07 dicembre 2006

Sposarsi ai tempi dei movimenti cattolici

Ho letto che il direttore di Famiglia Cristiana se l'è presa coi piercing perché bucare il proprio corpo è un'offesa nei riguardi di un dono di Dio, o qualcosa del genere. Sinceramente non vedo perché i miei orecchini dovrebbero offendere Dio. E che differenza ci sia, se non del tutto estetica, tra bucarsi i lobi degli orecchi e l'ombelico, o il naso. Ma non è di questo che volevo parlare.

Ho letto anche che c'è una protesta in atto perché nella finanziaria sono previsti sgravi fiscali (una cosa tipo dall'8 al 4% di non so quale tassa) anche per le coppie conviventi e non solo per quelle sposate. La protesta è da parte di alcuni movimenti cattolici che sostengono che in questo modo il governo stia di fatto incentivando le coppie e non sposarsi.

Allora, ecco la Sabrina-opinione sull'argomento:
Uno stato laico (non laicista, laico) e democratico dovrebbe provvedere a dare sgravi fiscali a qualsiasi cittadino che si trovi in difficoltà economica e non in base al proprio status civile o come premio per una scelta di vita. Se mi sposo o se convivo affronterò comunque le spese di una coppia: stesse spese per la casa, per eventuali figli, per l'acqua la luce il gas eccetera. Le stesse spese. Quindi ho diritto agli stessi sgravi fiscali se la mia condizione economica è tale da meritarli.
Il fatto che ci sia uguaglianza di trattamento fiscale tra sposati e conviventi è un bene per il matrimonio, perché consente alla coppia di sposarsi per libera scelta e non invogliata da vantaggi fiscali (o i cattolici vogliono incentivare il matrimonio di convenienza?). Stiamo parlando di sgravi fiscali, cioè di qualcosa su cui molte persone contano per migliorare la propria condizione di vita, distinguere in base alla scelta di sposarsi o meno mi sembra deficiente.

Etichette: , ,

3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Nel tardo medioevo, la chiesa cattolica rinunciò ad influire sui poteri temporali. Oggi, sembra che abbia deciso per una retromarcia strategica... specie da quando il buon Ratzinger è diventato Papa! :/

Concordo con te e non capisco come, un atto di giustizia dovuto nei confronti delle coppie conviventi, venga condannato da una chiesa che per definizione dovrebbe essere "caritatevole"

Bah!

X quanto riguarda i piercing... ma una volta non erano considerati come un "simbolico" sacrificio in nome del proprio Dio? Certo, oggi sono una moda e/o solo un fatto estetico ma... perché la religione di oggi dovrebbe intromettersi pure in queste futili faccende? Tra un po' mi verranno a dire con che mano devo soffiarmi il naso quando ho il raffreddore! :(

dicembre 07, 2006 12:02 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

La scusa è che la società è fondata sulla famiglia come società primitiva che permette la prosecuzione della specie e quindi da incentivare.
Il ragionamento potrebbe essere sensato e quindi escluderebbe tutte le coppie gay in quanto "non fruttifere" senza parlare però anche delle coppie senza figli o sterili per qualsiasi motivo...
Ma a quel punto includerebbe tutte le coppie conviventi etero non sposate, magari con figli...

dicembre 07, 2006 4:39 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Ma infatti sembra che la curia abbia già adottato la linea "se non puoi avere figli sono cavoli tuoi" da molto tempo. Che uno sia gay o sterile cambia poco, se uomo+donna=figlio non funziona, è una questione tra te e Dio. Ogni soluzione è luciferina.
Ma non vedo cosa c'entri col matrimonio, si può convivere ed avere figli.

dicembre 07, 2006 5:12 PM  

Posta un commento

<< Home