08 maggio 2007

Lettera al Presidente del Consiglio

Non è mia, naturalmente, ma di Alex Zanotelli.

Egregio Presidente del Consiglio,
Pax et Bonum. Le auguro di cuore che questa antica benedizione francescana che raccoglie quella ebraica dello Shalom (pienezza di vita) diventi il Suo programma di governo. Io avevo tanto sperato che il suo governo avrebbe riportato l’Italia a essere Paese non più in guerra con altri Paesi, come prevede la Costituzione italiana (art.11). Purtroppo non è stato così. Ne prendo atto con rammarico. Devo confessarle che non me lo aspettavo. Non mi aspettavo la decisione di rimanere in Afghanistan. Una guerra ingiusta contro un popolo che non ci aveva fatto proprio nulla. Ma soprattutto non mi aspettavo una politica che mira a rendere l’Italia un Paese armato e a immetterlo nel complesso militar-industriale mondiale.

I fatti sono sotto gli occhi di tutti:

1. Il suo invito, lo scorso settembre durante la sua visita in Cina di porre fine all’embargo europeo e italiano per la vendita di armi al colosso cinese, è stato per tanti di noi un primo colpo al cuore.

2. La finanziaria di quest’anno ha stanziato 22 miliardi di euro per la Difesa. Un aumento del 12% rispetto alla ultima finanziaria del governo Berlusconi. Siamo al settimo posto al mondo per le spese militari.

3. Nella finanziaria di questo anno l’articolo 113 istituisce “un fondo per le esigenze di investimento della difesa” cioè per la ricerca militare. Si tratta per i prossimi tre anni di qualcosa come quattro miliardi e mezzo di euro. È un fatto di estrema gravità.

4. Il sottosegretario alla difesa, on. Forcieri, ha firmato a Washington lo scorso febbraio il protocollo di intesa su produzione e sviluppo del caccia F-35 (Joint Strike Fighter). Se ne costruiranno oltre 4.500 esemplari al prezzo di 45 milioni di euro cadauno. Per questo progetto l”Italia dovrà stanziare subito un miliardo di euro.

5. La decisione di ampliare la base americana di Vicenza (aeroporto Dal Molin) presa dal suo governo contro la forte opposizione della popolazione vicentina è molto grave.

6. Il rafforzamento delle basi militari americano e Nato, soprattutto nel Sud Italia, che diventa la nuova frontiera della guerra al terrorismo. La base di Sigonella (Sicilia) è in procinto di essere triplicata, mentre Napoli diventa la nuova sede del Supremo Comando navale americano di pronto intervento che giocherà tramite il “Comando dell’Africa” (Afri-Com) un ruolo notevole per il controllo americano del continente nero.

7. La firma, lo scorso febbraio di un memorandum di accordo quadro per fare entrare il nostro Paese sotto l’ombrello dello “Scudo” antimissile. Un accordo negato all’inizio dal suo governo e in un secondo tempo, ammesso. Così l’Italia e Polonia sono dentro il programma dello scudo antimissile mentre Grecia e Turchia non lo hanno accettato. Questo spacca ulteriormente l’unione europea e fa infuriare la Russia che grida alla “minaccia”.

8. Secondo il rapporto del suo governo presentato in parlamento lo scorso marzo, l’Italia ha venduto armi per un valore di oltre 2,19 miliardi di euro con un aumento di vendite del 61% rispetto all’anno precedente. Grossi affari per le banche armate, ma soprattutto per il suo governo che è il maggior azionista delle fabbriche di armi italiane.

Da tutto ciò mi sembra ovvio affermare che il suo governo sta marciando a piena velocità verso una militarizzazione del territorio e verso l’inclusione dell’Italia nel complesso militare industriale mondiale. Che questo avvenga proprio sotto un “governo amico” coperto da una “stampa amica” proprio non riesco ad accettarlo. E più grave ancora, mentre troviamo i soldi per le armi, non li troviamo per la solidarietà internazionale (siamo fanalino di coda nella lista Ocse per l’aiuto ai Paesi impoveriti). E non troviamo neanche 280 milioni di euro per pagare il “Fondo globale” per la lotta all’Aids, come era stato promesso ai vertici G8.

Presidente, che delusione! Soprattutto che tradimento dei poveri! Le auguro che l’urlo degli impoveriti che per 12 anni ho ascoltato nel mio corpo nella baraccopoli di Korogocho giunga al suo orecchio e l’aiuti a cambiare rotta.
Sono solo un povero missionario comboniano.

p. Alex Zanotelli
(Direttore di Mosaico di pace)

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3 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

Cosa c'è di peggio di un guerrafondaio? Un guerrafondaio travestito da comunista.

Per quanto riguarda Alex Zanotelli: non ne ha parlato nessun giornale, nessun telegiornale, non v'è stato nessun dispaccio d'agenzia in merito, ma Zanotelli, assieme a Travaglio, Cornacchione e Nodari, è stato minacciato di morte.

Domanda retorica: secondo te, la scorta gliela daranno?

maggio 08, 2007 4:49 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Come non dar ragione a padre Zanotelli? Questo Governo purtroppo ha fallito tutte le premesse, chi scrive in questo momento lo ha sostenuto. Ma la prima delusione è stata il cambio delle deleghe immediatamente dopo il giuramento davanti al Presidente della Repubblica. Cambiarle appena fuori è stata la dimostrazione che era già nelle intenzioni. Un Governo che ha iniziato subito con una truffa. A tutti noi italiani perché il Capo dello Stato rappresenta TUTTO il popolo. Un Governo che ha inscenato una "caduta" solo per mettere a tacere la sinistra estrema - che io non condivido ma che rispetto - per non saper imporre un NO si è preferita una figuraccia internazionale per rimettere a posto le cose. Per la serie..."o tutti buoni o tutti a casa e il Berlusca per il prossimi 50 anni..." Bel modo di governare!
Oggi sono veramente stufo di destra e sinistra... e non mi si parli del Centro.
L'indulto l'hanno voluto tutti, la guerra la vogliono tutti, il clientelismo è di tutti. La povertà è di pochi, e per questi politici "che i pochi se la tengano" perché non hanno diritto a nulla.
I nostri migliori "cervelli" vanno a far ricerca all'estero, i migliori medici... Questi soldi si potrebbero investire molto meglio.
E Gino Strada? Tradito dal suo Governo mentre lui con i suoi è costantemente in guerra per la Pace?
Via, è uno schifo...
A presto
Luigi

maggio 08, 2007 9:20 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ragà toglietevi dalle delusioni automatiche..davvero pensavate che il governo di qualsiasi colore dia più peso alla volontà popolare che agli industriali ? Chi paga ? Chi aiuta ?

C'e' anche una differenza fondamentale tra le battaglie di un tempo e quelle di oggi : televisione privata ed imbarbarimento culturale, culto dell'idiozia, esaltazione del facile e subito cosi' scontato nelle società consumistiche.

Su queste basi occorre trovare gli aspetti di rottura , che mostrino i blocchi conservatori (di qualsiasi colore !) come un peso, piaghe, parassiti che impediscono NON il progresso (si progredisce anche camminando indietro, ossia si progredisce indietro..ossimoro ? no davvero) ma l'estensione delle _certezze_. Non miliardi, _sicurezze_ !

Berlusca lo sapeva, il milione di posti di lavoro è quello che tutti vogliono...ma non aveva detto, da bravo marpione, che il milione c'e', ma di precari ! E quelli col posticino staranno sempre peggio.

Che il governo sia guerrafondaio è una cosa poco interessante..è politica estera e la politica degli altri si fa esclusivamente a panza piena, sicuri che domani lavoreremo e porteremo il carretto avanti. Senza questo, niente poltica per le masse, se non la politica INTERNA di stabilizzazione.

Tocca ai precari, ai piccoli e deboli ...sfuggire dalla logica del partito "comunista" e ragionare da capitalisti : rendere meno costoso pagarli di più e dargli più sicurezze, piuttosto che tenerli in pugno con l'incertezza.

maggio 08, 2007 10:06 PM  

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