19 novembre 2006

Prima di addormentarsi spegnere il cervello

Sono appena tornata a casa, notte da lupi.
La nebbia era così fitta che non si riusciva a vedere a dieci passi. Mi sono fermata a leggere i manifesti, ci sono state proteste contro la finanziaria anti-liberale del governo. E c'è la sagra della caldarrosta. Quando la nebbia è così fitta sembra di essere avvolti nel silenzio e nell'oblio, al punto che anche la mia piccola cittadina di provincia, costruita una villetta a schiera dopo l'altra attorno ad una stazione del treno, sembra avere una sua anima, un suo odore, un sentimento.
Così, dopo aver aperto il portone di casa, invece di salire, mi sono seduta sullo scalino a prendere freddo. Non passava un'anima, era tutto così silenzioso. Sono rimasta immobile con la testa poggiata sulle ginocchia per un'eternità, finché il primo etcì non mi ha fatto comprendere che mi stavo raffreddando.
Perché a volte ho voglia di essere lasciata in pace dal mondo?
La mia gattina stanotte dorme con me.

Etichette:

3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Capitano queste notti pensose... :)

novembre 20, 2006 9:58 AM  
Blogger Andrea Rendi ha annotato...

Che bella questa descrizione di un momento nel quale si è soli con se stessi.

novembre 21, 2006 2:11 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

:)

novembre 21, 2006 4:50 PM  

Posta un commento

<< Home