è farina del suo sacco. Non so nemmeno se inserire "educazione civica" come materia può essere utile oppure dannoso. Quello che so, è che c'è bisogno di maggiore responsabilità civile in Italia, che siamo un paesello di egoisti che badano troppo al loro piccolo tornaconto. E che questo è l'opposto di quello che intendo per atteggiamento adulto nei confronti del proprio paese.
Educazione civica dovrebbe essere inserita nei programmi di storia, di geografia e di italiano. I ragazzi dovrebbero apprenderne le basi tramite l'esempio di figure importanti, che non sono certo la maggioranza di quelle che si vedono in televisione... o in parlamento.
Insomma quasi quasi sono d'accordo con la Gelmini.
La cosa un po' mi spaventa... non starò mica degenerando? ...non mi risveglierò mica veltroniana?

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06 agosto 2008

Al mare a leggere di strategie politiche occulte

Ho ancora qualche giorno per raggiungere il grado minimo di abbronzatura necessario per non essere considerata un topolino da laboratorio. E così, ogni tanto, scappo al mare.
Piuttosto rumoroso e affollato, il mare. Pieno di tutto ciò che non mi piace del mare. Ma è sempre mare, e con un paio di occhiali da sole, un lettore mp3 e una rivista si riesce a godersi la brezza che spira dal bagnasciuga e il tepore dell'estate sulla pelle.

Ho notato che il mare risveglia la voglia di leggere dell'italiano medio. Anche chi solitamente lascia languire i libri sul comodino, d'estate si dedica alla scoperta (o riscoperta) dei libri. Purtroppo Moccia è sempre il più quotato.
A me capita il contrario. Quando sono al mare, leggere un libro non mi rilassa. Sarà il caldo, la sabbia tra le pagine (ahhhh), il fatto che ogni quindici minuti vado a fare un bagno e poi non posso bagnare il libro. O il riverbero del sole sulle pagine bianche. Oppure semplicemente il fatto che sono abituata a leggere ovunque, altrove. In spiaggia divoro riviste femminili. Quelle che di solito non compro ma che rubo alle colleghe o che sfoglio quando sono in sala d'attesa dal dentista. Sull'ultimo numero di Anna ad esempio c'era Travaglio che parlava di Bossi, di quel ciuchino di suo figlio e del fatto che vuole riformare le scuole in modo che al nord insegnino solo docenti del nord.

Sembra che sia una tendenza diffusa. Quando un politico ha un problema personale, non lo risolve personalmente, preferisce far dono della sua "soluzione" a tutta la nazione. Chi ha problemi con le intercettazioni, le elimina per tutti. Chi deve essere processato, rinvia i processi a tutti. Chi evade il fisco legalizza le frodi fiscali o le depenalizza. E così anche Bossi adesso propone una riforma scolastica perché gli hanno bocciato il figlio per la terza volta.
Forse il loro obiettivo è stressare la nazione, in modo che per reazione si finisca per concedere loro ogni attenuante. Meglio non processarli che far loro riformare i processi. Meglio promuovere i loro figli che far loro riformare gli esami. E così via.
Funzionerà?

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24 luglio 2008

Grazie Blog

Ma dimmi un po' te se mi devo incazzare con il primo che incontro al bar la mattina.
C'é gente in questo paese che se ne frega della politica. Va bene. Anzi no, non va bene per niente! ...Ma posso capirli. Io me ne starei tutto il giorno rilassata e tranquilla se non provassi un minimo d'amore per quello che mi succede attorno (e non mi riferisco alla mia vita privata).
Poi c'é gente che di politica si interessa, ma che per sua sfortuna non ha mai trovato una come me al bar la mattina. Io me ne stavo a prendermi il mio cappuccino assieme al mio ragazzo, e mi capita di ascoltare questo signore, sulla quarantina, abito pulito e fare saccente, che esternava la sua soddisfazione per il fatto che il presidente Napolitano avesse firmato il lodo Alfano.
La barista, poveretta, serviva succhi di frutta e annuiva con aria assecondante. Al che mi sono girata verso Marco e gli ho chiesto se davvero quel deficiente del Presidente della Repubblica aveva firmato l'immunità per le quattro alte cariche dello stato. Lui con occhi da cagnolone bastonato ha annuito, presagendo che non mi sarei fermata lì. Fortunatamente (per lui) credo che abbia sviluppato ormai una forma di intuito maschile che gli fa capire quando è il caso di continuare a mordere il cornetto anziché commentare. Io questo intuito non potrò mai svilupparlo, credo.
"Ah, quindi il presidente ha firmato la legge più incostituzionale del paese? Complimenti!"
La frase mi è uscita così, senza nemmeno pensarci troppo, ad alta voce. Ovviamente il mio sguardo era rivolto verso il commentatore di cronaca politica da due soldi di cui avevo carpito i discorsi. Lui si volta e mi fa: "Perche incostituzionale?"
Ah!!! Gravissimo errore!!! In pochi secondi gli recito mezza Costituzione, mentre Marco affoga la sua disperazione nel cappuccino e fa finta di non conoscermi. Ma l'ho già perdonato.
Il mio interlocutore allora fa un secondo passo falso: la butta sul luogo comune. Una cosa che può funzionare se ti chiami Gasparri, o Alfano, e vai in trasmissione da quel pezzo di legno di Floris, o da quel tappetino di Vespa. Al bar con Sabrina, non attacca!
Lui spara: "Sarà incostituzionale, ma hanno dovuto farla per forza, sennò la magistratura gli impediva di lavorare... e poi ce l'hanno già tutti gli altri paesi d'Europa... e ce l'avevamo anche noi in Italia, prima che l'abolissero."
Sembrava di leggere un editoriale di Ferrara.
Marco mi ha dovuta quasi trascinare fuori dal bar mentre con il dito alzato in cielo stavo convocando un comizio. E così, dopo due ore in cui mi sono sorbita una serie di "te la prendi troppo, Sabrina" e di "per te è una cosa quasi personale, Sabrina", me ne sto qui ad aggiornare il mio blog. E poi c'è gente che si chiede a che serve il blog.
Grazie blog.

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22 luglio 2008

Eccetera eccetera

Mezza Italia scandalizzata perché Bossi ha fatto un gestaccio insultando la nazione durante l'inno nazionale. Ogni telegiornale, ieri, apriva con le opinioni e le reazioni dei politici di destra e di sinistra. Deve dimettersi, è solo un gesto goliardico, ha offeso tutti, grave mancanza di rispetto nei confonti dello stato eccetera eccetera eccetera. Pfffff.

La vera questione è: che ci sta a fare in parlamento un ministro come quello??? Mmm no, ho formulato male la domanda. La domanda precisa che volevo porre era: come è possibile che uno stato ammetta che salgano al potere soggetti come Bossi? Ecco, così è meglio formulata.
Tutto il resto è fuffa. Cosa ne stanno a discutere a fare? Se in parlamento ci possono stare i cretini, poi è ovvio che si comportino da cretini. Suppongo che ripristinare le preferenze alle prossime elezioni sia un passo nella direzione giusta, così magari evitiamo la Carfagna ministro delle pari opportunità (ma vi rendete conto?). Però risulta che, chiacchiere a parte, questo parlamento voglia procedere nella direzione opposta. Hanno intenzione di togliere la preferenza anche nelle elezioni per il parlamento europeo. Il che dovrebbe fare indignare e sollevare la nazione intera. Ma probabilmente è troppo impegnata a discutere del dito di Bossi.

PS oggi vado al mare!!! ...per la prima volta!!! Sono bianca come una mozzarella. Spero di bruciacchiarmi un po'.

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14 marzo 2008

Leggere e votare

Ho trovato il modo di risolvere tutti i miei problemi finanziari. Ci provo con Piersilvio Berlusconi. Grazie Silvio. Se non fosse per il tuo umorismo così maschilista e ridicolo, cosa averebbero da scrivere di noi i quotidiani internazionali?
Ringrazio comunque I. che nei commenti del mio precedente post mi ha fatto notare che lo stipendio medio netto di un italiano non è 19.000 euro ma 19.000 dollari, che equivalgono a 13.000 euro, più o meno quanto prendo io dopo sette anni di università e un dottorato.

Curiosando su Internazionale, ho trovato un bellissimo articolo di Manuel Castells che si intitola Dio e Cesare. Trovo impossibile non condividerne il contenuto, credo che io voterò allo stesso suo modo. Naturalmente lui votava in Spagna lo scorso 9 Marzo, a noi a metà Aprile ci aspetta una specie farsa delle elezioni, ma anche lì spero che sapremo votare la cosa giusta. Castells spiega che per votare in maniera coerente con gli insegnamenti di Gesù, non c'è bisogno di votare i conservatori (anzi). In realtà il suo discorso è molto più articolato e gira attorno ai "valori" portati avanti dal Vangelo, contrapposti al loro tradimento da parte di tanta parte della gerarchia ecclesiastica (e portati avanti solo da pochi coraggiosissimi sacerdoti, che spesso operano in zone del mondo lontane dai riflettori). Il suo articolo mi ha ridato speranza, pian pianino ho sempre meno bisogno di guardare la televisione per sentirmi sicura della mia scelta.

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12 marzo 2008

Crema alla Vaniglia

Oggi ho ordinato una crema alla vaniglia, ed era finita la panna. Ho detto: non importa, ma il barista dopo un po' mi ha portato la crema con del latte montato a neve sopra. Era delizioso. Ma non solo, era inaspettato. E spontaneo. E gentile.
Così, mentre mi scioglievo nella mia crema alla vaniglia, pensavo a tutto il trambusto di questa penosa campagna elettorale, alla condizione dell'Italia, alla generazione futura, alla mia vecchiaia. Alla vigilia di una grande rivoluzione nella mia vita (no, non mi sposo, semplicemente cambio casa e vado a vivere con il mio ragazzo), sento nel cuore un timore che reputo profondamente ingiustificato, eppure è lì. Perderò qualcosa, guadagnerò qualcosa. Un mutuo che mi renderà dipendente molto più di un affitto, una scelta che mi costringerà ad appoggiarmi completamente a qualcuno, l'autonomia che avevo tanto faticato a ottenere, il compromesso, svegliarsi presto e svegliarsi tardi, una barchetta di carta che scivola placida sul Tevere.

Il Manifesto parla di governo diligente, di debito pubblico in ribasso, di saggia amministrazione delle risorse del paese. A me attira di più constatare che lo stipendio medio netto di un italiano è 19.000 euro all'anno. Secondo me Montezemolo alza la media perché io pendo netti mille euro al mese. Il mio stipendio = il mio mutuo. Ventitreesimi su trenta, secondo l'ocse, ma ancora più se si considera anche il peso fiscale. Eppure non riesco a odiare il fatto di dover pagare le tasse. Sarò malata? Trovo più grave che Cuffaro sia candidato per il parlamento, all'ombra della faccia tosta di Casini, al quale nessuno dà mai un ceffone. Sarebbe bello vederlo fare, per una volta. Lui va in televisione: "Io ritengo che i nostri valori..." e CIAFF!!! gli arriva un manrovescio dal presentatore. "Scusi, ma se lo meritava proprio!" Che soddisfazione sarebbe. D'altro canto c'è chi candida fascisti brizzolati per concorrere contro i fascisti di partito, come prendersela con Casini? Qui alla provincia di Roma abbiamo Buontempo (che nel suo blog ancora promuove il ritorno alla Lira) contro Zingaretti, che sarebbe il fratello dell'attore che faceva Montalbano, ed è l'unico motivo per il quale è famoso tra la gente. Essere il fratello di.

Ho letto un programma. In realtà ne ho letti tre, ma due erano solo una serie di punti e si somigliavano troppo, alla fine ho fatto fatica a capire quale era il programma di uno e quale dell'altro. Quindi me ne ricordo solo uno. E trovo terrificante il fatto che le mie possibilità di voto siano ridotte a decidere se mi piace o no un programma.
Mentre con il cucchiaio cerco di raccogliere le ultime gocce di crema di vaniglia dal fondo del bicchiere, c'è chi mi fa il discorso del voto non gradito ma necessario. "Occorre votare il Nasone, altrimenti vince il Pelato, non si può disperdere il voto". Disperdere il voto? Ma che fine ha fatto la moralità? Sfortunatamente, ho una coscienza. E dei valori. Com'è possibile passare sopra a certe cose e votare contro la propria coscienza, i propri valori e la propria morale, solo perché altrimenti "vince quell'altro"? Io non ci riesco. Non riesco a votare per chi rifinanzia le missioni di guerra, per chi ritiene che i problemi si risolvano costruendo inceneritori, con chi vuole bucare le montagne per una TAV concordata fregandosene del'opinione della gente, per chi è contro l'aborto ma vuole renderlo illegale, per chi non vuole riconoscere i diritti agli omosessuali, o per chi ritiene che fra 20 anni il nucleare ci salverà dalla crisi energetica. Insomma, nessuno ha detto a Confindustria che la loro opposizione alla legge salva-operai è immorale, tranne pochi. E io me li andrò a cercare, e voterò per loro. Perché è giusto, senza altra motivazione.

Poi la crema alla vaniglia è finita. Il cielo si è fatto grigio e mi è venuta voglia di primavera, di verde, di andare a correre. Quindi sono uscita dal bar per finire i miei giri di compere. E oggi pomeriggio non mi cercate a casa.

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08 febbraio 2008

Faccia a Faccia

Ieri ad Annozero è successa una cosa straordinaria! E cioè in studio una persona del popolo (anzi più di una) hanno avuto la possibilità di interagire con alcuni politici (Furio Colombo, Franceschini, la Prestigiacomo...) senza nessun filtro, senza nessun intermediario, senza dover ricorrere a domande prestabilite!
Mi spiego. Solitamente il politico va da Vespa o a Ballarò o ad Annozero. Si siede e c'è un argomento, sul quale si è preparato (o forse no, ma comunque sapeva che si parlava di quello). Il conduttore passa la parola da un politico all'altro, ognuno dice la sua, elude la domanda o litiga con quello della fazione opposta. Il ruolo del cittadino, di norma, è relegato a intervistato in uno dei filmati di intermezzo oppure a spettatore che applaude a comando. Ed è strategico che sia così, perché se ad esempio un ricercatore universitario si trovasse davanti un politico che alla domanda: "ma si rende conto che per la ricerca in Italia vengono stanziati fondi pari a un quarto di quello che si spende per una rata di eurofighter?" gli risponde con statistiche, strategie politiche, inflazione, dovere nei confronti di impegni internazionali... beh il ricercatore gli risponderebbe: "ma smettila di dire boiate!!!"

...E infatti è successo così! Anzi, peggio (o meglio, dipende dai punti di vista). Perché i ragazzi ospiti da Santoro erano un operaio sopravvissuto alla tragedia della Tissen e un giovane cittadino (un po' fascistello, ma ai fini della puntata non aveva peso) che abita da anni in un palazzo con intercapedini di amianto senza che nessuno faccia nulla. Quando la contessina gli ha dato la possibilità di esprimersi, dopo circa un'ora che si parlava solo della scelta strategia di Walter di correre da solo e di come andranno le elezioni, il giovane operaio della Tissen ha espresso apertamente le sue opinioni sul comportamento dei parlamentari al senato (sputi, festeggiamenti con spumante, cartelli di protesta, mortadella...). L'altro addirittura si è spazientito, di fronte a loro ha ammesso di essersi rotto i cosiddetti, che erano solo chiacchiere, che se si togliessero duemila euro ciascuno dallo stipendio averbbero in un mese risolto il suo problema e quello di tutto il suo condominio, dove gli amici si ammalano di cancro e muoiono in attesa di un intervento dello stato.

I politici non erano abituati a una cosa del genere, cioè ad un poveraccio qualunque che pone loro questioni serie in maniera diretta, rivolgendosi a loro per nome e chiamandoli in casa, e infatti come hanno reagito? Rispondendo a Santoro! Cioè come se il poveretto non fosse in sala, hanno commentato che certe reazioni erano esagerate, che c'è la politica buona, che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Al che il ragazzo del condominio dove il cancro è quotidiano ha chiesto la parola e di nuovo li ha chiamati per nome e ha fatto nuovamente presente che stavano chiacchierando ancora una volta di massimi sistemi e di cose che al cittadino non gliene frega niente.

Mentre ridacchiavo sul letto, non potevo fare a meno di immaginare che nei prossimi due-tre mesi ci aspetta la campagna elettorale. Tre mesi di vuoto assoluto, faccioni giganti e spot televisivi vergognosi. Non sono preparata.

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31 gennaio 2008

Avanti chi non paga le tasse

Insomma le leggi fatte da Berlusconi funzionano. Pare che sia stato assolto perché il Falso in Bilancio non è più reato. Ora, io non capisco come una notizia del genere possa essere data con tanta tranquillità. Il Falso in Bilancio non è più reato? Centinaia di imprenditori, davanti alla televisione, si saranno detti: "Ma allora comincio a rubare anche io!". E forse hanno ragione, visto che il sistema giudiziario mi pare talmente ingessato da leggi salva-ricconi che praticamente nessuna frode fiscale sarà mai punita seriamente. Mi ricordo di quando Silvietto sanò la sua posizione finanziaria con un assegno da milleottocentoeuro, in due rate. Cioè... Questo reati per i quali Berlusconi è stato assolto, erano già prescritti. Il lento meccanismo della giustizia ha dovuto lavorare comunque per arrivare ad una sentenza di assoluzione che se fosse stata altro sarebbe rimasta impunita. Trovo tutto questo ridicolo.

Ieri ho scoperto che se sei geometra e vuoi aprire un'agenzia immobiliare, devi ritirare l'iscrizione all'ordine dei geometri. Perché c'è conflitto di interessi. Mi sembra giusto, altrimenti uno si progetta le case e se le approva, poi le vende. Quello che è ridicolo è che il proprietario di mezza Italia possa ri-candidarsi illegittimamente per la sesta volta senza che nessuno abbia nulla da ridire sul suo macroscopico conflitto di interesse. Anzi, ormai non se ne parla più, perché altrimenti si viene tacciati di tirare fuori dal sacco sempre gli stessi argomenti. Come se fossero stati risolti.

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26 gennaio 2008

L'avete sentito?

Mi è sembrato di sentire come un rumore di qualcosa che crolla in lontananza... Come una valanga di mattoncini che sono stati impilati troppo in alto e ad un certo punto, per forza di cose... BRUM! Sono caduti.

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20 gennaio 2008

Cambierà

Hanno arrestato una trentina di "onorevoli" dell'UDEUR e Totò Cuffaro è stato condannato per aver favorito non la Mafia bensì singoli mafiosi. Una si aspetta che qualcosa cambi... non so. Del tipo che qualche politico accenda il microfono e dica: "Quello che è accaduto in Sicilia è vergognoso: il presidente della regione si è candidato sapendo che era sotto processo ed è stato condannato mentre è ancora in carica. E non se ne va!!!". Qualcuno l'ha detto? Forse sì. Però l'informazione era più interessata al pelegrinaggio dal papa per... il fatto che lui non è andato a La Sapienza.
Sembra tutto così grottesco... una specie di circo con personaggi che non hanno più il senso della realtà. Io li guardo, li leggo e li ascolto, e non riesco a non ridere della loro ridicolezza. Perché attorno a me la gente li prende sul serio?

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04 gennaio 2008

E la costituzione? Bene grazie.

Scusate l'assenza. Sono stata male. Malissimo a dire la verità... febbre alta, notti in bianco... il tutto perché nel mio cervello sono convinta che l'influenza (chi può) debba prenderla e non vaccinarsi. A parte il fatto che non mi va di arricchire qualche casa farmaceutica a caso, la mia motivazione principale però resta che non voglio arrendermi all'idea di aver paura dell'influenza. La paura fa comodo, e la paura della cose di tutti i giorni fa comodo ancora di più. Perciò, siccome sono ancora giovane e vigorosa (!!!) ogni anno attendo i miei quattro giorni di influenza con tranquillità, fabbrico i miei anticorpi, evito medicinali inutili e trascorro il tempo leggendo libri e bevendo thé. Che detto così sembra una vacanza di piacere, ma in realtà qualche anno può dirti sfiga, e infatti quest'anno l'influenza mi ha presa allo stomaco. Una tragedia! ...capite cosa vuol dire avere fame e non poter mangiare? Da girone dell'inferno dantesco.
Per qualche giorno ho anche fatto a meno del computer. Non so perché ma nell'immobilità non mi andava neppure di aprirlo, ho preferito leggere leggere. La colonna di libri ammucchiati sul mio comodino si è ridotta di moltissimo. E ora che ho ripreso a navigare ho scoperto (sul blog di Sergio) che qualche blogger ha lanciato un'iniziativa bizzarra, e cioè darsi da fare per rivalutare la nostra costituzione! Un'iniziativa di Solleviamoci.

Non è un'idea nuovissima. Mauro Biani promuove la cosa già da tempo, così come Dario Fo, e anche Marco Travaglio non smette di ripetere che la Costituzione italiana è roba che gli altri stati ci invidiano. Però l'iniziativa è nobile, e magari finirà per raccogliere insieme tutte le piccole vocine come la mia che girano su internet. Insomma si parlerà per una volta tutti insieme di una cosa importante.
Io ogni volta che rileggo la costituzione mi stupisco di quante volte essa sia -semplicemente- ignorata. Secondo la nostra carta, gli stipendi devono garantire una vita dignitosa. Incredibile, vero? E dice che bisogna tutelare il patrimonio ambientale. E anche che la scuola privata è ammessa ma non deve far ricadere oneri sullo stato. Poi dice che ognuno deve essere libero di esprimere le proprie opinioni, anche su giornali e con qualsiasi mezzo. E che la magistratura deve essere libera e indipendente. E che ripudiamo la guerra. E che la repubblica (articolo 1) è basata sul lavoro, e non sugli interessi e sulle rendite dei capitali... sul lavoro!!! Roba forte.
Insomma mi sembrava il caso di unirmi al coro.
Detto questo... Buon 2008 a tutti!

PS dovrei anche spendere qualche parola sulla questione della 194. Forse ne riparlerò. L'anno nuovo non comincia per niente bene.

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19 dicembre 2007

Il clima di Natale

Pufffff... Che fatica le vacanze di Natale!
Tra staffette per le cene ed i pranzi dai parenti, i regali per tutti, le mega-ricorrenze, il volontariato, la chiusura degli uffici, il blocco delle poste e tutto il resto... Salto da un posto all'altro con la velocità di un insettino e nel freddo mi chiedo se durante le feste il mondo intero smetterà di girare, con i suoi problemi, le sue diatrive, le eterne discussioni, la confusione, i dibattiti. Probabilmente no.

Prendendo un caffé e leggendo un giornale sono venuta a sapere che la moratoria dell'onu contro la pena di morte è passata, e che qualcuno in particolare si è molto risentito del fatto che l'Europa si sia schierata in questo modo. Libertà è anche avere uno stato libero di ammazzare chi vuole se lo ritieni giusto, e l'ex-ambasciatore USA John Bolton ha ribadito la sua convinzione che la pena di morte sia una istituzione di grande efficacia "preventiva e punitiva". Un qualsiasi giornale serio avrebbe riportato di fianco a quelle dichiarazioni i dati statistici ufficiali che smentiscono queste dichiarazioni (ormai sono conoscenze di pubblico dominio, non l'opinione di un istituto solo), ma è chiaro che il Corriere ha bisogno del supporto dei benpensanti e quindi meglio far suonare tutte le campane e non contraddirne nessuna. La pena di morte non ha nessun effetto preventivo perché non ha nessuna efficacia come deterrente, semmai è proprio l'esatto contrario. E poi si potrebbe discutere se nel concetto di punizione rientri anche ammazzare qualcuno. Per me sono due cose distinte, ma ovviamente Bolton non la pensa così. Comunque sul giornale nessuna discussione in proposito, continuerò a parlarne con i miei amici.

L'altra notizia per il quale il Papa sta facendo salti di gioia è quella della mancata approvazione di un registro per le unioni civili a Roma. Dopo i pagioni di Avvenire, Walter non poteva permettersi di schierarsi contro il "sentimento religioso" di molta gente (ad esempio il mio), e così ha preferito fare incazzare il loro sentimento laico (ad esempio di nuovo il mio) votando assieme ai conservatori contro una proposta che definire giusta è una figura retorica. Stiamo parlando del minimo dei diritti che si possono concedere ad una coppia omosessuale. Pure Schwarzenegger in California, seppur opponendosi con forza ai matrimoni gay, ha sfidato il suo partito e concesso agli omosessuali alcuni diritti che oggi in Italia spettano solo alle coppie sposate etero. Non solo siamo ultimi in Europa, ma anche dietro i Terminator!!! Cioè siamo delle fetecchie. Grazie Veltroni! Grazie nuovo Partito Democratico!

Buon Natale a tutto il mondo che gira, nonostante tutto!
Io mi avvio, che oggi pomeriggio ho un altro regalo-tour in programma.

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