23 giugno 2007

Concorsi e plastica

Ho visto di recente Little Miss Sunshine, un film veramente divertente. Nella scena in cui sfilavano le candidate per il concorso di bellezza dedicato alle bambine che dà il nome al film, ho avuto un moto di disgusto e raccapriccio... bambine di dieci anni truccate, vestite e messe in piega come piccole barbie di plastica, paralizzate nei loro sorrisi. Grottesche. Orribili.
Oggi sono venuta a sapere che quelli che hanno deciso di rifarsi una vita in Second Life hanno già organizzato un concorso virtuale per eleggere le miss virtuali. Non ho idea di come si possa eleggere una miss del genere. Però la mia prima reazione è stata quasi di sollievo. Se i concorsi del cavolo traslocassero definitivamente nel virtuale, eviteremmo di trovarceli in prima serata due o tre volte l'anno (e per svariati giorni!) ...e spettacoli dell'orrore come quelli di Little Miss Sunshine tramonterebbero lentamente. Se devi votare una diva di plastica, meglio crearla virtuale che trasformarci una ragazzina vera.

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3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

verissimo, poi gli avatar femminili in second life sono veramente molto "ben sviluppati" :) anche se continuo a preferire le imperfezioni agli eccessi ideali (chiamasi anche seghe mentali!)

giugno 24, 2007 2:33 AM  
Blogger Andrea Rendi ha annotato...

Cara Sabrina,
ti è mai capitato di osservare ragazze dall'età diciamo compresa nella fascia 12-14 anni, andare in giro vestite e truccate come trentenni? E di vedere nei negozi di giocattoli, nel settore femminile, vicino agli imperituri ferro da stiro, carrozzina con bimbo, ed altre amenità utili per capire quale saranno i loro compiti da grandi, dei set di trucco "per bambine"? A me sembra che la spinta ad un'adultizzazione precocissima sia molto forte (abbigliamento, linguaggi, comportamenti, consumi), e molto efficace.

giugno 25, 2007 10:25 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Temo invece che la scelta di Second Life derivi dal fatto che quelle reali neanche bastano più... Troppa voglia di vedere da parte della gente. Forse compensata dalla poca capacità di fare.
Non saprei... ma resta una deriva totale. Nei concorsi riservati ai bambini, come in quelli per gli animali, l'unica cosa che prevale è l'egoismo di genitori frustrati o di padroni che cercano di esaltare il proprio oggetto e non certo il proprio affetto. Mi preoccupa una civiltà dell'immagine che dimentica la vita reale...
Un bacino Sabry
Luigi

giugno 25, 2007 3:35 PM  

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