03 febbraio 2007

Il problema Ambiente

Da qualche giorno è un argomento di attualità, visto che le relazioni presentate a Parigi sono state impietose nei confronti dell'operato del genere umano (e questo nonostante i tentativi di corruzione). Quasi si ha la sensazione che il problema ambiente sia stato finalmente considerato per la sua gravità reale. D'improvviso tutti sembrano capire che non c'è nulla di normale se i laghi sui quali si poteva pattinare fino a qualche anno fa ora non si ghiacciano nemmeno più. Dicono che avverrà "entro il 2100", forse per rassicurarci. Il punto è che nel 2100 saremo tutti morti, ma il clima è già gravemente compromesso da ora, adesso. Non è un problema del futuro, è un problema attuale.

Ieri era il Giorno della Marmotta. Gli abitanti di Punxsutawney hanno tirato fuori dalla sua tana la marmotta Phil. Dice la tradizione che se Punxsutawney Phil è sveglio e pimpante la primavera è vicina. Se invece dormicchia, vuol dire che c'è ancora un mese di inverno. Quest'anno la previsione è che arriverà la primavera. Ed è anche quella dell'anno scorso. E di diversi anni.
Il Giorno della Marmotta corrisponde più o meno alla nostra Candelora. Dovrebbe essere la punta di freddo di ogni inverno, il giorno per eccellenza in cui si spera che l'inverno ci rilasci dalla morsa del gelo. Ma stamattina giravo in pigiama per casa e c'era un luminoso sole primaverile che brillava sulle strade. Il freddo quest'anno non è ancora arrivato, e se ci aspettasse un mese di gelo da ora in poi sarebbe solo che una benedizione.

Spero che sull'onda delle emozioni per le rivelazioni del congresso di Parigi l'Italia si svegli e adotti un programma ambientale degno di questo nome, lungimirante e concreto. La ricerca sulle fonti di energia alternative è risibile, stiamo riaprendo le centrali a carbone, si parla di energia nucleare come di alternativa valida (riempire di scorie il sottosuolo? molto lungimirante) e si sperperano fondi europei per finanziare inceneritori che trasformano la nostra immondizia in polveri letali per chi le respira. Questo sì che è progresso!

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4 Sguardi lasciati:

Blogger Sergio ha annotato...

Non conoscevo il "Giorno della Marmotta". Assomiglia molto alla nostra tradizione meteorologica della "Candelora"

febbraio 03, 2007 4:59 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Non concordo, l'energia nucleare è un'alternativa reale.
L'unica nel lungo periodo, indipendentemente ora dalla particolare tecnologia adoperata (, reattori autofertilizzanti, fissione intrinsecamente sicura, fusione ..ecc...).
Nel sottosuolo c'è gia radioattività specie ovviamente dove ci sono miniere di materiale radiattivo, e non crediamo che solo per il fatto di non avere centrali noi non abbiamo, come nazione, scorie radiattive (considerando che si usano comunque isotopi radiattivi in praticamente tutti gli ospedali.
Le scorie si possono trattare e renderle meno pericolose, ridurne la quantità, il tempo di dimezzamento, la "virulenza" se cosi si vuol chiamare, e in ogni caso sono gestibili, l'anidride carbonica invece non lo è.
Tutto questo non vuol dire che non si debba investire sulle fonti alternative ovviamente...ma vuol dire che il nucleare è stato finora trascurato, oltre che per motivi economici, anche per una presa di posizione ideologica che in futuro non ci potremo permettere.

febbraio 03, 2007 5:45 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Il nucleare era la soluzione alla quale dovevamo pensare a suo tempo. Dire che il nucleare è l'energia del futuro è come dire che il digitale terrestre è la televisione del domani. Abbiamo perso il treno, e il nucleare non è la soluzione. Se avessimo investito in nucleare adesso, invece di un clima catastrofico, avremmo avuto le miniere di salgemma della sardegna piene di schifezze radioattive. Significa che in futuro avremmo sollevato i nostri figli dagli sconvolgimenti climatici e consegnato loro un altro problema: quello dello smaltimento dei rifiuti radioattivi. Invece dovremmo smetterla di pensare a noi oggi (o al limite ai figli dei nostri figli, che comunque sarebbe già un grosso passo avanti). Dovremmo cercare di migliorare il mondo, non di "usarlo". Dovremmo investire tutti i nostri sforzi nelle energie rinnovabili, o comunque a basso, bassissimo impatto ambientale, il minore possibile.
Che non è il nucleare.

febbraio 03, 2007 6:06 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

purtroppo la situazione è cosi schematizzabile:
l'energia serve e servirà sempre di più e non potrà gioco forza esserci fornita da idrocarburi pena l'effetto serra.
Si può certamente ipotizzare di utilizzare l'energia solare (l'eolico lo inserisco per comodità nel solare perchè tanto è comunque una forma di energia del sole) però è una quantità di energia, per quanto enorme, finita e sfruttabile in particolari zone geografiche prioritariamente.
Ora, se non vogliamo porre un tetto al consumo energetico (ma non lo intendo in senso di spreco, ci sono nazioni che sprecano quantità di energia enormi, questa è una tendenza da invertire) è necessario trovare una fonte energetica che non abbia impatto ambientale a livello di gas serra, e che però sia controllabile e gestibile in qualsiasi zona geografica senza particolari vincoli di rendimento e/o crescita.
Non vedo alternativa quindi al nucleare.
Non tanto l'uranio (fonti dicono che se coprissimo il fabbisogno energetico mondiale solo con la fissione dell'uranio, lo avremmo saurito probabilmente in un decennio, quindi è improponibile) quanto con altri materiali fissili, che permettono anche reazioni più sicure, e in prospettiva, con la fusione nucleare.

Per quanto riguarda le scorie, capisco la paura, ma ribadisco la questione, i materiali radiattivi esistono gia in natura, e dove ci sono questi ora , ci possono stare le scorie, opportunamente trattate, dopo...sempre che non vengano anche riutilizzate piu volte per produrre energia e per scopi anche medici, come già avviene.

febbraio 03, 2007 6:29 PM  

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