Grazie Blog
Ma dimmi un po' te se mi devo incazzare con il primo che incontro al bar la mattina.
C'é gente in questo paese che se ne frega della politica. Va bene. Anzi no, non va bene per niente! ...Ma posso capirli. Io me ne starei tutto il giorno rilassata e tranquilla se non provassi un minimo d'amore per quello che mi succede attorno (e non mi riferisco alla mia vita privata).
Poi c'é gente che di politica si interessa, ma che per sua sfortuna non ha mai trovato una come me al bar la mattina. Io me ne stavo a prendermi il mio cappuccino assieme al mio ragazzo, e mi capita di ascoltare questo signore, sulla quarantina, abito pulito e fare saccente, che esternava la sua soddisfazione per il fatto che il presidente Napolitano avesse firmato il lodo Alfano.
La barista, poveretta, serviva succhi di frutta e annuiva con aria assecondante. Al che mi sono girata verso Marco e gli ho chiesto se davvero quel deficiente del Presidente della Repubblica aveva firmato l'immunità per le quattro alte cariche dello stato. Lui con occhi da cagnolone bastonato ha annuito, presagendo che non mi sarei fermata lì. Fortunatamente (per lui) credo che abbia sviluppato ormai una forma di intuito maschile che gli fa capire quando è il caso di continuare a mordere il cornetto anziché commentare. Io questo intuito non potrò mai svilupparlo, credo.
"Ah, quindi il presidente ha firmato la legge più incostituzionale del paese? Complimenti!"
La frase mi è uscita così, senza nemmeno pensarci troppo, ad alta voce. Ovviamente il mio sguardo era rivolto verso il commentatore di cronaca politica da due soldi di cui avevo carpito i discorsi. Lui si volta e mi fa: "Perche incostituzionale?"
Ah!!! Gravissimo errore!!! In pochi secondi gli recito mezza Costituzione, mentre Marco affoga la sua disperazione nel cappuccino e fa finta di non conoscermi. Ma l'ho già perdonato.
Il mio interlocutore allora fa un secondo passo falso: la butta sul luogo comune. Una cosa che può funzionare se ti chiami Gasparri, o Alfano, e vai in trasmissione da quel pezzo di legno di Floris, o da quel tappetino di Vespa. Al bar con Sabrina, non attacca!
Lui spara: "Sarà incostituzionale, ma hanno dovuto farla per forza, sennò la magistratura gli impediva di lavorare... e poi ce l'hanno già tutti gli altri paesi d'Europa... e ce l'avevamo anche noi in Italia, prima che l'abolissero."
Sembrava di leggere un editoriale di Ferrara.
Marco mi ha dovuta quasi trascinare fuori dal bar mentre con il dito alzato in cielo stavo convocando un comizio. E così, dopo due ore in cui mi sono sorbita una serie di "te la prendi troppo, Sabrina" e di "per te è una cosa quasi personale, Sabrina", me ne sto qui ad aggiornare il mio blog. E poi c'è gente che si chiede a che serve il blog.
Grazie blog.
C'é gente in questo paese che se ne frega della politica. Va bene. Anzi no, non va bene per niente! ...Ma posso capirli. Io me ne starei tutto il giorno rilassata e tranquilla se non provassi un minimo d'amore per quello che mi succede attorno (e non mi riferisco alla mia vita privata).
Poi c'é gente che di politica si interessa, ma che per sua sfortuna non ha mai trovato una come me al bar la mattina. Io me ne stavo a prendermi il mio cappuccino assieme al mio ragazzo, e mi capita di ascoltare questo signore, sulla quarantina, abito pulito e fare saccente, che esternava la sua soddisfazione per il fatto che il presidente Napolitano avesse firmato il lodo Alfano.
La barista, poveretta, serviva succhi di frutta e annuiva con aria assecondante. Al che mi sono girata verso Marco e gli ho chiesto se davvero quel deficiente del Presidente della Repubblica aveva firmato l'immunità per le quattro alte cariche dello stato. Lui con occhi da cagnolone bastonato ha annuito, presagendo che non mi sarei fermata lì. Fortunatamente (per lui) credo che abbia sviluppato ormai una forma di intuito maschile che gli fa capire quando è il caso di continuare a mordere il cornetto anziché commentare. Io questo intuito non potrò mai svilupparlo, credo.
"Ah, quindi il presidente ha firmato la legge più incostituzionale del paese? Complimenti!"
La frase mi è uscita così, senza nemmeno pensarci troppo, ad alta voce. Ovviamente il mio sguardo era rivolto verso il commentatore di cronaca politica da due soldi di cui avevo carpito i discorsi. Lui si volta e mi fa: "Perche incostituzionale?"
Ah!!! Gravissimo errore!!! In pochi secondi gli recito mezza Costituzione, mentre Marco affoga la sua disperazione nel cappuccino e fa finta di non conoscermi. Ma l'ho già perdonato.
Il mio interlocutore allora fa un secondo passo falso: la butta sul luogo comune. Una cosa che può funzionare se ti chiami Gasparri, o Alfano, e vai in trasmissione da quel pezzo di legno di Floris, o da quel tappetino di Vespa. Al bar con Sabrina, non attacca!
Lui spara: "Sarà incostituzionale, ma hanno dovuto farla per forza, sennò la magistratura gli impediva di lavorare... e poi ce l'hanno già tutti gli altri paesi d'Europa... e ce l'avevamo anche noi in Italia, prima che l'abolissero."
Sembrava di leggere un editoriale di Ferrara.
Marco mi ha dovuta quasi trascinare fuori dal bar mentre con il dito alzato in cielo stavo convocando un comizio. E così, dopo due ore in cui mi sono sorbita una serie di "te la prendi troppo, Sabrina" e di "per te è una cosa quasi personale, Sabrina", me ne sto qui ad aggiornare il mio blog. E poi c'è gente che si chiede a che serve il blog.
Grazie blog.
4 Sguardi lasciati:
Sabrina, sono fiero di te! :-D
Degna e-friend di un uomo col megafono ;-)
Bravissima e coraggiosa!!
La storia del "ce l'hanno tutti" non è corretta, anche se viene ripetuta molto spesso. Suggerisco la lettura di: Gomez, Lillo, Travaglio. Bavaglio. Chiarelettere 2008, pagine 73-81. :-)
Comprerò Bavaglio al più presto... in questo periodo ho raddoppiato la dose di letteratura disimpegnata per rilassarmi un po', ma ogni tanto meglio ricordarsi di cosa stiamo perdendo pian pianino.
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