08 ottobre 2007

Marciato





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10 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

+ foto + foto ! :)

ottobre 08, 2007 11:26 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

eheh ok! :)

ottobre 08, 2007 11:28 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Bello , colorato, sereno ! Sotto una sola bandiera multicolore, senza religioni, politiche, ideologie !

Penso che "Imagine" sarebbe il sottofondo ideale !

Ahimè però una sola nota mi stona, nel senso che mi inquieta : la presenza di gruppi scout che , potrei sbagliare non so distinguerli bene, sono del gruppo AGESCI. Capisco che generalizzare è spesso sbagliato, ma quando li vedo mi scatta istintivo il desiderio di sottrarre dalle loro grinfie (beh da quelli della direzione, non dei ragazzi/e) 2-3 persone ..anzi di offrire loro un'alternativa, che è meglio.

Ma non lascierò che il mio risentimento guasti un bell'evento, fa piacere vedere la gente che si ritrova per festeggiare l'idea della pace :D ! Capace che un anno di questi mi convinco a venire anche io ....

.... dovrò solo stare lontano dagli scout :) oppure che so vado dagli scout agnostici !

ottobre 08, 2007 12:03 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Che dire, papacito... io sono stata scout Agesci da quando avevo 7 anni fino a 21, e poi qualche anno fa mi sono anche presa la briga di dare loro una mano in qualche campo scout. Non mi sono sembrati il demonio.
E' vero la presenza di scout Agesci era massiccia, e molti giornalisti l'hanno spiegata col fatto che quest'anno si celebra il centenario della creazione dello scoutismo. Illusi. Anche le altre associazioni scout avrebbero dovuto partecipare in massa, ma non è stato così. E poi gli altri anni è stato lo stesso: a girare nel mezzo della marcia sembra che un quarto dei presenti siano in uniforme azzurra! Io credo che sia semplicemente una conseguenza del fatto che la Marcia per la Pace unisce insieme i motivi fondamentali del movimento scout Agesci: pace, nonviolenza, camminare all'aperto, stare insieme. Insomma non c'è nulla di strano.

ottobre 08, 2007 1:06 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Penso che il modo in cui viene vissuta l'esperienza scout dipenda molto dalle circostanze locali.
Io, per esempio, ho fattoalcuni anni da scout nel CNGEI a Bolzano, gli scout "laici". All'epoca il massimo dirigente era un fascista fatto e finito, e l'atmosfera all'interno dei reparti era di tipo totalmente militaresco, con tanto di linguaggio da caserma, intimidazioni, culto dell'uniforme e così via.
Un giorno al campo scout ci hanno fatto schierare in parata per la visita del Capo Scout, con tanto di ispezioni, cura di ogni minimo dettaglio e emblema sulle uniformi, eccetera. Mi aspettavo che il Capo Scout fosse qualcosa di simile al Gran Mogol delle Giovani Marmotte, invece aveva addosso jeans e una T-shirt con un unico distintivo sdrucito appiccicato sopra all'ultimo momento. Quando ha visto le nostre uniformi da parata militare ci ha guardato come se fossimo stati dei marziani. Da lì ho capito che c'erano altri modi di vivere l'esperienza scout (anche se ho l'impressione che l'idea originale del fondatore fosse in effetti molto, molto militaresca).
Comunque sia, la considero un'esperienza utile... come tutte le esperienze negative. Da quel periodo ho un sano orrore del militarismo e della vita militare, che fino ad allora mi aveva sempre affascinato.

Belle foto, Sabrina, deve essere stata una bella esperienza.

ottobre 08, 2007 2:45 PM  
Blogger Bigio ha annotato...

Brava Sabrina che era scout!
Cattiva Sabrina che ha lasciato. :)

Riprendo il discorso dello scoutismo, che sento vicino. L'Agesci è DA STATUTO sia antifascista, che pacifista, che nonviolenta. Ogni capo deve accettare un "patto associativo" in cui dichiara certe scelte, o non può fare il capo. Seguono campi di formazione (due in due anni) che nel CN-GEI non esistono, come non esiste alcun patto associativo. Le realtà locali dell'agesci sono piuttosto omogenee perché esistono livelli associativi che sono garanti del livello appena sotto di loro: la formazione capi e l'applicazione del metodo nelle comunità locali sono tenute d'occhio dalle zone, a loro volta la regione si occupa dell'omogeneità della proposta formativa delle zone, ed il nazionale organizza campi di formazione obbligatori per tutti i capi di Italia. Una gruppo para-fascista come quello descritta da vanamonde verrebbe sciolto dopo pochi mesi, basterebbe che la zona se ne accorgesse (sempre che sia riuscito, non si sa come, ad avere l'autorizzazione ad aprire, visto che solo capi brevettati possono aprire un gruppo).

Questo forse spiega perché gli scout agesci erano in massa (come ogni anno) alla marcia, mentre il CN-GEI c'era appena.

Ciao
BGO

ottobre 08, 2007 5:53 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Non mi sono sembrati il demonio.

Beh si come li descrivo io potrebbe sembrare che ho incontrato l'AntiCristo ; insisto: non c'e' l'ho in particolare con i ragazzi/e, ma forse la mia esperienza è + simile a quella di vanamonde. Invece di un fascio, io avevo da ragazzino un "prete in fasce" pieno di bei ragionamenti, ma qualsiasi argomento che riguardasse l'assioma centrale della fede, ossia l'esistenza di Dio, era per lui un tabù e io da agnostico ero, dunque, l'anticristo. Come pure tutti gli attacchi gratuiti a tutti quelli che non era del gruppo...mai attacchi espliciti diretti, ma tutti tesi a sottolineare una differenza, un essere "migliori" o "altri" , una distinzione tra "noi e loro" del tutto artificiale e che non resisteva ad un analisi superficiale dei fatti. Un moralismo asimmetrico che mi irrita ancora oggi.

Per altro , forse sono stato un poco sfortunato, avevo una bella relazione ( di amichevole collaborazione, mi dava ripetizioni di matematica anni fà) con una scout laica, di quelli che seguo sono la "disciplina" di base del fondatore inglese dello scoutismo. Beh non ti posso dire la delusione del fatto che , pur avendo interessi in comune e motivi e pretesti anche superficiali per sentirci, lei mi abbia "scaricato" senza un arrivederci in prossimità di un esame.

Aveva anche dei validi motivi per farlo, ma non ne ero in alcun modo io la causa ; quindi anche se non ho una briciola di risentimento verso di lei, che in fondo si era comportata coerentemente nel suo interesse ( e non ero certo io a potermi qualificare centro della sua vita o grande amico intimo), provo comunque un amarezza che penso provi chi si sente di colpo invisibile, ignorato, sparito.

Ed è chiaro che non è lei la causa di quello che provo io...in altri termini non condanno lei in quanto lei (che anzi è un tipo in gamba e a suo modo dolce), condanno il modo.

Non è quindi lo scoutismo in quanto tale a starmi sulle balle, ma certi MODI di _alcuni_ scout. Purtroppo nel conoscerne solo alcuni e nel provare dolore è facile rifiutarsi di vedere che una dozzina di scout non sono tutti gli scout...certo però che un agnostico in mezzo ad AGESCI :) ....anzi che sono vivo :D

ottobre 08, 2007 9:47 PM  
Blogger Sergio ha annotato...

@papacito75:
per me sei stato solo un po' sfigato!

ottobre 08, 2007 11:46 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

Anche secondo me! :)
...e anche Vanamonde!!!

ottobre 09, 2007 1:43 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Eggià sfigati e scout, binomio frequente :D !

ottobre 09, 2007 4:21 PM  

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