25 aprile 2007

Pubblicità di guerra

Dal 1944 ad oggi non è cambiato niente. Gli eroi di Iwo Jima, come ci ha raccontato Clint Eastwood nel film che ho visto di recente, erano solo una montatura per raschiare soldi dalle tasche dei cittadini troppo patriottici e troppo stupidi. La macchina della guerra richiede ingenti fondi, e non basta che i presidenti degli USA aumetino ogni anno il budget da dedicare alle armi di distruzione di massa, c'è sempre bisogno di soldi. Tagliano le pensioni, tagliano la sanità e inventano false storie di eroi da sbattere in copertina e in primo piano nei TG più nazionalisti, per poter risollevare la fiducia nei confronti di guerre di presidio che hanno ucciso migliaia di innocenti e fatto più vittime di qualsiasi attentato. Ecco che è successo di nuovo, con il soldato Jessica. La sua storia era tutta una montatura. Lei aveva una faccia fotogenica e credibile, il resto è pubblicità. E metà della popolazione statunitense se l'è bevuta.

PS Buon 25 Aprile a tutti!!!

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3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Sab,

un parere da scienziata: secondo te, con tutte queste fandonie, puntualmente sbugiardate, ed altre situazioni assimilabili, si riuscirà mai a raggiungere il punto di non ritorno per una rivoluzione, di qualunque tipo essa sia, o tutta questa energia di contrasto è destinata a disperdersi?

E mi domando: si può davvero sperare in un ricambio generazionale della classe dirigente, oppure dobbiamo pensare che tale entità partorisca solo figlioli la cui missione è pepretare lo status quo?

Riusciremo, noi, a vedere un cambiamento positivo, di qualunque tipo esso sia, o dovremo sperare che saranno i nostri nipoti - se sopravviveremo per poterli vedere - a goderne?

Troppe domande, forse...

aprile 26, 2007 12:58 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Suppongo che le stesse domande se le facessero i tribuni della plebe guardando alla corruzione del senato romano, circa 2000 anni fa.
Ti dico come la penso io: che le scelte giuste vanno fatte comunque. Volendo essere tremendamente retorici (e chiedo scusa): se non si pianta il seme, non ci sarà mai l'albero... non ci si può arrendere alla siccità o alle tempeste. Il progresso e l'evoluzione seguono le utopie e le speranze. E la fede, per chi ce l'ha. Beh basta che sennò finisco per sembrare Siddartha.

aprile 26, 2007 11:35 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Sono d'accordo con te... però è tremendamente stancante.

aprile 26, 2007 1:17 PM  

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