11 ottobre 2006

Dell'Utri, parlamentare pulito

Tralascerò la questione dei parlamentari drogati, mi sono troppo divertita a guardare Le Iene ieri e sinceramente, in un parlamento pieno di pidduisti, mafiosi, pregiudicati, condannati, corrotti e corruttori, se qualcuno si fa una canna mi sta pure più simpatico.

Invece non mi è andata giù la questione di Marcello Dell'Utri, "assolto" dall'accusa di calunnia. A parte il fatto che se i giornali titolano "Dell'Utri assolto" qualcuno potrebbe pensare che è stata revocata la condanna a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa che gli fu confermata in secondo grado (ma lui continua a lavorare per il bene degli italiani). In verità è stato assolto per non aver commesso il fatto giacché altre formulazioni sono state recentemente abolite dal codice. Quindi se schiatta la persona calunniata "il fatto non sussiste", se c'è insufficienza di prove "il fatto non sussiste", se cade in prescrizione "il fatto non sussiste", l'onorevole Dell'Utri si è salvato da una condanna e gioisce dichiarando che "la verità ha trionfato", anzi scherza sul fatto che ha addirittura ricusato i giudici che lo hanno assolto (e nessuno ha commentato "pensa quanto sei deficiente").

E così, con 9 anni di condanna in attesa di sentenza di cassazione, l'onorevole Dell'Utri legifera, viene pagato con le nostre tasse e va a cena dagli amici importanti.

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