27 febbraio 2007

Ero gay, i preti mi hanno guarito

Per chi vuole fare un bel tuffo nel medioevo, ecco un articolo-scoop de La Stampa. L'ho trovato vagando di blog in blog, e alla fine sono risalita alla fonte. Non esiste la possibilità di denunciare qualcuno, per questo genere di cretinate? Non sono un'offesa all'intelligenza?

Alcuni passaggi memorabili:
Chi lo avesse conosciuto dieci anni fa potrebbe pensare di essersi sbagliato. Invece è proprio Luca Di Tolve, nella sua nuova vita. «Quella - racconta - che mi sono conquistato dopo sei anni di terapia riparativa dell’omosessualità: tre rosari al giorno, gruppi di ascolto, studio della Bibbia e dei testi di Josè Maria Escrivà, il fondatore dell'Opus Dei. Adesso, finalmente, sono guarito»

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26 febbraio 2007

Dal diario di un sognatore

"Le pubblicità sono al 45% di telefonini e al 45% di macchine di grossa cilindrata. Il rimanente 10% di finanziarie. Uno si indebita. Compra macchina e cellulare. E si schianta mentre parla al cellulare a 200 all’ora. Le rate rimangono agli eredi."

Ho sorriso. Sono cinica?

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24 febbraio 2007

Lontano lontano

Ho il Corriere della Sera di ieri ancora nello zainetto, senza aver avuto la voglia di leggerlo.
Prima o poi questo stato d'animo che mi spinge lontano dalla politica (in senso lato, anche) passerà... oggi vedrò di nuovo i ragazzi della cooperativa e nel loro sorriso troverò di nuovo la forza di arrabbiarmi, di voler capire, di essere presente. Nel frattempo scatto foto alla mia gattina. Buon weekend a tutti!

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23 febbraio 2007

...

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22 febbraio 2007

Ricorda qualcosa?

Mentre in lontananza si udiva l'eco del crollo di qualcosa di grosso, io mi aggiravo indifferente tra i blog in cerca di pillole di vita altrui. In questi giorni mi sembra quasi di trovare calore umano nella lettura dei blog preferiti, come in quelli dei perfetti sconosciuti. Deve essere un periodo così.
Sono capitata sul blog di Luposelvatico, e ho trovato tra i suoi post un divertentissimo documento emanato nel 1956 dalla diocesi di Prato. Riguarda la decisione di due cittadini che allora decisero di sposarsi con rito civile, senza cerimonia religiosa. La Chiesa locale non la prese bene.
Mi sembra di rivivere gli stessi momenti, oggi, riguardo altre leggi.
Occorrerà aspettare il 2056?

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21 febbraio 2007

Julia e Medici senza Frontiere: dimmi di più

Ho letto sul blog di Andrea Rendi che Medici senza Frontiere ha dato il via ad una petizione per chiedere che venga dato più spazio alle "vere" notizie di politica estera: quelle che riguardano le decine di guerre che ancora causano centinaia di morti nel pianeta, le carestie, la povertà, lo sfruttamento dei lavoratori e dei minori, le ingiustizie. E naturalmente quello che si fa per arginare e/o tentare di risolvere questi problemi.
Faccio da eco anche sul mio blog, perché credo che questo argomento sia più importante di molte cose che avrei potuto scrivere. Più importante sicuramente delle mie disavventure (che è facile), ma anche di tutte le notizie delle prime pagine dei giornali di oggi (le notizie vere sul Corriere erano a pagina 11).
E poi perché Giancarlo Berardi, l'autore di Julia, è tra i promotori dell'appello. Julia è uno dei pochi fumetti che leggo (pochi... rispetto ai tempi del liceo). Sapevo già che Berardi è una persona seria, mi ha fatto piacere vedere il volto della sua investigatrice nella pagina della petizione.

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20 febbraio 2007

Proprio come la penso io!

Sono appena tornata dall'edicola, e sono rimasta sconcertata dai titoli dei giornali. C'è chi titola trionfalmente "Chiesa e Governo, chiarite le opinioni" e chi scrive in prima pagina "Dialogo tra sordi". Ormai l'opinione non è più qualcosa che il lettore deve intuire leggendo l'articolo ("Ho paura che questo giornalista simpatizzi per Prodi..."), è invece una caratteristica di cui vantarsi, una sparo in faccia, un qualcosa da esibire con orgoglio: "Qui si parteggia per la destra".

Credo il giornalismo di opinione sia un sottoprodotto inevitabile di due fattori: il primo è il fatto che di giornali se ne vendono assai pochi, e quindi le testate hanno bisogno di richiamare i lettori ed indicare chiaramente dove stanno le notizie che piacciono a loro. Il secondo è proprio la tendenza a volersi dare sempre ragione. Non si legge più il giornale per ascoltare più campane, ma solo per leggere le cose che si vogliono leggere nel modo che si vuole siano scritte! Per sentirsi confermare le proprie opinioni, per poter dire "esatto! proprio così!".
Alla fine cosa è stato l'incontro tra Prodi e quei due cardinali? Una formalità, un rituale. Non c'è nessuna notizia da dare, le cose sono rimaste come prima, è stato solo un susseguirsi di sorrisi, strette di mano, flash di macchine fotografiche. E poi commenti, opinioni, chiacchiere. E dicono che siamo noi donne quelle che sparlano degli avvenimenti mondani.

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19 febbraio 2007

Slow Day

A quanto pare oggi è la Giornata della Lentezza.
Anche la lentezza sta diventando un lusso. Ha il tempo di mangiare slow food chi ha i soldi per potersi permettere di pagare il conto delle trattorie. Ha il tempo di cucinare a casa chi non lavora tutto il giorno per far quadrare i conti. Si alza tardi chi ha un lavoro retribuito a sufficienza e non è costretto a farne un altro in nero, o ad accompagnare i figli all'asilo prima di precipitarsi in ufficio. Puoi permetterti una giornata slow se non ne hai passata già una in fila allo sportello della posta, o ad un ufficio comunale.
Tutte le giornate dovrebbero essere "slow". Il fatto che esista una Giornata dedicata ad uno stile di vita tranquillo, rilassato e rilassante, amabile... denota una mancanza.

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17 febbraio 2007

Rosa

La mia Rosa Valentina è sbocciata! (...e fra poco appassirà)

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16 febbraio 2007

Vatti a fidare dei mafiosi!

A quanto pare i presunti "nuovi" diari del Duce pubblicizzati da Marcello Dell'Utri sono falsi. Lo dichiarano i più importanti storici del settore in una inchiesta per l'Espresso. Ma in che mondo viviamo, se nemmeno di un condannato per mafia ci possiamo fidare???

Ieri uscendo di casa sono stata colta da una raffica di starnuti. Mi sono guardata intorno come un poliziotto alla ricerca di un assassino... possibile che sia già l'allergia? Siamo a metà Febbraio! Spero di no, anche se sembra già primavera!

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14 febbraio 2007

Mpf...

Odio il Carnevale.

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13 febbraio 2007

Comunisti (?) contro la Base a Vicenza

VICENZA-ADISTA. (dall'inviato) A un certo punto della discussione un uomo seduto nelle prime file sbotta: "Gesù non ci ha insegnato ad essere sempre e comunque pazienti! Gesù disse di non essere venuto a portare la pace; naturalmente non perché è venuto a portare la guerra, ma perché ci ha insegnato a lottare radicalmente per le nostre idee. Quando c'è stato da cacciare i mercanti dal tempio è stato piuttosto energico. Con questo comportamento – aggiunge il ragazzo – la Chiesa sta perdendo ogni credibilità. La Chiesa antica non permetteva di professarsi cristiani e contemporaneamente prestare il servizio militare per l'imperatore. Vorrei che i pastori queste cose le dicessero ad alta voce, e che per una volta fossero davanti al gregge, non sempre dietro, al seguito!".
L'uomo si chiama Andrea Busolo, ed è uno dei circa 400 partecipanti all'incontro organizzato dal Gruppo di Famiglie per la Pace (insieme alle Acli provinciali, all'Agesci Vicenza-Berica, e ai Beati i Costruttori di Pace) lo scorso 6 febbraio presso il Patronato Leone XIII a Vicenza. L'incontro fa parte di una serie di iniziative che da metà dicembre un nutrito gruppo di credenti della diocesi di Vicenza sta promuovendo nell'ambito della mobilitazione contro il "Dal Molin" (l'ampliamento delle strutture militari americani presenti a Violenza e nei paesi limitrofi, vedi Adista n. 9/07). Nonostante la presa di posizione del vescovo che invita a "guardare avanti con realismo" e a preparasi "per affrontare i delicati problemi che comporterà l'arrivo del nuovo insediamento militare", questi credenti non si rassegnano e continuano ad organizzare momenti di confronto e riflessione pubblica. Del resto, la risposta in termini di partecipazione è straordinaria, come testimonia il teatro del Patronato colmo di gente a dispetto della fredda e piovosa serata d'inverno. All'ingresso, i volontari del "Gruppo di famiglie per la pace" distribuiscono materiale informativo (comprendente anche una copia di "Famiglia cristiana") e raccolgono adesioni in vista della grande manifestazione nazionale del 17 febbraio.
Il relatore principale della serata è don Matteo Pasinato, teologo morale e parroco nella diocesi di Vicenza. Il suo intervento si intitola "La coscienza morale cristiana di fronte alla guerra preventiva e alle ‘ingerenze umanitarie' a partire dalla questione Dal Molin e dalle guerre dimenticate nel mondo". Don Matteo incentra il discorso sulla riflessione della Gaudium et Spes, attraverso la quale la Chiesa affrontò il tema della pace "senza alcuna idealizzazione", imparando dalla storia e confrontandosi con essa. Dobbiamo fare tesoro – sostiene don Matteo – di questo approccio che non concepisce la pace come "armonia perfetta", ma coglie il lato costitutivamente conflittuale della realtà: "Oggi si chiede al cristianesimo una sorta di coerenza ideale che tante volte fa diventare semplicemente innocua la propria testimonianza". Questo testo invece incoraggia un atteggiamento di responsabilità che forse "qualche politico di oggi potrebbe attribuire ad un gruppetto di facinorosi". "É consolante – continua don Matteo – che invece troviamo parole così esplicite in un testo tanto solenne ed ufficiale come la Gaudium et Spes".
Don Matteo non si pronuncia esplicitamente sulla questione Dal Molin (suscitando anche qualche malumore in sala; durante le risposte alle domande del pubblico, un signore lo apostrofa in veneto con un "se continui a girare la polenta…"), ma nel dibattito che segue alla sua relazione c'è spazio anche per interventi più strettamente legati alla mobilitazione contro la base Usa, come quello di Luciano Dal Sasso del gruppo di Famiglie per la Pace. "Perchè la Chiesa - domanda Dal Sasso - insiste così tanto sulla difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, senza considerare ciò che succede durante questi due estremi? Ovvero la guerra, la negazione della vita mediante la volontà di uccidere. Perché la Chiesa non condanna la guerra preventiva con altrettanta forza? Io, da cristiano, non faccio un peccato di omissione se non mi impegno contro questi strumenti di morte, in primo luogo contro le basi che, come qui a Vicenza, sono la piattaforma di partenza per la guerra preventiva?". Non vengono neppure risparmiate critiche all'indirizzo del vescovo: "Quando ho letto le dichiarazioni di mons. Nosiglia lo stomaco mi è diventato una palla rigida", dice un signore, "ma come possiamo ‘rasserenare gli animi' dopo le decisioni che ha preso il governo. Se mai gli animi si sono inquietati!".
La discussione prosegue ancora a lungo, con diversi accenti ma una comune voglia di confrontarsi, approfondire, dire la propria su una vicenda che ha visto calpestato il diritto alla partecipazione della cittadinanza. Verso le undici si torna a casa, ma tutti si danno appuntamento a sabato 10, quando i gruppi cattolici si incontreranno per elaborare una piattaforma comune con cui partecipare alla manifestazione del 17. La mobilitazione contro il Dal Molin continua, nonostante il vescovo. (emilio carnevali)

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12 febbraio 2007

Domenica libera

Domenica pomeriggio, al campo sportivo. Inizio a correre attorno al campo di calcio, dove si allenano i ragazzi delle scuole superiori. Mi lascio trasportare dalla musica (la mia penna nuova!), ad un certo punto il battito del cuore diviene un tutt'uno con l'immagine delle mie scarpe che si muovono veloci avanti e indietro sulla pista rossa. Mi dico sempre che quando corro non dovrei guardare in terra, ma attorno a me... stavolta però sono al capo sportivo e attorno a me c'è solo il paesaggio freddo della periferia... palazzine giallo canarino e reti di recinzione. Allora mi prendo una pausa e trascorro qualche minuto con me stessa, con il respiro, i pensieri che vanno e vengono, la mia musica preferita.
Piano piano il campo sportivo si svuota. Gli allenamenti finiscono, i genitori sugli spalti si allontanano... anche quelle altre due o tre persone con le quali condividevo i miei giri di campo spariscono. E' passata un'ora e mi sento di poter andare avanti ancora un po'.
Si avvicina il guardiano del campo, e mi fa gesto di raggiungerlo. Mi dice che deve andare via e che deve chiudere il campo, ma se voglio restare c'è un passaggio nella rete e posso uscire da lì. Mi lascia la porta degli spogliatoi aperta. Lo ringrazio e ricomincio a correre.
Corro fino a che il sole non sparisce del tutto. Il primo vento gelido della sera è quasi piacevole e non me ne voglio andare. La musica ricomincia per la terza, forse quarta volta, quindi la spengo. E continuo a oltranza, giusto per il gusto di farlo, solo perché posso. E' una sensazione di estrema libertà. Domandarsi "dovrei tornare a casa?" "dovrei avvisare qualcuno?" e rispondersi "adesso non ne ho voglia, voglio fare questo... e basta."
Così ne ho approfittato, e sono rimasta fino a sera inoltrata, fino a ora di cena. Finché non ho sentito dei deliziosi brividi di freddo scorrere sulla schiena zuppa di sudore, finché non ho sentito le punte dei capelli gocciolare, i muscoli dolere, il cuore scoppiare. Soddisfatta del mio quasi suicidio sono tornata a casa, dove nessuno mi aspettava, alla meritata doccia calda e alle battute della Littizzetto. E mi sono addormentata alle nove, con la mia gattina sulla pancia.

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11 febbraio 2007

I valori degli altri

"Oggi la famiglia è sotto attacco e deve essere difesa con la massima determinazione, perché la famiglia è il luogo dove il passato crea le basi per il futuro, dove le tradizioni si confrontano con l'innovazione dove ognuno può contare sull'aiuto di persone care. Come donna e come politico ho sempre visto la famiglia come un valore assoluto da difendere e da sviluppare, perché la famiglia è la cellula fondamentale della società e dello Stato" (Daniela Santanché, "I miei valori, in cosa credo", "La Famiglia", dal sito www.danielasantanche.com).

"Dopo tanti anni di matrimonio con quello che è adesso il mio ex marito, mi sentivo molto un'azienda, una macchina da soldi tra sponsor, pubblicità, pubbliche relazioni, la gestione di tutto quello che ruotava intorno all'attività di mio marito. Invece dall'altra parte c'era Canio: un progetto. Ma non un progetto di leasing, era un progetto con dei valori. Questo, mi sono detta, è un uomo che mi parla di cose, non di sala operatoria, venti milioni, trenta milioni, il giornale, le fotografie, la festa, l'attrice, Hollywood, Cannes e quant'altro. Erano tutte cose più normali. Canio mi ha detto: come mi piacerebbe avere un figlio da te. Di colpo mi trovo un uomo che parla di continuità, che crede nella famiglia, nelle cose importanti, nei figli e tutto... Io, se c'è da prendere una decisione, sono una che decide rapidamente!" (Daniela Santanché, "La mia vita, chi sono", "La voglia di avere una famiglia", ibidem).

- Tratto da Carta Canta, Repubblica.it

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10 febbraio 2007

Giustizia italiana

Avviso di garanzia a Clemente Mastella, nostro Ministro della Giustizia. Ma il TG1 non ne parla. La notizia è stata insabbiata perché avviso di garanzia non significa colpevole? Che orgoglio essere italiani.

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09 febbraio 2007

Dico

Leggevo su uno dei blog che visito periodicamente (InOpera) alcune interessanti riflessioni. Sono d'accordo sul fatto che le leggi devono essere create o modificate solo ed unicamente al fine di regolare una realtà che si è venuta a creare o che è cambiata. Sbagliato è fare leggi che facciano riferimento ad una realtà che non esiste, sbagliato è non farne quando una realtà è già ben presente. Poi sono saltata su un altro blog (ZeroUno) e vi ho trovato un link per un documento della Chiesa Valdese del quale riporto un passo:

"Noi vogliamo promuovere una società in cui si sia e ci si senta cittadini pienamente responsabili, in cui le persone possano scegliere consapevolmente, e quindi in modo informato, tra opzioni diverse, in cui possano convivere culture e modelli diversi. Insomma, una società al plurale e non al singolare, basata su principi di uguaglianza e solidarietà. Ma non per questo confusa e indistinta. L’attività legislativa deve servire proprio a regolare le situazioni più varie, estendendo il più possibile la definizione di diritti e doveri, riconoscendo la legittimità di una pluralità di comportamenti e modelli, religiosi e laici, privati e pubblici. La legge sul divorzio non ha forse dato la possibilità di creare nuove famiglie, definendo contemporaneamente i doveri verso quella di provenienza? E la legge sull’interruzione di gravidanza non ha combattuto la piaga degli aborti clandestini? E perché una legge sulle unioni di fatto non dovrebbe dare un maggior "ordine" all’esistenza di milioni di italiani, definendo diritti e doveri anche in quei focolari? E perché una legge sulla libertà religiosa dovrebbe farci perdere la nostra identità? Dove sta la minaccia? Insomma, non confondiamo cause ed effetti: non è la legge che crea la realtà, la legge interviene sempre a disciplinare una realtà che c’è già."

Come mai alla Chiesa Cattolica manca completamente questa capacità di muoversi, di comprendere la realtà, di essere Chiesa delle persone anziché delle istituzioni? Ne parlavo con qualcuno più esperto di me, e mi diceva che anche la Chiesa Cattolica sa cambiare, ma cambia solamente quando la sua base è completamente cambiata, perché diffida del nuovo, mentre è sicura del bene che c'è nella tradizione. Insomma "chi lascia la strada vecchia per quella nuova..." Ma può essere questa la strategia di una Chiesa nel terzo millennio? Dobbiamo veramente aspettare che il 99% dei credenti si convinca che l'omosessualità non è peccato perché venga corretto il catechismo? Non potremmo giocare d'anticipo?
Dice Gesù in un passo del Vangelo: Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?

Parole sante.
PS Oggi non volevo essere pedante, anzi mi sento malinconica. Però è andata così. Pazienza.

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08 febbraio 2007

Fumetto ritrovato

Ho comprato l'ultimo libro di Marco Travaglio. Avevo trovato buone recensioni in più di uno dei blog che leggo. Inoltre ho completato la mia raccolta di Calvin & Hobbes con l'ultimo dei volumi che mi mancavano: Tigrotto psicotico con istinto omicida. L'avevo regalato ad un bambino a cui ho fatto da madrina per la cresima, e me ne ero pentita due minuti dopo. Lui non sembrava apprezzare, io già sentivo il vuoto per quello spazio nella mia libreria.
Vi lascio una vignetta, per rendervi partecipi della mia felicità.

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07 febbraio 2007

Ipse dixit

Yahoo news: "Marco Maria - ha detto Berlusconi - mi piace il tuo secondo nome perché un po' di intuito femminile fa bene. Le donne arrivano in politica e anche altrove a soluzioni concrete senza passare attraverso i circuiti per cui passiamo noi uomini"
Come la mafia, la corruzione dei giudici, il falso in bilancio e le leggi ad personam. Ad esempio.

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06 febbraio 2007

Canzone di Maria Chiara

Domenica scorsa, in chiesa, ho ascoltato una canzone nuova.
C'era un battesimo, e alcuni ragazzi hanno animato la cerimonia con qualche canto. Ascoltando le parole della canzone, sono rimasta incuriosita. La canzone era la "Canzone di Maria Chiara" e il testo si trova facilmente online. Riporto il brano che ha attratto la mia attenzione:

La mia porta sarà chiusa per il ricco e per il forte,
per tutti quelli che non hanno amato,

per chi ha giocato con la morte.

Per gli uomini per bene, per chi cerca la sua gloria,

[...]

e per i grandi della storia.

Mi sono detta "Cavolo! Che belle parole!" e siccome il ritornello faceva "Se non ritornerete come bambini non entrerete" ho pensato che anche la strofa fosse tratta dal Vangelo. L'effetto era deflagrante: in chiesa c'erano il triplo delle persone rispetto ad una normale domenica, quindi gente che a messa ci va soltanto a Natale, Pasqua e quando si battezza il figlio del fratello. E sentire cantare che gli "uomini per bene" non entreranno mai è stata un'esperienza corroborante. Ma il versetto finale è stato il più eclatante: "i grandi della storia" non entreranno mai. Il Papa lo sa? Perché mi sembra che invece i vescovi di Roma si stiano dando molto da fare per entrare nella categoria. Io non mi aspetto di trovare in paradiso Alessandro Magno, ma pensavo che chi siede a San Pietro avesse una specie di golden card...
Invece entreranno solo gli uomini piccoli piccoli, i Gandhi e i Martin Luter King.

Tornata a casa ho avviato una ricerca veloce su internet, ma è stata una delusione. L'autore della canzone ha assemblato liberamente molte delle parole della Bibbia, soprattutto del nuovo testamento, ed ha aggiunto molti passi di suo pugno. Quindi la canzone è solo un'altra "voce nel deserto". E nessun sito riporta chi sia l'autore. Forse voleva rimanere piccolo piccolo anche lui.

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03 febbraio 2007

Il problema Ambiente

Da qualche giorno è un argomento di attualità, visto che le relazioni presentate a Parigi sono state impietose nei confronti dell'operato del genere umano (e questo nonostante i tentativi di corruzione). Quasi si ha la sensazione che il problema ambiente sia stato finalmente considerato per la sua gravità reale. D'improvviso tutti sembrano capire che non c'è nulla di normale se i laghi sui quali si poteva pattinare fino a qualche anno fa ora non si ghiacciano nemmeno più. Dicono che avverrà "entro il 2100", forse per rassicurarci. Il punto è che nel 2100 saremo tutti morti, ma il clima è già gravemente compromesso da ora, adesso. Non è un problema del futuro, è un problema attuale.

Ieri era il Giorno della Marmotta. Gli abitanti di Punxsutawney hanno tirato fuori dalla sua tana la marmotta Phil. Dice la tradizione che se Punxsutawney Phil è sveglio e pimpante la primavera è vicina. Se invece dormicchia, vuol dire che c'è ancora un mese di inverno. Quest'anno la previsione è che arriverà la primavera. Ed è anche quella dell'anno scorso. E di diversi anni.
Il Giorno della Marmotta corrisponde più o meno alla nostra Candelora. Dovrebbe essere la punta di freddo di ogni inverno, il giorno per eccellenza in cui si spera che l'inverno ci rilasci dalla morsa del gelo. Ma stamattina giravo in pigiama per casa e c'era un luminoso sole primaverile che brillava sulle strade. Il freddo quest'anno non è ancora arrivato, e se ci aspettasse un mese di gelo da ora in poi sarebbe solo che una benedizione.

Spero che sull'onda delle emozioni per le rivelazioni del congresso di Parigi l'Italia si svegli e adotti un programma ambientale degno di questo nome, lungimirante e concreto. La ricerca sulle fonti di energia alternative è risibile, stiamo riaprendo le centrali a carbone, si parla di energia nucleare come di alternativa valida (riempire di scorie il sottosuolo? molto lungimirante) e si sperperano fondi europei per finanziare inceneritori che trasformano la nostra immondizia in polveri letali per chi le respira. Questo sì che è progresso!

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02 febbraio 2007

Ci sono Notizie e Notizie

Ero in cartoleria che aspettavo delle fotocopie. Nel negozio, la radio accesa non trasmetteva musica, c'era invece Enrico Mentana. Si stava prodigando nello spiegare la tragedia delle famiglie ricche e famose, che non possono lavare i loro panni in casa perché tutto ciò che fanno è notizia... e quindi anche gli scandali, i tradimenti, le liti... finiscono sulle pagine dei giornali.
E quindi attacca a parlare della signora Berlusconi.
Ma cosa c'entra?
Quelli della CNN stanno ancora ridendo delle lettera inviata dalla moglie dell'ex-premier a Repubblica. La tizia del meteo ha commentato che la signora Berlusconi ha perso più dignità così che per le cafonate del marito. E Mentana li giustifica parlando degli "oneri" di essere ricchi e famosi. Ma bastava non scrivere al giornale.
La cosa mi ha dato fastidio non tanto per la notizia in sé, ma perché sono riusciti ancora una volta ad oscurare tutta una serie di vere notizie, interessantissime, che potevano essere riportate con più spazio anziché occuparci delle vicende da puntata di Amici della famiglia Berlusconi.
Per esempio l'altro ieri in parlamento sono stati fatti grossi passi avanti sui PACS. Poi c'è stata l'archiviazione del processo al medico che ha staccato la spina a Welby. E oggi è uscita l'anteprima dell'inchiesta dell'Espresso sulle pensioni d'oro degli onorevoli.
Insomma ne abbiamo di notizie da dare.

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01 febbraio 2007

Parroco di guardia

Ieri sera tornavo a casa dopo essere stata da un'amica. Completamente immersa nei miei pensieri, non mi sono accorta di una voce che mi chiamava. Era il prete della nostra parrocchia, che se ne stava in piedi davanti alla porta della chiesa, immobile. Quando finalmente ho sentito il mio nome, sono andata da lui e gli ho chiesto che ci faceva lì a prendere freddo. Mi ha risposto che stava in sagrestia, poi aveva sentito dei rumori ed era uscito. Un gruppo di ragazzini più o meno quattordicenni stava giocando nel confessionale, facendo un sacco di rumore. Li aveva ripresi, e loro erano usciti sghignazzando.
Don Augusto è un tipo piuttosto pacioso, quando li ha visti uscire è tornato nel retro. Ma dopo neanche mezzora li ha sentiti bestemmiare in chiesa ed uscendo li ha scoperti che avevano gettato a terra una delle candele dell'altare. Sono fuggiti strillando istericamente non appena si si sono accorti di lui. Per questo si era piazzato fuori alla porta. Ogni tanto quei quattro-cinque ragazzini tornavano, si avvicinavano, lo vedevano alla porta, ritornavano indietro. Chissà cos'altro avrebbero combinato se non fosse stato lì a piantonare la chiesa.
Chiudere la chiesa non voleva, anche in quel momento detro c'erano un paio di persone. Si chiedeva per quale motivo quei tipetti si comportassero così, per quale motivo l'avevano fatto. In due minuti mi ha tirato fuori tutte le sue teorie sul fallimento della scuola e sulla mancata buona volontà delle famiglie di oggi. Ma alla fine è convenuto che il problema è assai più complesso, e che non si tratta di una o due cause.
Poi ci siamo salutati e l'ho lasciato lì, sulla porta della chiesa.

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