25 maggio 2007

Ad esempio

Oggi parlavo con una mia amica del valore dell'esempio. Non voglio enunciare una tesi generale ma sono convinta che non si possa trasmettere nulla ad una persona se non attarverso l'esempio. La mia amica sosteneva che a scuola gli insegnanti, appunto, insegnano. L'esempio in quel caso è minimo. Io credo invece che anche quello che un insegnante ci trasmette dipende dal suo esempio. Credo che un mio studente non capirebbe l'importanza di una mia lezione se io stessa non ne fossi convinta, e non ricorderebbe il nome di un enzima se io stessa non ne ripetessi correttamente il nome tutte le volte.

Personalmente ricordo di aver studiato con maggiore entusiasmo proprio quelle materie dove mi è capitata la fortuna di avere buoni insegnanti, e ripensandoci quelli che reputo buoni insegnanti non sono altro che persone che hanno saputo dimostrarmi che amavano quello che mi spiegavano. Ma probabilmente non è più così. Probabilmente adesso a scuola c'è la nozione e c'è chi la deve apprendere, e l'insegnante è solo un traduttore, un tramite che traduce in linguaggio fruibile la nozione.

Sapendo che in Italia si cresce in scuole di questo tipo si comprende come mai accadono certe cose. Siamo stati abituati a non riconoscere più l'ipocrisia e l'incoerenza, a ricevere la nozione senza più badare all'esempio. Cioè forse siamo stati educati ad ascoltare le prediche senza dare peso a come razzola chi predica.
Per esempio, la giustificazione universale per ogni nefandezza è "lo fanno tutti". In piazza a due passi da casa mia c'è un tipo sul palco che parla di giustizia e sullo sfondo si solleva la musichetta di Forza Italia. I divorziati ed i preti si fanno promotori dell'importanza del matrimonio. I ricchi predicano la povertà. Si manifesta contro Bush mentre si approvano missioni di guerra. Si dice "ti amo" come fosse una moneta di scambio. Si vuole vendere il commercio equo e solidale o l'agricoltura biologica a chi a malapena può permettersi la spesa nel discount più vicino. Si vuole combattere la mafia e nel frattempo si vota per i suoi amici. Ci si giustifica con frasi famose quando si compiono gli errori più grandi.

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6 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Mancanza di riferimenti ? Incoerenze, contraddizioni, nausea, retorica ? FAVE DI FUCA !

Vedi Sab è che siamo in molti a mal tollerare sto andazzo di contraddizioni evidenti, di balle iperboliche. Questo sarebbe normale, del resto se hai una certa quale abitudine a ragionare, riflettere, analizzare..beh alla fine certe cazzate non te le fanno ingoiare nemmeno a forza...semplicemente non attaccano.

Però ne siamo sommersi. E sempre umani siamo, quindi appare come se tutto il mondo gira al contrario, nello stupido imprevedibile e questo intimorisce o quantomeno mette a forte disagio.

Quindi che facciamo ? Ci tappiamo il naso per non sentirci più a disagio...non è piacevoli pensare di essere delle mosche bianche perchè, sembra, come esseri umani vogliamo essere accettati non tanto far parte del gruppo, ma per non sentirci soli !

Una prova ? Guarda questo articolo sulle uniformità di comportamento qui

Si è solo un articolo del corriere sulla presa in giro dei "tipi" di persone. Però è vero che esistono comportamenti molto simili ed imitati..non presi da un singola persona a modello, ma sono vere e proprie mode nel senso statistico del termine. Ovviamente non dovunque uguali, ma la struttura è la stessa.Nota come questi ragazzi non abbiano immense pretese intelletuali ne identità individuali particolarmente formate (anzi..quasi per nulla direi) ; c'e' chi lamenta la mancanza di guide ed esempi per questo appiattimento ed simil-uniformismo, ma si dimenticano che quando hai un esempio troppo forte l'imitazione è altrettanto pedissequa ed uniforme.

L'esempio che hai avuto tu era forse quello della laboriosa operosità, dello studio al fine di sapere prima ancora che di produrre, ma pur sempre finalizzato a produrre dei risultati.

Oggi ci si chiede di produrre, non di studiare. Non devi capire, devi capire l'essenziale per fare ed il resto boh grasso che cola. Tutto è pretederminano, la vita il sesso i figli l'amore le delusioni amorose la casa i problemini i problemoni tutto si ripete tutto si ripete. Solo il lavoro, quello deve rimanere incerto e flessibile ( e non a caso....)

Questo tran-tran è immensamente rassicurante per chi vuole la predicibilità, la poca varianza..e quando fa appello alla base comune c'entri tu ed io e gli altri. Tutti vogliamo l'amore , però che cazzo perchè non mi riesce come mi piacerebbe ? Forse sei anormale ?

Voglio essere NORMALE ! :)

Ma lo sei ! Però dirazzi da un modello pensato per grandissime masse sulla base dei comportamenti comuni a tutti gli essere umani. A te non basta la pappa pronta, vedi le contraddizioni e dici "e che cazzo non ha senso ! " ..però sempre umana sei e quindi il disagio di essere "fuori" + coi tuoi problemi individuali. Il sistema del fatto che non ti va bene come gira il mondo non gliene frega..semmai temono persone intelligenti sopra la media.

Sapendo questo, considera di utilizzare la tua intelligenza per adattarti all'ambiente circostante : incredibilmente non deve essere l'ambiente a te (che pure ci guadagnerebbe) ma l'incontrario..il che NON vuol dire uniformarti, appiatirti, decrebrarsi.

maggio 26, 2007 12:49 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

L'incontrario... quando lo dicono i ragazzi a cui faccio doposcuola li rimprovero! Sono ancora convinta che il mio (nostro?) dovere non sia adattarsi, ma cercare di cambiare le cose. Fosse anche in un ambito ristretto, solo attorno a me, ma non mi lascio confondere con il contesto.

maggio 26, 2007 1:22 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Non si cambiano da soli i sistemi cosi' ex novo; se sembri _troppo_ fuori dal coro ti prendono per matta, cosi' come pensavano che la vaccinazione (inserire batteri !!) fosse pura e semplice follia, FOLLIA ! E che la terra fosse sferica e non piatta..roba da matti. Le donne che usavano le erbe ? Streghe maledette, diavolo !


Adattare se stessi al contesto non implica _cambiare_ radicalmente se stessi, cosi' da entrare _di fatto_ nella media accettando posizioni irrazionali esclusivamente per il fine di non essere esclusi.

Immaginati essere nel 1940 e predicare la libertà sessuale nei limiti della volontà individuale : PAZZESCO ! C'e' una morale da rispettare ! Il padre la madre e tutta la storiella venivano intersecati con la sessualità..un casino !

Che poi fosse una morale distorta, bigotta, fondata anche sulla superstizione e su di un patriarcato violento e distorto ..questo non sembrava cosi' apparente come lo è oggi..perchè era "la tradizione" e molti avevano ed hanno _veramente_ timore di uscire dal gruppo...una cosa che per una persona abituata a pensare MOLTO con la propria testa è semplicemente inconcepibile : nel senso, NON ce ne accorgiamo nemmeno non ci pare vero che qualcuno non possa pensarla allo stesso modo..è cosi' "assurdo" pensarla altrimenti che l'ipotesi alternativa NON ci passa per la capoccia, se non per puro rarissimo caso.

Similarmente, con gli occhi di oggi la contraccezione viene data come un dato di fatto, una realtà accessibile a quasi tutti ; ergo le conseguenze gravi ed indesiderabili di una gravidanza non voluta NON sono più un serio problema (o meglio, lo sono ancora, ma sono molto prevenibili) di conseguenza la libertà di fare sesso anche solo ricreativo esiste.

Ergo il predicare la libertà sessuale non sembra poi cosi' pazzesco, dati i mezzi a disposizione...oggi è quasi un dato acquisito, per cui non sembreresti troppo fuori dal coro.

Tuttavia forze ottuse continuano a predicare l'astinenza e il silenzio e la disinformazione camuffata da informazione, _cieche e sorde_ all'esistenza di altre soluzioni. Sono forze regressive con obiettivi precisi, difficili da contrastare, ma contrastabili.

Quindi può sembrare opportuno distinguersi NETTAMENTE e coerentemente con le proprie idee e sostenuti dalla razionalità delle proprie tesi (con il lodevole scopo di contrastare azioni regressive)...MA se l'audience si spaventa , sono cavoli ! Si resta soli il che ha un peso oggettivo sulle persone, per quanto non ci piaccia ammetterlo è più facile vivere in compagnia e supportati che da soli ed isolati.

Per farti un altro banalissimo, banalissimo esempio : una amica mi rimprovera quasi violentemente che non mi ero vestito in modo appropriato per una certa circostanza.

Chiaro che se capisci che una amica ti rompe le palle solo se ti è affezionata (altrimenti perchè rischiare il tuo dissenso, sapendomi non conformista) allora se lo capisci, non te la prendi troppo.

Tuttavia il suo ragionamento era, per me, del tutto avulso dalla realtà : lei sosteneva l'assoluta importanza di "vestirsi sempre bene!" per non sembrare "un coatto, un morto di fame!" ..la cosa è che lei ne e' _convinta_ senza sapere _perchè_ ne è convinta.

Dirai "follia !" si infatti lei è stata quasi risucchiata dal "glamour" , ma il mio contrargomento che il vestire è al massimo uno status symbol, ma che non dice NULLA degli aspetti importanti di una persona gli è sembrato essere un argomento FOLLE, DEMENZIALE ! Per lei è importante per entrare o rimanere nei gruppi !

Lei onestamente NON riusciva a credere che una persona (non io, una qualsiasi) non vedesse l'assoluta ovvietà dell'importanza di vestirsi "a modo" in un certo contesto e a seconda del contesto.

Per lei ero (e sono :) un anticonformista , uno di quelli che in realtà è conformista perchè fa quello che gli altri NON fanno. Pensava non avessi "gusto" ne capissi l'importanza di apparire.

NON aveva capito i miei _perchè_ quindi mi giudicava un altrimenti intelligente, simpatico picchiatello.

D'altronde io NON avevo per niente capito LEI, perchè mi sembra del tutto FOLLE che una persona si preoccupase cosi' tanto dell'apparire..lo attribuivo più ad una piccola debolezza femminile (insicurezza sulla propria bellezza) che ad un ragionamento fondato.

MA lei è la prova VIVENTE che esitono persone che la pensano come lei e che mi vedrebbero come un _pazzo_.

Mi dirai..meglio perderli che trovarli. Si, forse, MA voglio essere io a decidere (nei limiti del possibile) quali porte chiudermi in faccia...e non lasciare che un preconcetto mi precluda aperture, conoscenza, possibilità.

Specie un preconcetto che può essere vinto con una banalissima maglietta di Dolce&Puttana..e da QUELLA posizione se ne può predicare la superficialità con effetti anche positiv.

maggio 26, 2007 3:18 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

"Chi dice di combattere la dittatura dall'interno è già complice" (Salvador Allende)

maggio 26, 2007 3:48 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

L'asserzione è:

a.Se dici di combattere dall'interno ciò implica che
b.menti ( e ti stai solo parando il culo)

Tuttavia da questa asserzione NON SEGUE necessariamente che :

a.Se dici di combattare dall'esterno ciò implica che
b.non menti

Perchè di gente che dice armiamoci e partite ce ne sono molti anche "fuori" da qualsiasi schema.

Allora cosa fa Allende, dice cazzate ? Non proprio !

Quello che almeno in quella frase omette di ricordare è che la realtà non è sempre riconducibile ad un banale vero/falso bianco/nero o ad un falsissimo contro/a favore

A favore NON e' la negazione di contro. Se non sono contro, non implica che sono a favore !

Tuttavia mi viene A ME posto l'onere della prova, di essere da questa o quella parte, perchè in una polarizzazione non c'e' spazio per essere neutrale, o per fare qualcosa di "non di destra" o di "non di sinistra"

Becerissima polarizzazione, ottundimento dei cervelli che riducono TUTTO a due categorie in necessaria contrapposizione. Cibo per gli sciocchi, semplificazione della realtà che funziona benissimo perchè consente di spegnere la capoccia. Comodo !

Ma tornando ad Allende , ci sono dittature pervasive che non lasciano spazio all'espressione e lo sviluppo di alternative o che le aggrediscono passivamente ; queste vanno denunciate senza mezzi termini, perchè appunto consento SOLO una polarizzazione e demonizzano TUTTO quello che non è A e che quindi deve essere B.

Per fare questo NON basta dire "guarda che loro sono cattivi!" o buoni o qualsiasi altra cosa..bisogna denunciare IL MODO o la gente non ci capirà un beneamato, perchè siamo molto propensi alla dicotomia bianco/nero che è una FALSA dicotomia.

maggio 26, 2007 6:23 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

E aggiungo che mi stavo polarizzando pure io :( con polarizzato/non polarizzato ..beh quantomeno mi rileggo :)

maggio 26, 2007 7:18 PM  

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