Viva?
Viva nel senso di viva, ma anche di evviva. O forse no, ma sono qui. Peripezie varie, computer in panne, accesso negato alla rete, e poi tanta inerzia. Inerzia, pigrizia, rassegnazione.
Il mondo gira anche senza Sab, ma nel mio piccolo mi sono data da fare. Non proseguo più in bilico su una corda, adesso sono attaccata a una fune. Sarà meglio o peggio? Non lo so. Qualche volta avere certezze è consolante, qualche volta invece hai la certezza di perderti qualcosa. Non sto parlando delle certezze fondamentali. Sto parlando di quelle fondamentali per una ragazza. Che però nella società che mi circonda valgono poco o niente.
Qualche giorno fa ho perso una notte di sonno a spiegarmi perché. Il mattino seguente ho rimpianto la notte di sonno. Tante domande e poche risposte. A volte farsi le domande giuste è comunque meglio che trovare le risposte.
E ho capito come funziona il mio cervellino. Funziona proprio così: tante domande giuste e poche risposte. E ho scoperto che la mia vita funziona allo stesso modo. E ho imparato a diffidare di chi ha sempre la risposta a tutto.
Per esempio quelli grandi e potenti. Per esempio quegli otto signori chiusi per una settimana in lussuosi alberghi e cinque stelle e serviti con pranzi a 19 portate. Cosa ne è uscito fuori? Niente. Esattamente quello che mi aspettavo. Se il sesto senso la smettesse di perseguitarmi, sarei certo più tanquilla. Secondo me la cosa grave non è che non abbiano trovato risposte ai problemi. La cosa grave è che non siano stati capaci di porsi le domande.
E adesso?
Adesso non posso che dire la mia.
Fermi tutti! Ho trent'anni e non ho paura di usarli. Brrr.
Fine del delirio di oggi. Alla prossima.
Il mondo gira anche senza Sab, ma nel mio piccolo mi sono data da fare. Non proseguo più in bilico su una corda, adesso sono attaccata a una fune. Sarà meglio o peggio? Non lo so. Qualche volta avere certezze è consolante, qualche volta invece hai la certezza di perderti qualcosa. Non sto parlando delle certezze fondamentali. Sto parlando di quelle fondamentali per una ragazza. Che però nella società che mi circonda valgono poco o niente.
Qualche giorno fa ho perso una notte di sonno a spiegarmi perché. Il mattino seguente ho rimpianto la notte di sonno. Tante domande e poche risposte. A volte farsi le domande giuste è comunque meglio che trovare le risposte.
E ho capito come funziona il mio cervellino. Funziona proprio così: tante domande giuste e poche risposte. E ho scoperto che la mia vita funziona allo stesso modo. E ho imparato a diffidare di chi ha sempre la risposta a tutto.
Per esempio quelli grandi e potenti. Per esempio quegli otto signori chiusi per una settimana in lussuosi alberghi e cinque stelle e serviti con pranzi a 19 portate. Cosa ne è uscito fuori? Niente. Esattamente quello che mi aspettavo. Se il sesto senso la smettesse di perseguitarmi, sarei certo più tanquilla. Secondo me la cosa grave non è che non abbiano trovato risposte ai problemi. La cosa grave è che non siano stati capaci di porsi le domande.
E adesso?
Adesso non posso che dire la mia.
Fermi tutti! Ho trent'anni e non ho paura di usarli. Brrr.
Fine del delirio di oggi. Alla prossima.
Etichette: Sabrina
4 Sguardi lasciati:
Mi fa davvero piacere risentirti.
Bentornata! :)
Bentornata dopo un periodo di assenza molto, molto prolungato. Un saluto caro.
Grazie. :)
Bentrovati.
Ho fatto bene a non dimenticarti, allora... ;-)
Un abbraccio!
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