10 maggio 2007

Cercate i Dico nel Vangelo

Da ilmanifesto.it

Il Vangelo non marcia nel Family day. I fautori, laici, preti, suore, monsignori, teologi, sono animati da sacro fervore per la famiglia e da sacro furore contro i Dico; ma, per quanto mi risulta da una lunga quotidiana consuetudine col Vangelo, sono lontani dallo spirito e della lettera di quella che dai cristiani viene venerata come Parola di Dio.
Il movimento popolare da cui sono nati i Vangeli è di un «radicalismo etico» che oltrepassa e in parte ribalta la cultura e la teologia tradizionali del tempo. «Si trattò all'inizio di un movimento di contestazione culturale e di abbandono delle strutture della società», compresa la struttura familiare (G. Theissen, La religione dei primi cristiani, Claudiana, 2004).
«Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Luca 14,16). Parole forti, da contestualizzare. Ma proprio questo è l'etos di fondo del Vangelo che viene riproposto in molti altri momenti della vicenda di Gesù. «Ecco là fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti. Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: E chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?. Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre» (Matteo 12,46). Oppure: «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione... padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Lo so che non c'è solo questo. C'è anche la trasformazione dell'acqua in ottimo vino a un banchetto nuziale. Ma la presa di distanza di Gesù dalle strutture della società ebraica del tempo, dal Tempio, dal Sabato e dai legami familiari, resta, vistosa, predominante, talvolta positivamente provocatoria. Anzi è proprio a causa di un tale atteggiamento che fu messo a morte dai difensori delle strutture tradizionali del tempo: vuol distruggere il Tempio, la Legge, e quindi la famiglia, questa l'accusa. Non era vero, voleva purificare, guarire le strutture tradizionali, andare oltre. Come non è vero oggi che nuove forme di convivenza distruggono il matrimonio.
Un orizzonte nuovo di valori universali si apre in realtà nel Vangelo col superamento del concetto patriarcale di famiglia: da tale oltrepassamento nasce la comunità cristiana, la nuova famiglia, «senza padre» o meglio con un solo padre «quello che è nei cieli». È questa una intrigante contraddizione per il Family-day. Non voglio dire che per difendere la famiglia tradizionale, «naturale» essi dicono, sarebbero disposti a rifiutare Gesù se tornasse oggi. Ma certo è lontano dallo spirito e dalla stessa lettera del Vangelo questo loro mettere il «sabato», la tradizione, le norme, al di sopra dell'uomo e della donna. È in contrasto col messaggio di Gesù la loro opposizione al riconoscimento pubblico di qualsiasi forma di unione, come quelle previste dai Dico, che non sono affatto contro il matrimonio ma sono basate su valori universali più ampi: la solidarietà, l'amore responsabile, il rispetto dell'altro e dell'altra qualunque sia il loro orientamento sessuale.
«Uno dei discepoli gli disse: Signore, permettimi di andar prima a seppellire mio padre. Ma Gesù gli rispose: Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti» (Matteo, 8,22). Non viene forse voglia di dire la stessa cosa nei confronti dei fautori del Family day? Morti che seppelliscono morti, da lasciare alla loro intransigenza funeraria.

Enzo Mazzi, editoriale del 9 maggio

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9 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Ma nella Bibbia c'è anche scritto "maschio e femmina li creò" (Genesi) e anche "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina? Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola?" (Mt 19)
Quindi non prendiamo solo le frasi che ci servono. "Qualunque orientamento sessuale" non è secondo le parole del Vangelo

maggio 10, 2007 8:51 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

1) L'antico testamento non è il vangelo

2) che c'azzeccano i maschi e le femmine, con i dico? I gay, se di questi stai parlando (ma i dico non si applicano solo ai gay) non son comunque maschi e femmine?

maggio 10, 2007 9:54 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Senza dimenticarci la cosa più importante. Se uno vuole comportarsi come crede che stia scritto da qualsiasi parte, VA BENISSIMO, è libero di farlo. Cosa c'è di male se uno interpreta gli scritti in maniera STRETTISSIMA? Lapiderà le adultere, non mangerà aragosta, chiuderà le donne in cantina durante il loro periodo. E' anche quello nel vecchio testamento (per chi cita la Genesi). L'importante è garantire che chi non vuole comportarsi così, abbia gli stessi diritti. Perché io credo che Gesù abbia detto che ci sono cose più importanti, come l'uguaglianza e l'amore per il prossimo (l'unico vero comandamento). Ed io non posso sopportare di godere di privilegi nei confronti di chi ha gusti sessuali diversi dai miei.

maggio 11, 2007 12:17 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

1) Matteo fino a ieri era un evangelista, adesso vado a controllare ma non penso che sia cambiato.
2) Il mio commento non era sui Dico, ma sul "di qualunque orientamento sessuale"
3) Anche i gay sono uomini e donne, m ma uomo-uomo o donna-donna non è uguale a uomo-donna, questa è semantica non teologia
4) Io ho citato il Vangelo perchè il Vangelo veniva citato in favore della tolleranza, quindi il mio punto è che se si prende una cosa la si prende tutta e non solo una piccola parte
5) E' curioso come "convenientemenete" sia stata sottolineata solo la citazione della Genesi (con l'accezzione scritta sopra fondamentalista della lapidazione) ma non la citazione delle parole di Gesù nel Vangelo

maggio 11, 2007 4:39 PM  
Blogger Bigio ha annotato...

Dubito fortissimamente che Gesù con le sue parole intendesse escludere qualsiasi altra possibilità e condannarla come peccato. Questo significa leggere le scritture come INTEGRALISTI (come diceva Sabrina).

Allo stesso modo, se basandosi su quella frase la Chiesa ha stabilito che l'omosessualità è peccato, potremmo dire che è nel peccato anche chi a 50 anni vive ancora col padre e con la madre. Ma io credo che invece il riferimento di Gesù fosse di più largo respiro e di più profonda intelligenza. Un'intelligenza che in 2000 anni di evoluzione sociale dovremmo aver raggiunto (o almeno provato a raggiungere), ma visto che nemmeno 50 anni fa si bruciavano gli ebrei, direi che stiamo ancora indietro.

E del fatto che ancora si discriminino le persone... beh, Gesù, a parer mio, si addolora.

maggio 11, 2007 7:20 PM  
Blogger Unknown ha annotato...

I teorici del Cattolicesimo non sono tutti così estremisti: i più concilianti ritengono che l'omosessualità sia una malattia...e guardano ai loro sfortunati fratelli con cristiano compatimento...

maggio 12, 2007 1:12 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ed io non posso sopportare di godere di privilegi nei confronti di chi ha gusti sessuali diversi dai miei.

Tranquillizzati, ne godrai solo sulla carta. Al di là della retorica poco o niente è stato fatto per gli individui che , agli effetti pratici, SONO le famiglie.

E' una ipocrisia sconcertante ...magari ti daranno 5000 euro se metti al mondo un figlio con qualcuno che, su un pezzo di carta, farà di tutto per aiutarti a crescerlo...ma non vi daranno certezze , non vi daranno pensione, non vi daranno NIENTE di tutto quelle che, veramente, aiuta a creare famiglie _stabili_ che hanno _tempo,risorse e serenità_ da dedicare ai loro cari.

Pazzesco..pazzesco ! Un'una tantum cosi' poi non potrete dire di non avere a cuore "la famiglia"

Folle, poi, vedere la gente in termini di famiglia..come se chi non ne ha, per scelta o per sfortuna, sia di serie B.

Ma non temete ! Proteggiamo la famiglia di chi non ne tiene neanche una, perchè tanto gli alimenti in realtà glieli passate voi.

maggio 12, 2007 2:05 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Già marx era riuscito a trovare nello studio dei primi gruppi di ominidi argomentazioni atte a sostenere le sue tesi.

e questa abilità è quella che tutti i comunisti hanno ereditato.

cerca il vero significato del vangelo, non quello che quelli del manifesto vogliono farti credere. vai in chiesa, ascolta un sacerdote serio, e forse capirai qualcosa di più

maggio 14, 2007 1:40 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Io in Chiesa ci vado tutte le domeniche... beh non proprio tutte, ogni tanto mi capita di non andarci, ma tutte le volte che posso, come mi consigli di fare. Non "ascolto" i sacerdoti, ci parlo. E' meglio, fidati. Attualmente parlo con Pedro, Paolo, Giuseppe, Nicola e Luca tutte le volte che posso, cinque minuti dopo la messa oppure quando li incontro. Sono tutti Don di parrocchie diverse, quando mi capita pongo loro le mie domande sui vari argomenti della mia fede e c'è un dialogo molto costruttivo. Sono anche sacerdoti seri, perché non sono soliti stare zitti davanti alla guerra, alla miseria, allo sfruttamento, alle ingiustizie verso i deboli... e preferiscono parlare di queste cose anziché della morale sessuale. Ed è un bene, visto che a quella ci pensano le alte sfere del Vaticano, che non hanno in mente altro.
Ciao
Sab

maggio 15, 2007 10:37 AM  

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