11 ottobre 2007

Anche io!

Anche io sostengo la petizione per la salvaguardia della rete come mezzo libero di informazione.
Il giornalismo libero esiste ancora (oltre che su pochi giornali). Lo si può trovare su internet, dove i proprietari dei blog sono liberi, davvero liberi, di scrivere quello che vogliono, nello spazio che desiderano, con le parole che ritengono più opportune... come dovrebbe essere ovunque (radio e televisione per primi) ma come purtroppo non è.
Non tutti i blog naturalmente sono giornalismo (il mio non lo è, è solo il mio diario, non mi stancherò mai di ripeterlo). Ma sono convinta che lo stato dovrebbe promuovere una rete di blog di professionisti, incentivare la pubblicazione degli articoli su internet, dare risalto alle opinioni delle grandi firme che scrivono in rete. E soprattutto, trovo bellissimo che si possa commentare quello che un giornalista scrive, interagire con lui, fargli arrivare un pensiero, una critica, un commento.
Firmate la petizione!!!

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7 Sguardi lasciati:

Anonymous Anonimo ha annotato...

A dirla tutta, non mi trovo d'accordo con la petizione. Non ritengono che Mughini, peraltro provocatore professionista, o chi altro debba scusarsi per avere diffuso la propria opinione, per quanto ridicola ed incomprensibile possa apparire.

Inoltre ritengo che l'ordine dei giornalisti non debba essere considerato come "baluardo" dell'informazione, essendo sostanzialmente una lobby che non è in grado di garantire altro che l'adesione a certi standard peraltro autoimposti.

Si spaccia l'appartenenza a questo o quell'ordine come garanzie di obiettività, serietà, completezza dell'informazione : certo, ma nessuno puà condannare un giornalista per il fatto di essere semplicemente distratto, superficiale o stupido.

Si vuole porre un limite alla capacità dei cittadini di FARE OPINIONE esprimendo le PROPRIE opinioni e quindi quale migliore strada che pretendere le "scuse" per un concetto cosi' labile come quello di "offesa" ?

Io stesso sono "offeso" da molti agitprop che lavorano quotidianamente e patisco l'asimmetria dei mezzi di comunicazione, ma non mi illudo di poter raggiungere la stessa audience di grandi gruppo industriali, costantemente finanziati dalla stessa ignoranza della loro audience.

Tuttavia, se il singolo cittadino deve chiedere il permesso per dire la sua , ovvero deve rispondere a criteri di adeguatezza, finirà sempre con il non poter dire nulla.

Altrettano essenziale è l'anonimato : infatti chi è anonimo non può essere ricattato, colpito, taglieggiato e quindi non teme di dire tutta la verità cosi' come la conosce.

Il problema, dunque, non è quello di far rispondere alle offese o di impedire ad X di dire Y, ma di impedire che qualcono possa dire ad X di "non dire Y" oppure di taglieggiarlo ; ditemi quello che cazzo vi pare, usando tutto il linguaggio che volete, tanto il piccolo non avrà mai tanti mezzi quanto il grande per difendersi, ma non illudetevi che il modo per difendervi dal dileggio sia impedire a tutti di parlare con leggi bavaglio, che potrete usare solo al prezzo di costossisimi avvocati e compiacenti giurie.

ottobre 12, 2007 2:54 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

Sabrina, io posso anche essere d'accordo sul fatto che il giornalismo più vero e più libero si trova in Rete, ma questo non toglie che la petizione in questione sia una ridicola scemenza.

Sorvoliamo sulla prolissità, verbosità e inconcludenza del testo.
Sorvoliamo anche sulla presunzione e sul velleitarismo che dimostra, arrogandosi il diritto di parlare a nome di tutta la Rete, e sostenendo di rappresentare la maggioranza degli italiani, sfoderando sondaggi alla maniera di Berlusconi.
Ma quello che fa davvero cadere le braccia è l'ingenuità politica che è alla base della petizione.

Siamo d'accordo sul fatto che i media nel complesso abbiano fatto di tutto per minimizzare il fenomeno Grillo e per metterne in luce gli aspetti negativi a scapito di quelli positivi. Ma non tutto quello che è stato detto contro Grillo è falso o tendenzioso, e trovo molto poco democratico l'assunto di fondo della petizione, secondo cui il "buon" giornalismo è quello che parla bene di te e delle tue idee, e il "cattivo" è quello che non ne parla o ne parla male. Come giustamente scrive Papacito, non puoi pretendere a qualcuno di scusarsi perché ha espresso un opinione. Dove siamo, nella Cina di Mao, con l'autocritica obbligata?

Ma soprattutto, un movimento che veramente avesse la forza e l'ambizione di cambiare l'Italia attraverso la Rete, dovrebbe fregarsene altamente di quello che dice Bruno Vespa!!! E' qui che si misura tutta la distanza tra questa pagliacciata del grillismo e un autentico movimento. Nel Sessantotto i giovani marciavano, godevano dello scandalo che suscitavano, e alle critiche rispondevano: "Una risata vi seppellirà". I grillini, invece, si stracciano le vesti ogni volta che qualcuno parla male di loro, si lanciano in polemiche sterili e tignose con i propri critici, pretendono le scuse, raccolgono firme per chiedere che chi non è d'accordo con loro venga sanzionato. Che pena. Più che ridicolo, è patetico. E infatti sono già numerosi i blog seri che hanno messo in ridicolo questa petizione (che tra l'altro non ha alcun mezzo, non dico per verificare l'autenticità delle firme, ma nemmeno per impedire che si possa firmare più volte dallo stesso indirizzo IP, e quindi non vale nulla).

E aggiungo: mi pare del tutto contraddittoria la tua idea di far promuovere e incentivare dallo Stato il giornalismo in Rete. Il bello di Internet è proprio il fatto che farsi conoscere è alla portata di chiunque, senza necessità di fondi o di promozioni esterne. Una notizia importante e interessante si diffonde in Rete senza sforzo e superando qualsiasi forma di censura. E' una perfetta libertà, dunque teniamocela senza incentivi di Stato, che potrebbero solo squilibrare il tutto. Guarda cos'è successo nel campo della carta stampata: lì incentivi erano utili, perché non tutti possono permettersi di fondare un giornale per diffondere le proprie idee. Ma quale è stato il risultato? Oggi lo Stato spende 700 milioni di euro all'anno per incentivare la stampa, proprio quella stampa che tu definisci quasi totalmente non libera. Sì, perché gli aiuti di Stato finiscono per tenere in piedi i forti e i maneggioni, e paradossalmente finiscono con il rafforzare i monopoli invece che incentivare la concorrenza. Dio ci scampi dall'avere i blog finanziati dallo Stato, per favore!

ottobre 12, 2007 3:40 AM  
Blogger Sergio ha annotato...

Non voglio ripetere quanto già detto da altri e, perciò, sarò molto breve: condivido quanto espresso dai due commentatori che mi hanno preceduto.

ottobre 12, 2007 9:51 AM  
Blogger Sabrina ha annotato...

E io non replicherò se non su due punti, che sono gli unici due sui quali mi sembra il caso di puntualizzare:

1. Tranquilli che non sono pro-Grillo a priori, non credo sarebbe un atteggiamento intelligente: Grillo è una persona e ha le sue idee, molte le condivido, altre no. Vedi il suo allarme nei confronti dell'aviaria o la recente rivendicazione del sacro suolo della patria. Promuovo la petizione perché i giornali (rigidamente bloccati da rapporti padrone-dipendente e di mercato) non sono liberi, la rete sì, e non mi sta bene che in televisione e sui giornali non solo si ignori la rete come mezzo di informazione ma addirittura si tenti di declassarla a massa informe di opinioni senza alcuna affidabilità.

2.Quando ho scritto "incentivare la pubblicazione degli articoli su internet" non intendevo finanziariamente. Capisco che quando si unisce in una frase "incentivi" e "stato" il risultato è "soldi". No, mi riferivo ad incentivi di altro tipo, cioè prendere in considerazione quello che viene scritto nei blog più autorevoli, discuterne come se fossero scritti nella prima pagina di un giornale, aumentare la diffusione di internet in modo da permettere a tutti l'accesso all'informazione libera. Queste cose qui.

Su tutto il resto vi ringrazio, rifletterò!

ottobre 12, 2007 11:57 AM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

e non mi sta bene che in televisione e sui giornali non solo si ignori la rete come mezzo di informazione ma addirittura si tenti di declassarla a massa informe di opinioni senza alcuna affidabilità.

Ah beh propaganda cara mia ne sentirai sempre tanta, anche da dove non te la aspetti. E' un pò come se dicessi "sai, Sab è un biologa che cazzo ne saprà mai di giornalismo" ...il che sarebbe un attacco gratuito fondato su un elemento di verità (biologa) suggerendo che poichè non sei giornalista, allora non puoi "capire di" giornalismo..il che è non è dimostrato dal fatto che non sei giornalista.

Quindi comprendo come ci si possa sentire amaereggiati o nauseati a vedere quattro scemi che mezzi che NON posso controllare...e perchè io attaco Sab la Biologa ? Perchè la temo ! Similarmente attaccherò la rete e mi schiererò dietro la facile bandiera della minaccia, Sab è una minaccia per le biologhe e le offendere tutte col suo comportamento indegno !

Insomma, dico un mare di cazzate tutte rivolte a distrarre dal punto principale: perchè attacco Sab invece che gli argomenti ?

Forse perchè è molto più facile attaccae Sab o La Rete, che attaccare gli argomenti espressi da Sab (di cui è, in tal senso, portatrice ed interprete) o attaccare quello che viene detto in rete da gente che non gliene frega niente che gli dici STROOOOOOOOONZO, che non si fa saltare la mosca al naso con tanta facilità.Ecco, quel tipo di gente è molto molto molto temuta da molti dei media attuali...non temono "i grillini" di cui UNA PARTE sono una massa di ideologizzati, non troppo dissimili da ForzaItaliati, Rifondaroli o Leghisti.

No, mi riferivo ad incentivi di altro tipo, cioè prendere in considerazione quello che viene scritto nei blog più autorevoli, discuterne come se fossero scritti nella prima pagina di un giornale, aumentare la diffusione di internet in modo da permettere a tutti l'accesso all'informazione libera. Queste cose qui.

Eh beh l'idea è bella, nel senso dell'intenzione sottesa all'idea, ossia l'intenzione di rendere note nuove idee o buone idee tramite mezzi potenti come la televisione.

Ahimè il problema è questo: l'opinione della gente è una cosa troppo, troppo importante per consentire a dei cazzoni come noi di influenzarla. Infatti io non vorrei mai che fosse possibile per me avere il potere di influenzare l'opinione di milioni cosi' come la TV influenza noi altri.

Mi diranno che sono pazzo, perchè un tale potere può anche essere usato per "fare bene"..altri mi diranno che sono pazzo perchè non voglio un potere che mi darebbe fama, sesso, piaceri ed assenze di preoccupazioni per il resto della vita.

Non è che non lo voglio i benefici legati al potere ! Ma quello che vorrei contemporaneamente è l'immunizzazione delle masse, perchè se per caso io dovessi impazzire mentre affogo decadentemente nel mio potere, dove andremmo a finire ?

ottobre 12, 2007 1:36 PM  
Blogger Sabrina ha annotato...

A me non interessa influenzare le persone, solo esprimere le mie idee. Una persona passa di qui e dice: "qui Sab ha ragione, qui no, qui non la penso come lei, qui mi fa venire in mente un'altra vicenda..."
Credo sia quello lo scopo di un blog come il mio, cioè da cazzoncella come dici tu. Nessuno ha la pretesa o l'ambizione di cambiare idee al resto del mondo, solo di condividerle.
Però ci sono blog di professionisti, e non giornalisti professionisti, professionisti in quello che scrivono. Ad esempio blog di scienziati che scrivono di come cambierà l'ambiente ed espimono le loro idee. Blog di politici che ci spiegano cosa vogliono fare. Blog di medici senza frontiere che ci raccontando della lorp battaglia per la vita. Quello che scrivono in questi blog, andrebbe promosso, messo in risalto. Non posso aspettare che certa gente vada in tv o scriva in un giornale, perché non accadrà mai, visto che giornali e tv sono circoli riservati agli amici del proprietario. La mia speranza è che lo stato si preoccupi di dare voce a internet come mezzo di informazione libero.

ottobre 12, 2007 1:55 PM  
Anonymous Anonimo ha annotato...

La mia speranza è che lo stato si preoccupi di dare voce a internet come mezzo di informazione libero.

Ahhh ora mi è più chiaro : poichè comprendi che certa gente ha cose molto più importanti o interessanti da dire di noi, anche essendo più autorevoli di noi, allora sarebbe bene se lo Stato in qualche modo facilitasse l'accesso della gente a quelle informazioni.

Se poi addirittura si facesse, per esempio, un portale che rimanda a blog eccellenti, questo sarebbe quasi ideale.

Beh si sarebbe bello, sopratutto perchè con le immense risorse di Stato della gente potrebbe occuparsi di questo a tempo pieno.

Mi domando : ma forse non esiste già questo mezzo e da molti anni prima di internet ?

Ossia : gente autorevole ce ne è sempre stata, cose interessanti da far sapere sono un fiume infinito. Inoltre la TV pubblica non è una invenzione di ieri, tanto meno la diffusione della TV satellitare, che tra l'altro ha permesso a Grillo di parlare su Tele+ quando esisteva.

Mi chiedo...perchè in inghilterra la BBC sembra "funzionare" anche nel senso che dici tu, ossia funziona informativamente e non è solo un contenitore di cazzate ?

Perchè da noi no ?

Io credo che gli italiani adesso trasformerebbero, se gli fosse data la BBC, la stessa in un contenitore di cazzate per far piacere al politicante di turno e per godersi cosi' una vita agiata.

Temo anche che non appena qualcuno finanzia qualcosa, chi finanzia diventa in qualche misura padrone.

Temo che sotto botta dello Stato internet venga gradualmente RAI-zzato, ovviamente con pratiche diverse, tipo ad es richiedere a tutti di firmare con nome e cognome per esprimere il proprio pensiero, salvo poi cominciare a minacciare querele e conseguenze ed ogni tipo di porcata e ti assicuro c'e' gente che vive di questo.

Io credo e allo stesso tempo temo che l'unico vero Garante della libertà di stampa, libertà di espressione sia l'iniziativa popolare : ossia, la cultura, il costume diffuso di VOLERE avere accesso all'informazione senza filtri, senza ritardi.

E in questo internet sta aiutando moltissimo, a mostrare come sia possibile diffondere il pensiero..fosse anche il pensiero più irritante alla Mughini...ed ad abituare la gente a POTER NEI FATTI leggere direttamente dalla tastiera di chi scrive.

Ecco...non credo che alcuno Stato mai tollererà tanta libertà...a meno che...a meno che non vi sia una c.d. "massa critica" di gente che considera come "scontata" la possibilità di esprimersi e di accedere all'altrui pensiero...di non trovare ostacoli gratuti, permessi, regolamenti insensati.

Guardiamo ad es all'america, dove tradizionalmente la gente ritiene di poter essere libera di dire quello che vuole, quando vuole. Tuttavia in tempi recenti molti americani hanno avuto paura di esprimersi, data la deriva fascistoide che accusava le persone anti-guerra di essere traditori della patria, di odiare i militari.

Sono stati zittiti, senza che nessuno dovesse tagliargli internet. Certo, la presenza e l'indipendenza di internet, insieme alla volontà di altri, consente che per ogni zittito forse almeno un'altro si metta a gridare.

Ma non c'e' nessun diritto ad ottenere l'attenzione degli altri : ecco dunque che,come nelle religioni evangelizzatrici, la "buona novella" deve essere una idea comune e diffusa, come appunto l'idea che tutti possano dire la loro..deve essere vissuta, desiderata, difesa.

Ecco che serve desiderare di poter esprimere la propria opinione, senza timore di essere falciati, oltre che ovviamente a potere accedere ai mezzi !

Io mi immagino lo stupore della Chiesa, quanto grazie a Gutenberg si potè diffondere le traduzioni della Bibbia. Eresia immensa, che qualcuno potesse avere strumenti di diffussione delle idee....

ottobre 12, 2007 4:30 PM  

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