16 marzo 2008

Persepolis

Bellissimo! Bellissimo! Come non potersi identificare nella protagonista? Correte a vederlo! Non lasciatevelo scappare! Divertentissimo, toccante, dolcissimo!!!

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20 ottobre 2007

Cine Ma Etico

A Roma c'è la Festa del Cinema.
Questa Festa del Cinema ha degli sponsor. A Roma c'è anche un regolamento sugli sponsor, creato proprio da Walterino. Quando lo venni a sapere, ero entusiasta! Mi ero appena divorata il fegato perché la GMG di Ratzinger a Colonia aveva tra gli sponsor la più grossa delle Banche Armate. Poi Walterino creò questa legge, che dice che se la tua azienda dà all'eticità un valore inesistente, il comune non ti accetta come sponsor in nessuna delle sue attività. Il Papa può continuare ad accettare ditte assassine come sponsor, ma almeno il comune di Roma non l'avrebbe più fatto. Stupendo! Mitico! Ma... mi arriva via mail questo comunicato dalla Campagna Sponsor Etici. Lo pubblico qui di seguito, e comprenderete da soli perché stamattina sono di pessimo umore.

Anche quest’anno il festival internazionale del cinema di Roma è finanziato da sponsor non etici. Sui 15 milioni di budget complessivi, gli enti pubblici (Comune di Roma, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di Commercio di Roma) contribuiscono per il 40%, mentre gli sponsor privati per il 60%.

La Campagna Sponsor Etici per Roma ha commissionato ad Oppidum (Osservatorio Popolare Permanente su Imprese e Diritti Umani) il monitoraggio dei comportamenti dei 136 sponsor privati del Festival.

I risultati del rapporto di Oppidum (su www.osservatorioimp rese.org) sono sconfortanti: dei 136 sponsor solo 4 sono stati sottoposti al vaglio, che sarebbe obbligatorio per tutti, del Comitato etico nominato dal Sindaco. Sono stati rilevati almeno 9 sponsor che hanno violato il regolamento comunale sugli sponsor etici e di cui, quindi, il Comune di Roma avrebbe dovuto rifiutare i finanziamenti.

Ai 9 sponsor non etici sono attribuibili complessivamente 90 violazioni dei principi etici del regolamento, dalla produzione al finanziamento dell’export di armi, dalla discriminazione razziale ai rapporti con regimi oppressivi come quello birmano, dall’inquinamento ambientale a violazioni delle norme sulla concorrenza.

“Nonostante il Comune di Roma abbia approvato ormai da 3 anni il regolamento sugli sponsor etici, - dichiara un rappresentante della Campagna Sponsor Etici - nonostante sia stata riaperta la campagna per chiederne il rispetto, con centinaia di firme raccolte tra i cittadini, anche quest’anno troviamo tra gli sponsor aziende che a norma di regolamento andavano sicuramente escluse. Ad esempio il regolamento esclude le imprese che producono e le banche che finanziano l’import-export di armi, ma troviamo di nuovo sia la Finmeccanica che la Banca Nazionale del Lavoro, che secondo documenti ufficiali della Presidenza del Consiglio rispettivamente sono al primo posto per l’export di armi e al quarto posto del finanziamento all’export di armi’.

Tra le aziende censurate da Oppidum troviamo anche L’Oreal e Nespresso del gruppo Nestlé, il più boicottato al mondo per violazioni dei diritti umani legate al commercio di latte in polvere (1,5 milioni di bambini che muoiono ogni anno nel sud del mondo secondo l’Unicef) e dei diritti sindacali in Colombia.

Altre aziende censurate sono Autostrade e Autogrill, entrambe del gruppo Benetton, ripetutamente e pesantemente multate dall’Antitrust, Enel, protagonista di gravi episodi di inquinamento e di cui viene criticato il coinvolgimento nel nucleare e l’aumento del ricorso al carbone in tempi di Protocollo di Kyoto e di cambiamenti climatici. Costituisce certamente una sorpresa, inoltre, la presenza di aziende che fanno affari con il regime birmano, contro cui sia il Sindaco Veltroni che il presidente della Fondazione Cinema per Roma Bettini si sono pubblicamente schierati.

“In effetti – prosegue il rappresentante di Sponsor Etici – sia Bulgari (noto marchio di gioielli) che la Avio (azienda del gruppo Finmeccanica) sono presenti nella lista di aziende che fanno affari in Birmania diffusa dalla CISL la scorsa settimana. Visto l’impegno del Sindaco a fianco del popolo birmano ci auguriamo che questo aspetto sia accuratamente monitorato per l’eventuale esclusione di queste aziende. Da parte nostra non possiamo che rilevare che le violazioni al regolamento comunale, da quando è stato approvato, hanno ormai superato le 500 e chiedere al Sindaco se quella delibera del Consiglio Comunale ha un valore o se viene considerata, come pare, carta straccia, riducendo il ruolo del Comitato Etico presieduto da Onida a pura operazione d’immagine”.

Nel frattempo la Campagna Sponsor Etici lancia il controfestival ‘Cine Ma Etico’.
“Presenteremo una pellicola che racconta lo scandalo degli esperimenti su cavie umane condotti in Africa da una multinazionale del farmaco. Questa multinazionale ha sponsorizzato un evento comunale quando già il regolamento sugli sponsor era in vigore. In contrapposizione con il festival ufficiale, il controfestival sarà in periferia e si avvarrà di sponsor etici”. Il Controfestival si terrà il 24 Ottobre dalle ore 20,30 presso la Sala Cinema della Parrocchia San Girolamo a Corviale, via dei Buonvisi 3 (Zona Portuense), sarà sponsorizzato da imprese dell’altraeconomia romana e presentato da Padre Alex Zanotelli.

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23 giugno 2007

Concorsi e plastica

Ho visto di recente Little Miss Sunshine, un film veramente divertente. Nella scena in cui sfilavano le candidate per il concorso di bellezza dedicato alle bambine che dà il nome al film, ho avuto un moto di disgusto e raccapriccio... bambine di dieci anni truccate, vestite e messe in piega come piccole barbie di plastica, paralizzate nei loro sorrisi. Grottesche. Orribili.
Oggi sono venuta a sapere che quelli che hanno deciso di rifarsi una vita in Second Life hanno già organizzato un concorso virtuale per eleggere le miss virtuali. Non ho idea di come si possa eleggere una miss del genere. Però la mia prima reazione è stata quasi di sollievo. Se i concorsi del cavolo traslocassero definitivamente nel virtuale, eviteremmo di trovarceli in prima serata due o tre volte l'anno (e per svariati giorni!) ...e spettacoli dell'orrore come quelli di Little Miss Sunshine tramonterebbero lentamente. Se devi votare una diva di plastica, meglio crearla virtuale che trasformarci una ragazzina vera.

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26 aprile 2007

Le vite degli altri

Il mio regalo per il 25 Aprile è stato andare a vedere questo film. Non ve lo racconto e non ve ne parlo nemmeno, ve lo consiglio e basta. Io per vederlo sono dovuta andare a cercarlo in un cinemino sperduto a mezzora da dove abito, e questo nonostante abbia vinto l'oscar come miglior film straniero proprio recentemente. Per farmici accompagnare sono sottostata a biechi compromessi da parte di amici... Suppongo che chi avrà voglia di vederselo dovrà attendere la versione in dvd o fare come me e andarsi a cercare dove ancora lo proiettano, ma vi assicuro che ne vale la pena. Non fatevelo scappare.

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16 aprile 2007

Clint

Ho visto -un po' per forza, devo ammetterlo, non mi piacciono i film di guerra- il penultimo film di Clint Eastwood, Flags of our Fathers. Per fortuna che ho un amico per ogni tipologia di film che non vedrei altrimenti: Paola adora i film romantici e le commedie sentimentali, Piero mi propina sempre l'ultimo film storico (ma non storico-epico, storico vero), Anna si nutre di film alternativi e stra-impegnati... Se non ci fossero loro ad allargare il mio panorama cinematografico, mi perderei molti film bellissimi.
Insomma ieri arrivano con questo film e me lo fanno vedere. Mi accoccolo tra le braccia di Piero sperando di non prendere sonno. Invece dopo un quarto d'ora ero a metà tra lo sconvolto e l'agitato. Nemmeno lo sbarco in Normandia di spielberghiana memoria mi aveva preso tanto. Poi la storia scivola dolcemente verso un secondo tempo più quieto e riflessivo, e il film termina con le foto vere dell'assalto a Iwo Jima. Da Mystic River in poi non c'è un solo film di Clint Eastwood che non mi sia piaciuto, ma non mi sento in grado di sopportare una seconda visione di nessuno di essi. Che strano effetto. Però adesso spero di vedere Lettere da Iwo Jima.

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01 aprile 2007

Cinema che sorprende

Sono andata al cinema, ieri, quasi senza voglia. Davano uno strano film, del quale avevo visto di sfuggita il trailer in televisione: Il ponte per Terabithia. Sembrava una specie di Harry Potter e il fatto che con grande orgoglio venisse presentato come l'ultima creazione dei produtori di Narnia (altro film che ho trovato insipido) non mi predisponeva al meglio.
Mi sono dovuta ricredere! L'elemento fantasy è del tutto funzionale nel film, che è incentrato invece sull'amicizia dei due protagonisti e sui loro sogni. Lei è un piccolo genio della scrittura, lui un promettente futuro illustratore. La loro "testa fra le nuvole" crea Terabithia, il mondo immaginario dove giocano ogni giorno.
Che nostalgia vedere due bambini giocare come giocavo io quando ero piccola: correndo tra i prati, inventando paesaggi e personaggi, arrampicandomi tra i rami. Sembra quasi che sia un modo di giocare perduto, soffocato dalla televisione e dai videogame da un lato, e dalle attività extrascolastiche (calcio, pallavolo, piscina) dall'altro. E non voglio dare la colpa ai videogames o al calcetto... E' come se nessun genitore avesse più nemmeno il coraggio di lasciare andare i propri figli a perdersi in un bosco... mi sembra di sentirli: "girano sconosciuti", "sono altri tempi", "e se poi si fanno male?". Sembra che abbiano dimenticato in che modo si divertivano, loro, da bambini. O a quanto pare non ritengono più "sicuro" che i loro figli facciano altrettanto... Ad ogni modo un moto di nostalgia mi ha presa al cuore e mi sono divertita tantissimo. Sarà stato merito del film, dei ricordi felici dell'infanzia... o di entrambi?

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28 marzo 2007

300

Nessun altro oltre a me ha visto questo film e l'ha trovato un tantino ridicolo?
Ok, riesco a comprendere che si può rimanere assuefatti alle scariche continue di adrenalina che gli spargimenti di sangue al moviolone generano nello spettatore (principalmente in quelli di sesso maschile, in virtù di chissà quale tara genetica)... Ma a parte le indubbie qualità tecniche, cioè la fotografia, gli effetti speciali, le coreografie dei combattimenti... cosa c'era in questo film affinché possa meritarsi di entrare nella top 250 di tutti i tempi di IMDB?
Facevo notare che i greci hanno tutti gli occhi azzurri. Il mio ragazzo mi risponde che si tratta di un film tratto da una graphic novel, non di una ricostruzione storica fedele. Anzi, il tutto è spettacolarmente amplificato. Questo magari spiega anche perché gli spartani portassero slippini neri e perché i cattivi sembrassero usciti da un gioco di ruolo fantasy. Ma non spiega la quasi apologia di fascismo, ovvero la simpatia con la quale viene presentata una società di psicopatici, che ammazzava ogni bambino "gracile" e a dodici anni li spediva a sopravvivere in mezzo all'inverno e ai lupi, che onorava la violenza come mezzo educativo, che faceva della guerra l'unico credo (almeno secondo Frank Miller). Leonida, quando parla di non arrendersi mai e di affrontare con coraggio il destino (destino = morire ammazzati), col sorriso delirante dell'invasato, sembra proprio Bin Laden! Alcuni dialoghi erano risibili... "Soldati! Preparate la colazione e mangiate in abbondanza, perché stasera cenerete nell'Ade!"...a segure ovviamente grida di gioia deliranti.
Mah...

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20 gennaio 2007

Money money money

Perché i dvd Disney costano così tanto?
E' una domanda retorica. Per spillare soldi ai genitori. Che lo fanno per soddisfare i pargoli. Un motivo in più per non lasciare mettere al mondo discendenti.
Pirati dei Caraibi dovrà aspettare. Perdonami Johnny.

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10 gennaio 2007

Strategie efficaci

Siccome la tv mi irrita sempre di più, ultimamente leggo il doppio ed esco ogni volta che posso. Ho comprato I Gemelli Fahrenheit di Michael Faber (quello de Il Petalo Cremisi). Ho letto la presentazione in quarta di copertina e si sbrodolano in accostamenti con Kafka. A me Il Petalo Cremisi era piaciuto, Kafka lo trovo un po' indigesto. Se stasera non andrò al cinema lo comincerò. Nel frattempo volevo consigliarvi un film: The Prestige. L'avete visto? Cercatelo e andatelo a vedere. Christopher Nolan era sceso un po' di tono dopo aver fatto Batman (anche se il suo è uno dei migliori, subito dopo quelli di Tim Burton)... ma qui sembra addirittura che Hugh Jackman reciti!!! E' c'è anche Michael Caine! ...e Christian Bale! ...e quella tipa bionda che sta sulle copertine di tutte le riviste... e per finire David Bowie in una parte stupenda!
Comunque, il film è bellissimo. Sapete, uno di quei film che esci dal cinema e non smetti di pensarci per ore e ore. E poi dopo due ore che sei uscita dal cinema ti giri verso il tuo ragazzo e gli fai: "Ehi! Ecco perché la moglie diceva sempre quella cosa!" e lui ti guarda e ti fa: "A Sabbrì... ma de che stai a parlà???"
Insomma avete capito, no? Quei film lì.
Andateci.

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08 gennaio 2007

Un diamante è per sempre

Esce un film con Leonardo di Caprio e finalmente si parla di Diamanti.
Colgo l'occasione per parlarne anche io, visto che ho appena trovato una recensione del film (Blood Diamonds) tra le pagine di un giornale, tentando di evitare gli scoop su Sanremo.
Sono anni che si conosce la verità sul mercato dei diamanti, uno dei più disumani e crudeli esistenti. Ogni anno decine e decine di persone vengono assassinate, scoppiano guerre civili, cadono governi, armi vengono contrabbandante e diritti umani continuamente calpestati. Accade un po' ovunque, in Africa. Qualche anno fa fu istituito il kimberley process, che stabiliva delle regole etiche alle quali il mercato dei diamanti (ovvero ditte di estrazione, di trasporto, mafie locali, intermediari e mulinazionali compiacenti) avrebbe dovuto aderire.
Ma figuriamoci se hanno aderito.
Tiffany l'anno scorso iniziò a boicottare i diamanti provenienti da zone dove i diritti umani venivano violati. Lo lessi su una rivista di moda. Chissà come è finita.
Fatto sta che qualsiasi diamante, per quanto stia divinamente sulle dita di una donna, ha una storia che nel migliore dei casi è fatta di sfruttamenti, nel peggiore di omicidi e guerre.

Ovviamente non spero minimamente che i mezzi di informazione nostrani si occupino di una cosa del genere. Quando Report svelò che una nota marca di carne vendeva scatolette avariate a Cuba e che riavutele indietro le dirottava come aiuti nel terzo mondo, Giovanardi, allora ministro, disse che era scandaloso diffamare così una ditta di carne italiana dal nome tanto prestigioso. Immagino cosa accadrebbe se si scoprissero cose come queste.
Ripensandoci, forse non accadrebbe niente.
Dopotutto, un diamante è per sempre.

PS Il film sembra bello.

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29 novembre 2006

il Labirinto del Fauno

Ho visto Il Labrinto del Fauno, un film bellissimo, andate a vederlo!
Non ero sicurissima che mi sarebbe piaciuto, ma poi ho letto la recensione su Il Giornale dove lo stroncavano di brutto dicendo che c'era troppa politica, che se la prendeva troppo col fascismo che in fondo in Spagna aveva rilanciato l'economia. Insomma ho capito subito che il recensionista era un cretino filo-fascistoide e che il film doveva essere interessante.
Così ho rotto le scatole a tutti per una settimana e alla fine mi hanno portato al cinema. Bello!

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