07 aprile 2007

Il pianeta è cotto

Non ho mai amato la spiaggia, se non quando è deserta, al tramonto (o all'alba), e magari dove la sabbia non c'è. Le scogliere della sardegna al calar del sole restano un ricordo indelebile della mia infanzia, ma ci sono altri motivi che non starò ad elencare. L'idea che quest'estate possa fare ancora più caldo di quella scorsa, mi terrorizza. L'anno scorso ho sofferto il caldo in maniera atroce, e in camera mia il ventilatore è stato acceso incessantemente da luglio ad agosto, regalandomi a tempi alternati sollievo e raffreddori estivi. Lavorare in maglietta e costume da bagno, con una ventola elettrica che a tratti mi sollevava i capelli e la finestra completamente spalancata era l'unico modo per non grondare di sudore sulla tastiera. Leggo che il pianeta è cotto e che decine di specie animali sono in pericolo, cosa che già tutti sapevamo ma che nessuno ci ha detto fino a che non è stato troppo evidente per nasconderlo. Sabrina è una di queste specie. Ha bisogno di un clima mite di inverno e caldo di estate. Di inverno usa coprirsi con pullover, sciarpe e cappottini (che quest'anno ha lasciato nell'armadio perché non c'è stato un solo giorno di vero freddo). Di estate sarà presto costretta ad emigrare ad Aosta.

Etichette: ,

1 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Guardiamola dal lato positivo: sarà più comodo farsi un uovo al tegamino, basterà il cofano di una qualsiasi automobile. :-P

Ricordo lo Spazzatour!

aprile 07, 2007 4:58 PM  

Posta un commento

<< Home