09 settembre 2007

Appena sveglia, a mezzogiorno

Ieri sono stata al V-Day di Roma. Erano appena le cinque quando dal palco hanno annunciato di aver raccolto già 4.000 firme. Le persone continuavano ad aumentare e nonostante non ci fosse nulla a parte il palco, i tavoli per la raccolta firme ed un paio di chioschetti di altri enti no-profit, vi assicuro che verso ora di cena c'era veramente un sacco di gente!!!

Io mi sono gettata su un prato, bivaccando alla grande con gli amici. Dal vecchietto al sedicenne alla mamma con i figli, c'era ogni genere di persona a Parco Schuster. Molti si sarebbero poi riversati per le strade di Roma per festeggiare la notte bianca, ma fino alla fine degli spettacoli sono rimasti lì, a fare presenza, per poter dire che c'erano. Le file per mettere le firme erano lunghissime e praticamente tagliavano il parco in più settori. Nemmeno quella per comprare le magliette o quella per avere un caffé erano così interminabili!!! Io, che ho firmato presso un banchetto a parte riservato a chi era di fuori Roma, ho passato tutto il tempo a godermi la gente. Ho conosciuto un sacco di persone, ho parlato con i volontari di Emergency e con quelli che promuovevano il dimezzamento degli stipendi ai parlamentari. Ho ascoltato vaffanculi in tutte le lingue. Ho gridato anche io vaffanculo, quando un gruppo di imbecilli di Forza Nuova si sono presentati sventolando uno striscione con scritto vaffanculo all'8 settembre 1943... nostalgici della guerra e della dittatura cresciuti senza aver mai vissuto nessuna delle due cose. Sul palco quando sono arrivata c'era Greg (ma Lillo, che fine ha fatto?)... abbiamo passato il pomeriggio e la serata a chiacchierare con tranquillità di argomenti tanto seri da non poterne parlare altrove senza essere presi per fanatici. E' stata una bella esperienza.

Epilogo. Oggi mi alzo a mezzogiorno (eh! la notte bianca) ed apprendo che quel cretino di Pierferdinando ha commentato che il V-Day è stata una manifestazione di cui vergognarsi. Casini qualcosa doveva dire, visto che tutte quelle persone erano in piazza a fargli capire che si vergognano di lui. E lui ribatte che si vergogna di loro! I giornalisti tacciono.
I telegiornali che accennano all'evento ne parlano come se fosse stato uno spettacolo di cabaret di Beppe Grillo. Qualcuno, dando voce a Casini, fa sembrare che le persone siano scese in piazza per sbeffeggiare Marco Biagi, quando ovviamente si parlava della legge alla quale hanno dato il suo nome. Di Marco Biagi non me ne frega niente. La legge Biagi invece fa schifo. Ma cosa pretendevo, che i TG informassero?

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9 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

E brava la Sab, bene che ti sei divertita e hai pure firmato !

Io purtroppo non sono venuto perchè sono in superansia da mega esame di matematica che mi attanaglia la mente ( eh già pensa tu cosa accade a chi non ha ricevuto una buona educazione matematica da ragazzino..) però ho volantinato e promosso qualche giorno fa. Non c'e' dubbio che verrò alla prossima occasione.

Io sostengo che è stato sbagliatissimo uccidere Biagi, chi lo ha fatto in realtà non ha aiutato i lavoratori perchè ha nei fatto permesso di beatificarlo e di farne un martire ; cosa che nessuno merita, ma che in più consente a degli ipocriti tipo Casini (lui di famiglie ne ha 2 ricordiamoci, per passare alla cassa di Caltagirone) di moralizzare e trincerarsi come se fosse stata attaccata la persona di Biagi.

E' un CLASSICO da manuale della distrazione : si accusa di attaccare la persona, per indignare chi pensa che si attacchi una vittima del terrorismo. Cosi' facendo si concentra l'attenzione sulla persona E NON SULLA LEGGE e la sua malsana, dissennata applicazione e manchevolezze.

Sentite poi chi accusa Grillo di populismo, come se non lo avessero mai utilizzato loro stessi !

In realtà non temono Grillo, è solo un guitto, temono le IDEE, temono la sensazione di sicurezza e di autostima, la voglia non di vendetta (emotiva ed inutile) ma di RIVALSA.

E ancora più temibile ed orribile il senso di poter cambiare in meglio, l'uscire dalla rassegnazione e dalla depressione...che è quello che tiene Berlu ed i suoi amici a galla.

settembre 09, 2007 5:29 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Il mio V-Day è stato a Napoli... l'ho vissuto in maniera forse un po' più speciale ad altri perché, insieme al mio "non gruppo" del meetup di Napoli ne sono stato l'organizzatore.

E' difficile descrivere le sensazioni che ho provato e che provo, In verità, io sto ancora metabolizzando la giornata di ieri.

Potrei parlare delle due o tre notti con poco sonno dei giorni precedenti al V-Day; della tensione che ho provato durante tutto il tempo in cui abbiamo allestito le piazze; delle risate di incredulità quando tutto sembrava congiurare contro la diretta video, che alla fine siam comunque riusciti a realizzare; della gioia che ho provato affacciandomi sulla piazza dall'alto e rimanendo incantato davanti al fiume di persone in fila per firmare... Potrei parlare di tutto questo e di tanto altro ancora, ma la verità è che non riuscirei mai a convogliare la complessità ed il miscuglio di sensazioni che ancora ora provo, mentre scrivo...

Ma dentro di me c'è una consapevolezza, quella che tutto ciò che ho sempre ipotizzato alla fine è stato confermato: che uniti si posson far tante cose, perché la moltitudine è composta da singoli e se ogni singola persona agisce per il bene comune, allora ogni singola persona ne beneficierà in ritorno in una misura centuplicata.

Sorrido, sorrido pensando che era tutto così semplice sin dal principio, un'ovvietà sotto gli occhi di tutti e forse per questo così ben nascosta...

Ed ora? Ed ora niente di particolare... ora, semplicemente, si fa sul serio. A Napoli, prima ancora che nel resto d'Italia, abbiamo tante battaglie da portare avanti, ed il successo della manifestazione di ieri ci ha insegnato come fare: entusiasmo, sorrisi, tecnica ed un minimo di organizzazione sono gli unici strumenti di cui abbiamo veramente bisogno per poter vincere qualsiasi nostra battaglia. L'importante è che sia condivisa.

Ho in mente l'immagine della Napoli che vorrei, ed è la Napoli bella, stupendamente meravigliosa, che ho visto ieri dall'alto delle strade di Possillipo che dan sul mare, mentre insieme ad un mio amico scorazzavo materiale su e giù per la città, ed è la Napoli dei cittadini come noi, persone che credono in qualcosa che trascende loro stessi, in un ideale di benessere comune senza colori, senza bandiere...

Un mio enorme grazie va ai ragazzi che tanto si sono prodigati per il volantinaggio a tappeto e capillare della nostra amata città. Senza di loro sarebbe stato tutto meno divertente e probabilmente non avremmo riscosso lo stesso successo.

Ringrazio i nostri organizer, capaci con la loro semplicità e la loro passione di tenere coeso un gruppo che ormai conta il paio di migliaia di persone...

Ringrazio tutte le persone stupende alle quali mi sono avvicinato di più, in questi miei mesi di appartenenza al "non gruppo", per esser diventati importanti, direi essenziali...

E ringrazio indistintamente tutti quelli che, come me, si prodigano in battaglie per il bene comune, per il semplice fatto di esserci, di esistere. Tutti voi, tutto il "non gruppo", avete dato una risposta ai dubbi esistenziali di cui ero preda fino a pochi mesi fa.

Abbiamo appena iniziato un cammino importante, arduo, ma per questo ancor più stimolante. Insieme possiamo fare molto. Possiamo fare tutto.

settembre 10, 2007 12:24 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ben detto Fabio, è uno stato mentale ! Del resto ne vedremo ancora di cotte edi crude, con dolorose scoperte tipo amici che mollano, gente che cambia idea ...ma fa tutto parte della dinamica, non è tutto buono, ma è normale.

L'importante a mio avviso è stare con la testa sopra la merda, capire che non solo si può cambiare, ma che non e' mai tutto perduto.

Non tutto subito, che non si può..piccoli passi, ma costanti e determinati. Gli ostacoli si aggirano, la gente si convince e viene convinta, l'apatia e la depressione sono solo stati mentali da cui si esce.

Come dici giustamente, da tante piccole insignificanti sole gocce si forma il torrente ed infine un fiume, che pur se incasinato è sempre meglio della secca, della stasi.

settembre 10, 2007 12:41 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Il fiume a volte travolge tutto, e non resta nulla...occhio a fiumi non diretti...

settembre 10, 2007 1:45 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Primadirettiva... non abbiam bisogno di novelle Cassandra, è fin troppo facile esserlo. Chi vuol far analisi, deve parlare con chi ha partecipato, deve vivere quello che è stato.

E' un fiume, è vero, ma è un fiume di coscienze, coscienze che si uniscono, si risvegliano dal loro torpore. Il rischio più grande ora è che queste persone si riaddormentino, l'impresa più ardua è mantenere alta la tensione, e l'attenzione.

La battaglia è appena cominciata.

settembre 10, 2007 2:36 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Vero... Soprattutto visto che c'è un mostro nero e cupo in agguato, che è l'essenza della somma di poteri politici, mediatici, economici ed egoistici.
Dopo mezza giornata ha già cancellato dalla memoria televisiva sorrisi e speranze, sostituendole con le nuove puntate dell'ultimo film TV.
Dopo un giorno intero ha completamente ripristinato l'agenda politica e recuperato le solite facce, per discutere dei soliti problemi.

settembre 10, 2007 5:26 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Sab, fai come me: la televisione usala solo per guardare qualche film, qualche documentario, magari Anno Zero ora che ricomincia... per il resto tienila ben spenta.

Anno Zero con tutta probabilità parlerà del V-Day, durante la prima puntata, il 20 settembre.

settembre 10, 2007 5:44 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ma che Cassandra?
Ho solo detto una cosa ovvia.
Non è assolutamente detto che i fiumi in piena siano poi gestibili e/o che portino da qualche parte o che siano utili.
Devono essere diretti, non eterodiretti, però coscientemente diretti.
Ho principalmente fatto riferimento alla frase da te scritta e credo sia necessario prendere Grillo per quello che è e vedere oltre la lettera delle parole che dice.
In questo come in altri campi.
Detto questo basta.
Può succedere che alcuni non lo facciano.

settembre 11, 2007 1:36 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Ed il buon Luttazzi mandò una letterona a micromega e vi fu molto digrignare di denti ...articolone

settembre 13, 2007 9:19 AM  

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