16 maggio 2007

L'ultima poi basta

Ultimamente, tra dibattiti e manifestazioni, le pagine di questo blog si sono riempite troppo spesso di argomenti correlati alle gerarchie della Chiesa e al loro discutibile modo di intendere la missione evengelica. Basta, ho deciso di smettere. Oggi aprendo un giornale (uno di quelli che hanno riportato la notizia, non l'hanno fatto tutti) ho letto l'ultima sul Papa. Ve la riporto:

Dal sito del vaticano, discorso del Papa del 13 Maggio 2007:
"Ma, che cosa ha significato l'accettazione della fede cristiana per i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi? Per essi ha significato conoscere ed accogliere Cristo, il Dio sconosciuto che i loro antenati, senza saperlo, cercavano nelle loro ricche tradizioni religiose. Cristo era il Salvatore a cui anelavano silenziosamente. Ha significato anche avere ricevuto, con le acque del Battesimo, la vita divina che li ha fatti figli di Dio per adozione; avere ricevuto, inoltre, lo Spirito Santo che è venuto a fecondare le loro culture, purificandole e sviluppando i numerosi germi e semi che il Verbo incarnato aveva messo in esse, orientandole così verso le strade del Vangelo. In effetti, l'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un'alienazione delle culture precolombiane, né fu un'imposizione di una cultura straniera [...] In ultima istanza, solo la verità unifica e la sua prova è l'amore." (Benedetto XVI)

Per evitare di commentare amaramente queste parole, vi riporto invece una riflessione di Jacopo Fo, ripresa dal suo blog personale:

"Fu spiritualmente corretto far mercato delle cariche religiose, delle indulgenze, costringere alla conversione ebrei e indios? In realtà, signor Papa, è sotto gli occhi del mondo che i Papi commisero ogni sorta di crimini e di errori dottrinali. Tant’è che via via molti si staccarono dalla Chiesa di Roma formando chiese meno impudenti. I protestanti di Martin Lutero, i Calvinisti, i Valdesi… Le scelte attuali della Chiesa di Roma discendono non dalle parole di Gesù ma dalle scelte dottrinali di quei Papi dei quali la Chiesa ha recentemente riconosciuto le colpe. La concezione della parola di Gesù che la porta oggi ad essere così severo e poco tollerante, tanto da accettare che il povero Welby, non abbia un funerale in chiesa, non discende dai Vangeli. Discende dalle decisioni di uomini che avevano le mani sporche di sangue. Nei Vangeli c’è scritto ben poco di quello che la Chiesa considera dogma religioso e di quel che viene insegnato a Catechismo. Gesù non nacque nell’anno zero ma qualche tempo prima, non nacque il 25 dicembre, non fu crocefisso a 33 anni. Da nessuna parte nei Vangeli si dice che Maria fosse vergine fino alla nascita di Gesù, non si parla di Sacramenti, non si nomina né il Limbo né il Purgatorio e gli accenni all’Inferno sono molto vaghi e discutibili. Non si nominano chiese e cattedrali e anzi Gesù invita a non pregare in pubblico. Non si parla di sacerdozio né tanto meno di celibato dei preti (che fu stabilito solo intorno all’anno mille ma che fino al 1600 si poteva evitare comprando un’indulgenza). Non si parla del diritto della Chiesa a possedimenti materiali o a possedere banche (Gesù scacciò i mercanti dal Tempio). Non si parla di divieti sessuali: Gesù difese due donne condannate alla lapidazione per la loro condotta sessualmente immorale. Gesù le salva dicendo: perdonatele perché hanno peccato per troppo amore, stabilendo in questo modo l’assoluzione a priori delle trasgressioni amorose. La dottrina della Chiesa è in realtà molto lontana dalla parola di Gesù. Per questo i Papi hanno vietato per più di un millennio la conoscenza diretta dei Vangeli e hanno torturato e ucciso chi cercava una pratica religiosa più vicina alla parola di Gesù: i Patarini, i Catari, Dolciniani. Sono morti perché volevano seguire i Vangeli. Rinchiusero in una cella immobilizzato, per anni Jacopo da Todi per la sua fede in Gesù. Quando fu liberato le sue ginocchia erano calcificate e non potè più camminare. Con Lutero non ci riuscirono. E quel che vedo, signor Papa è che ancora la Chiesa di Roma è restata a difendere posizioni autoritarie. Ancora vediamo l’amicizia con i dittatori sanguinari, banche e grandi interessi economici. Per fortuna non bruciate più nessuno sul rogo ma quando qualcuno parla in modo irritante le leve economiche e politiche vengono spinte in modo tale da colpirlo violentemente. Ancora oggi la chiesa usa del suo potere terreno per condurre guerre contro gli eretici. Mi creda, caro Papa, gliene potrei raccontare parecchie subite personalmente. E allora mi sembra che qui ci siano parecchi problemi inerenti alla fede."

E con questo basta, per un po' non voglio più parlare di Chiesa e dintorni.

PS Mentre il mondo era distratto dal Family-day, a Serre dei poveri manifestanti venivano picchiati dalle forze dell'ordine perché non volevano una discarica vicino casa. Ne ha parlato anche Alex Zanotelli. Grazie Fabio per i link.

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3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

E bene, per chiudere in bellezza l'argomento Chiesa Cattolica, do un ulteriore link, che sicuramente avrai già visionato. Giusto per completezza.

Crimen Sollicitationis.

'notte.

maggio 17, 2007 12:30 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Hanno risposto. Ti posto l'agenzia:

CHIESA CATTOLICA CRITICA BBC PER PROGRAMMA SU PRETI PEDOFILI

Roma, 2 ott. (Apcom) - La Chiesa cattolica ha criticato la Bbc per aver mandato in onda un documentario in cui si accusa la sistematica copertura garantita da Papa Ratzinger, quando era ancora cardinale, a casi di abusi sessuali su minori commessi da preti. Come riferisce il sito della Bbc, l’arvicescovo di Birmingham Vincent Nichols ha definito "totalmente fuorviante" il documentario. Nel programma si è parlato di un documento del Vaticano - il ’Crimen Sollicitationis’ - scritto nel 1962, che apparentemente fornirebbe indicazioni ai vescovi su come gestire i casi di abusi su minori. Gli autori del documentario hanno intervistato padre Tom Doyle, un ex avvocato dalla Chiesa, licenziato dal Vaticano per le sue critiche ai casi di abusi, chiedendogli di interpretare il documento. Secondo Doyle, si tratterebbe di un testo che fornisce le direttive per coprire i casi di abusi sessuali. La Chiesa cattolica afferma invece che il documento non ha nulla a che vedere con questa questione, e riguarderebbe invece l’uso improprio delle confessioni. L’arcivescovo Nichols, che ha parlato a nome dei vescovi cattolici in Inghilterra e in Galles, ha detto che "il documentario fornisce una interpretazione errata di due documenti del Vaticano, per collegare la figura del Papa all’orrore degli abusi sessuali".

maggio 19, 2007 12:57 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Sì, hanno risposto... ma son risposte che lasciano il tempo che trovano. Difesa d'ufficio, che altro volevi rispondessero. :-)

Cmq, Santoro si appresta a comprare i diritti del video. Ne vedremo delle belle. ;-)

maggio 21, 2007 5:38 PM  

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