28 giugno 2006

Sono in vacanza!

Scrivo due righe da un internet point per comunicare a tutti che sono in vacanza (da domenica scorsa) e che tornerò lunedì! Ciao a tutti e non intasatemi la casella di posta!

22 giugno 2006

Indegna di essere italiana

E' bello svegliarsi la mattina e scoprire di essere considerati indegni di essere italiani da quello che per cinque anni è stato anche il tuo presidente del consiglio.

MILANO (Reuters) - Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha innestato stasera un'accesa polemica in vista del voto del prossimo fine settimana per il referendum confermativo della riforma della Costituzione voluta dal centrodestra, sostenendo nel corso di un raduno elettorale che chi non voterà sì non è degno di sentirsi italiano.

Giunta la sera, rileggendosi, non si è trovato d'accordo con se stesso e ha smentito dicendo che si riferiva a chi va al mare invece di votare. Che è quello che hanno fatto i suoi elettori alle amministrative. Io invece ho aiutato degli amici a volantinare per il No, e poi siamo andati in pizzeria... non mi sono mai sentita così in pace con me stessa. Benvenga essere indegni, quand'è così.

21 giugno 2006

Controllate il MIO telefono!!!

E' incredibile che il deputato Mastella, ex-andreottiano e ora Ministro della Giustizia, voglia promuovere una legge per limitare le intercettazioni telefoniche. E che siano tutti d'accordo! Già il premier calvo dello scorso governo aveva fatto qualcosa del genere... mi pare che adesso per indagare su certi reati prima di metterti sotto sorveglianza il telefono ti devono spedire l'avviso di garanzia (furbissimo!).
In cuore mio spero che i provvedimenti si limitino a regolare la diffusione delle intercettazioni nei media (giornali e tv). Se un quotidiano riporta i tabulati esatti di una telefonata si rischia sempre di rivelare cose personali di gente innocente che non c'entra nulla col reato e che ritrova ad ascoltare di se stessa dalla bocca di tutti, questa cosa non mi piace. Ma limitare ancora la possibilità dei magistrati di intercettare le telefonate dei sospetti lo trovo aberrante. Tutti gli scandali e le magagne usciti allo scoperto in Italia in questi anni sono stati scoperti grazie alle intercettazioni! Finalmente uno strumento che funziona!!! O vogliamo affidarci completamente a Striscia la Notizia e Report? Intercettate quello che vi pare!!! I cittadini onesti non hanno nulla da temere! Voglio il mio telefono sotto controllo!!! Registratemi!!!

20 giugno 2006

Domenica prossima

Monsignor Grillo (uno di quelli che credono che la ceramica possa piangere sangue) e molti cattolici illustri e meno illustri non vogliono dare indicazioni di voto per questo referendum. Sono forse spaesati perché Ruini non ha ancora detto quale deve essere la loro posizione? Altri cattolici lo fanno, e prendono posizione per il Sì. La cosa mi riempe di tristezza.

ADISTA - Nel mondo cattolico sempre più voci prendono posizione per il "No" al prossimo referendum costituzionale. Oltre alle quasi 50 riviste ed associazioni di ispirazione cristiana che hanno aderito all'appello "Per la costituzione" promosso, fra le altre, dalla nostra testata (per adesioni: costituzione@mclink.it), si sono pronunciate per il "No" anche l'Azione Cattolica, le Acli, la Fuci, il Meic, l'Agesci e molte altre realtà della galassia cattolica.
Poche le voci fuori dal coro. Come quella del vescovo di Civitavecchia mons. Girolamo Grillo che ha polemizzato con il cardinal Tettamanzi a seguito della pubblicazione sul sito del settimanale della diocesi di Milano (www.incrocinews.it) di un documento della presidenza diocesana dell'Azione Cattolica contro la riforma costituzionale proposta dal centrodestra. "Personalmente", ha dichiarato mons. Grillo, " non mi sentirei proprio di pubblicare nel settimanale della mia diocesi un pronunciamento su referendum costituzionale. Dai ospitalità ad un movimento e finisci che gli altri t'azzannano, succederebbe il finimondo". "Se la Conferenza episcopale non si è pronunciata", ha aggiunto il vescovo, "bisogna astenersi da qualsiasi posizione ed evitare forzature. Come si fa a dire fate così o cosà? Qui non si parla assolutamente di principi etici, ma della Costituzione".
Riprende il concetto anche il vescovo di Como Alessandro Maggiolini: "I preti facciano i preti e non diano indicazioni di voto, mica sono in ballo questioni legate alla morale o alla fede".
Sulla stessa linea si colloca anche la Compagnia delle Opere, ‘braccio economico' di Comunione e Liberazione. Il comunicato diramato dalla CdO recita: "al di là delle possibili letture, la riforma sottoposta a referendum resta un insieme di norme con alcuni contenuti interessanti e altri discutibili, che la rendono quanto mai inadatta a essere approvata o respinta in toto. Di conseguenza, nessun elettore, nemmeno il più esperto, sarà in grado di dire in modo circostanziato quale sia la sua posizione in merito. E l'astensione la farà da padrona. (…) Se si vuole cambiare, occorre impegnarsi insieme a ridisegnare un assetto di regole condivise che sostengano il rinnovamento dell'Italia; è ciò che molti prefigurano come una nuova fase costituente. Costoro, senza precondizioni, un dialogo e un lavoro lo hanno già iniziato; e nessun monosillabo – certamente il No ancor meno del Sì - potrà fermare il desiderio e lo sforzo di incidere sugli assetti del Paese fino a toccare, per migliorarla, anche la sua dimensione costituzionale".
Comunione e Liberazione prende invece una esplicita posizione per il "Si" attraverso un appello pubblicato dal settimanale Tempi e promosso da Gianni Baget Bozzo e Luigi Amicone: "La nuova Costituzione", si legge sul documento, "stabilisce che la nazione viene prima della Costituzione, la società prima dello Stato, la libertà prima dei suoi vincoli. Elimina il concetto che la società italiana aveva bisogno di essere redenta dal suo passato e che il suo diritto era legittimato solo dall'antifascismo. Con essa i cittadini diventano, con il loro consenso, il principio della decisione, il popolo e la sua libertà sono la Costituzione vivente. Finisce la partitocrazia, cioè la concezione che il popolo diviene libero cedendo ai partiti la scelta delle decisioni. Cade il concetto che solo i partiti che hanno votato la Costituzione del '48 sono legittimati a interpretarla ed eventualmente a mutarla". I primi firmatari dell'appello sono: Roberto Formigoni, Giancarlo Galan, Mario Mauro, Maurizio Lupi, Giovanni Cantoni, Marta Sordi, Santo Versace, Franco Zeffirelli, Giuliano Ferrara, Maurizio Belpietro.

14 giugno 2006

Agghiacciante

(da Peacereporter.net) Secondo il Children's Defense Fund, che si batte per i diritti dell'infanzia, in un anno negli Stati uniti sono morti più bambini per colpa delle armi da fuoco, che militari Usa in Iraq in tre anni di guerra. Secondo il rapporto dell'associazione, sono 2.827 tra ragazzi e bambini le vittime per ferite da armi da fuoco solo nel 2003 negli Usa, l'anno dell'inizio della guerra irachena. L'ultimo bilancio del Dipartimento della Difesa parla di 2.500 militari morti in Iraq dal 2003 a oggi.

12 giugno 2006

Bollette

Le bollete andrebbero pagate direttamente a chi le invia. Dopo aver pagato un bolletta ho sempre voglia di battere il pugno sul bancone e gridare "Epperò adesso che il servizio sia decente, cribbio!!!"... purtroppo qullo che mi trovo davanti è sempre un impiegato della posta poco sveglio, quindi non posso mai dare sfogo ai miei istinti. Peccato.

09 giugno 2006

Appello per il NO

Su Adista (il link è anche qui di lato) è stato pubblicato un appello per il NO al prossimo referendum. Si tratta di un appello promosso dalle riviste di ispirazione Cattolica, tra le quali alcune molto note, altre meno. Il numero delle riviste che promuovono l'appello aumenta pian piano, ma le adesioni sono personali. Io naturalmente ho aderito, e mi sembrava giusto promuoverlo.

07 giugno 2006

Eclissare Dio

Ieri il Papa ha parlato di nuovo di chiesa, sesso, matrimonio, famiglia e aborto. Da credente seria e intelligente quali tutti i cattolici dovrebbero essere cerco di pormi sempre in maniera critica verso le parole del Papa. Fondamentalmente non trovo che i suoi discorsi siano malvagi, io credo che la chiesa sogni un mondo che non c'è, un po' come facciamo tutti (anche gli atei), solo che si ostina a pensare che le altre idee siano inaccettabili, e questo lo trovo insopportabile.

Ad esempio ieri Benedetto XVI ha detto che la questione del matrimonio tra gay è l'eclisse di Dio. Con tutta la fede di cui dispongo, mi è difficile pensare che Dio se la possa prendere perché due persone dello stesso sesso si amano. Sul serio il Papa pensa che Dio consideri "attacco alla famiglia" l'ipotesi dei pacs? Non mi rende tranquilla sapere che dopo la morte sarò giudicata da un Dio che seriamente si pone certe questioni come importanti. Forse Dio non è così immaturo. Credo invece che tutte queste paure insensate appartengano alla chiesa (istituzionalmente intesa), al Papa ai vescovi e a quei pochi che del sesso fanno questione morale anziché praticarlo, e non a Dio. I Pacs non minano il matrimonio più di quanto non lo faccia l'introduzione di una quasiasi alternativa ad esso. Diventa giustificabile allora eliminare le alternative? Mi sa tanto di regime comunista... So già cosa ne pensa la chiesa della famiglia, il Papa potrebbe limitarsi ad aggiornarci se cambia idea e parlare di questioni più importanti. Quando si scaglierà contro lo strapotere delle multinazionali che controllano i medicinali? La distruzione dell'ecosistema? La corruzione dei politici che si professano cattolici? Le guerre in corso? L'offesa a Dio che è l'esistenza di armi nucleari?

Più rileggo quello che ho scritto più mi sento presuntuosa e stupida. Ma Dio mi perdonerà, credo che sia tollerante, nonostante tutto quel che si dice di lui.

05 giugno 2006

A me la Costituzione piace così com'è

Siamo a 20 giorni dal referendum e nessuno ne parla.
Certo sui giornali la discussione è già iniziata, ma come ben sappiamo solo il 10% degli italiani legge i giornali. E poi il modo dei giornali discutere di certi argomenti è odioso... un opinionista dice la sua, un altro dice il contrario e così via, in un intreccio di voci dove alla fine non ha ragione nessuno e hanno ragione tutti. Il risultato è che la gente resta disinformata.
Come si rimedia? Non lo so.
Nel mio piccolo aggiungerò un banner piccino qui a fianco, sarò noiosa con tutti gli amici al limite dell'odioso continuando a propagandare il No anche quando vorranno parlare di vacanze al mare, e accenderò un lumino in chiesa. Di ragioni per votare No ce ne sono a milioni. Io vi dico la prima che mi viene in mente: Cuffaro. Sì, perché il presidente della regione Sicilia (di cui Provenzano teneva i volantini elettorali in casa), se passa la Devolution avrà la delega su Polizia locale, Sanità e Scuola. E io ci tengo che i libri scolastici in Sicilia non li scriva la Mafia.
Perciò voto No.

01 giugno 2006

Sabotare e poi protestare

Ho letto che qualche cattolico (ehhh sono sempre loro! alla fine finirò per sembrare più a sinistra di Nunzio D'Erme) s'è indignato perché Mussi ha intenzione di modificare la legge sulla fecondazione assistita. In effetti qualcuno in Europa ci ha posto la domanda: "Perché tenete le vostre staminali nei frigo e le comprate da noi? Non vi converebbe usare le vostre?" e qualcun altro non ha saputo dare una risposta (rispondergli "da noi le staminali hanno più diritti dei bambini al terzo mese di gravidanza" era piuttosto brutto).
Insomma stamattina qualche ardita voce si è sollevata da Scienza & Vita e da qualche ramo della politica italiana. Ho lette cose del tipo "E' un golpe contro la volontà popolare!" oppure "Disatteso il referendum". Adesso, giusto per chiarire, volevo spiegare a 'sti signori come funziona il referendum.
Il referendum non è stato vinto dai No, è miseramente fallito perché degli stronzetti hanno alimentato l'astensione. Me li ricordo in televisione a spiegare che "è una materia troppo importante da decidere con un referenmdum, va discussa in parlamento". E vabbé, siamo tutti troppo scemi, il referendum è saltato, adesso che il parlamento ne vuol discutere si grida al golpe. Siete deficienti?
La volontà popolare non si è espressa, se n'è andata al mare! Con la benedizione dei parroci e dei comitati per l'astensione. Se la gente avesse votato NO invece di boicottare la consultazione, adesso nessuno potrebbe mettere mano alla legge, invece si è deciso di giocare sporco, non si possono sabotare le istituzioni e poi appellarsi ai risultati delle stesse!
Comunque stessero tranquilli, che c'è Rutelli a salvare la ricerca italiana.