27 ottobre 2008

Cossiga

"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interni [...] Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città... Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì".
- Francesco Cossiga, Quotidiano Nazionale del 23 Ottobre 2008

Ok, non ho mai avuto molta simpatia per Cossiga. Ho saputo della sua intervista al quotidiano nazionale guardando la scorsa puntata di Annozero, ma poi non l'ho letta né mi sono soffermata sugli articoli che ne parlavano. Stamattina una mia amica mi ha spedito per posta l'articolo con le dichiarazioni del nostro ex-presidente della repubblica.
Ammetto di non intendermene di aspetti legali, ma credo che ci siano tutti gli estremi per denunciarlo. Ha insultato studenti e insegnanti, dando degli idioti senza cervello ai primi e dei manipolatori irresponsabili ai secondi, e ha praticamente confessato di aver agito (in passato) in maniera terribilmente lesiva dei diritti dei manifestanti.
Ma la cosa che mi ha più turbata è stata la violenza con la quale si è espresso nei confronti delle "maestre ragazzine", che secondo lui meritano di essere picchiate ancor più degli altri insegnanti! ...Ha dimostrato un livello di bassezza nel pensiero e una mentalità talmente rozza da far rabbrividire anche il maschilista più convinto.
Il mio pensiero immediatamente successivo alla lettura di quel pezzo è stato "se certe cose le avesse dette un mio amico, avrei chiuso ogni contatto con lui". E di nuovo l'Italia si è dimostrata quel paese dove essere una carica parlamentare è un'attenuante generica anziché un'aggravante. Cossiga dovrebbe essere sepolto di critiche da tutti i suoi colleghi, e ogni cittadino dovrebbe indignarsi quanto me per le sue parole. Invece i giornali glissano, la televisione fa finta che abbia delirato un pazzo. Ma i pazzi non dovrebbero votare le leggi in parlamento! Quella persona è pericolosa! Dovremmo essere tutti molto ma molto più spaventati.

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