15 aprile 2007

Nunzio

Il Nunzio ci ha ripensato. Ma badate bene, non c'è stato alcuna presa di coscienza riguardo la sconsiderata prima decisione di non partecipare alle celebrazioni della Shoah perché Papa Pio XII veniva "ritratto male" nelle didascalie. No, è stato il presidente dello Yad Vashem a dover cambiare la didascalia, perché ne usciva un'immagine "diffamatoria" del Papa.

Cito da Wikipedia:
"Una delle accuse più gravi che si rivolgono a Pio XII è di non aver mai condannato né di essersi impegnato per fermare le deportazioni degli ebrei nei campi di concentramento, di cui era probabilmente a conoscenza. Tuttavia, secondo stime indipendenti, la Chiesa cattolica avrebbe salvato circa 600.000 ebrei (più di tutte le altre organizzazioni umanitarie e chiese cristiane messe insieme) grazie all'opera nascosta di sacerdoti, frati, suore, laici, i quali operarono sicuramente con la benedizione segreta di Papa Pio XII."

Pio XII si adoperò in molti modi contro il nazismo, contro l'entrata in guerra dell'Italia, e in altri modi si adoperò contro il fascismo in Italia. Questi meriti vanno riconosciuti tanto quanto il silenzio sotto il quale vennero deportati migliaia di ebrei davanti ai suoi occhi. Dire che la chiesa aiutò quei poveretti (suore e frati, sacerdoti eccetera) con la "segreta benedizione" del Papa vuol dire in pratica che in quell'occasione non fece niente e lasciò fare.
Anche oggi ci sono sacerdoti che salvano ragazzine dalla prostituzione, centri che accolgono gli immigrati, missionari che portano in cibo nelle zone di guerra. Ma se il Papa parla 9 volte su 10 del peccato dell'omossessualità e del diritto alla vita dell'embrione, non sarà merito suo quando la fame sarà sconfitta o la povertà debellata (se lo saranno mai). Sarà merito dei frati, delle suore e dell'opera nascosta di tutti quelli che hanno capito assai meglio di lui cosa significhi essere cattolici.

Etichette:

5 Sguardi lasciati:

Blogger Bigio ha annotato...

Il punto è che Pio XII non è stato ambiguo, durante la deportazione degli ebrei, perché in quel caso, essere ambigui, significa giustificare.
Al museo della resistenza di Lione (e la Francia è un paese cattolico) fanno notare espressamente come gli esponenti di molte confessioni cristiane non cattoliche abbiano, al tempo, preso posizioni chiare contro la deportazione e L'UCCISIONE in massa di migliaia di ebrei, omosessuali e disabili, usando parole come "la religione non dovrebbe imischiarsi in faccende politiche, ma in questo caso non possiamo tacere" (ho ascoltato personalmente i discorsi). Invece il Papa, allora, ha taciuto. Questo non è essere ambigui, si chiama avallare.
Ma non solo. Al tempo del governo di Vichy (Petain) asservito ai nazisti, molti comunisti, ebrei e ribelli furono deportati nei campi di concentramento e la chiesa cattolica era lì a testimoniare la sua aderenza ai fascistissimi valori di Patria, Lavoro e Famiglia, con tanto di foto di strette di mano tra arcivescovi e esponenti del governo. Questo non mi pare "astenersi per prudenza dal prendere una posizione".
E fu De Gaulle quello che incoraggiò la resistenza in Francia e parlò contro il governo di Vichy (e non si tratta di un noto comunista).

Dunque questo: Il direttore del museo ebraico si è dimpostrato molto più diplomatico e di gran lunga più intelligente e sensibile del Vaticano, che ha appena operato un'azione di revisionismo pura e semplice.

aprile 15, 2007 3:22 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

Partiamo proprio dalla citazione di Wikipedia che conclude con: “ …i quali operarono sicuramente con la benedizione segreta di Papa Pio XII."
Il Papa sapeva benissimo di che pasta era fatto Hitler, anche perché era stato Nunzio Apostolico in Germania, e, quindi, sapeva che una sua dichiarazione ufficiale avrebbe avuto come effetto un’invasione dello Stato del Vaticano da parte delle truppe germaniche ed una sua prigionia, con tutte le relative conseguenze.

aprile 15, 2007 5:01 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

E quindi è stato zitto, mentre deportavano e sterminavano ebrei, in molti casi sotto l'occhio benevolo delle autorità ecclesiastiche più potenti.
Hmm io riconosco quanto di buono ha fatto Pio XII durante quel periodo di storia veramente difficile, ma non lo giustifico per questo suo tremendo silenzio, né dovrebbero offendersi in Vaticano se qualcuno (ebreo, magari) lo scrive nella targa di un museo.

aprile 15, 2007 9:16 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Mi sembra che anche tu nel tuo post tenga il piede in due staffe... per dirne una: le prove raccolte da Goldagen contro questo papa sono perlomeno imbarazzanti. E credo che uno studioso competente sia migliore di anonimi appunti wikipedici.

aprile 16, 2007 9:45 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

fyi

Directive from Pius XII ordered shelter for Romes Jew

aprile 20, 2007 6:11 PM  

Posta un commento

<< Home