28 novembre 2007

La fede è semplice?

Secondo Avvenire, le parole del Cardinale Martini possono "disorientare i semplici". Adista riassume in maniera efficace la discussione. Probabilmente non sono semplice, ma a me disorienta di più quello che scrivono su Avvenire.

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26 novembre 2007

Solo quattro contro la guerra atomica

Ieri ho visto per la prima volta una intera puntata di Decameron, il programma di Daniele Luttazzi su La7. Non me ne sarei persa una puntata, ma lo mandano in onda il sabato sera, l'unico giorno che ho per fare tardi con gli amici... e quindi non l'avevo mai seguito. Però lo scorso sabato, da brava furbetta, l'ho registrato!!! L'ho vista ieri sera e ho scoperto con piacere che anche Daniele ha riportato la lettera di disappunto che Padre Alex Zanotelli ha scritto l'indomani del rifinanziamento delle missioni di guerra da parte del nostro parlamento. E' davvero scandaloso che solo quattro senatori abbiano votato contro il rifinanziamento! C'è qualcuno che rappresenti davvero le persone pacifiste, in parlamento? E come mai nessuno è stato informato di questa cosa? Ma non c'è nessun giornalista che su un qualsiasi telegiornale o giornale non abbia trovato rifinanziare le guerre e comprare caccia bombardieri una cosa completamente contraria al pacifismo della sinistra? Comunque... ho saputo che si può aderire ad un appello, promosso proprio da Alex Zanotelli, e se anche non servisse a nulla, che sia almeno per far sentire la nostra voce, per far sapere che esistiamo!!! Le adesioni vanno inviate alla casella di posta email di Zanotelli: alex.zanotelli@libero.it... Come diceva Don Milani: facciamo tutto il possibile, e se poi non avremo salvato il mondo, ci saremo almeno salvati l'anima!

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25 novembre 2007

Ieri in piazza

...Centocinquantamilaaaaaaaaa!!!! :D

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19 novembre 2007

Mine e contraccettivi

Il Papa ha detto ai vescovi proveniente dal continente più povero del pianeta che l'Aids dilaga perché non c'è una corretta concezione del matrimonio. Chiunque sia stato in Africa e abbia visitato una missione sa che spesso là i preti distribuiscono contraccettivi e si preoccupano di fare educazione sessuale in maniera seria, non secondo la dottrina del Papa. Lo fanno per un motivo molto cristiano: perché così salvano più vite. Che dovrebbe essere la priorità.
Poi il Papa ha ricordato loro che l'aborto è sbagliato. Ok, l'aborto è sbagliato. Pasolini scriveva che anche lui era contrario all'aborto, ma per questo era favorevole all'uso dei contraccettivi. Perché la tragedia è a monte. Chi abortisce non lo fa per comodo! E' troppo facile credere che esistano donne che vanno ad abortire come se fosse un modo semplice e veloce per eliminare gravidanze indesiderate. Andateci in un consultorio!!! Quando una donna va ad abortire, il dramma è già accaduto, il bambino che non nasce è una conseguenza: delle condizioni sociali, delle violenze, della condizione femminile, della società perbenista e bigotta. E anche del fatto che si considera peccato la contraccezione.
Del fatto che il Papa, nell'ultimo angelus, abbia intimato la comunità mondiale di porre fine alla costruzione delle mine antiuomo se ne parla poco o niente, nei salotti della tv o nelle discussione tra vip. Ignorare le cose sensate che dice è la strategia migliore per evitare che le persone gli diano credito.

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17 novembre 2007

La misteriosa verità dietro il G8

Non ero a Genova, oggi, ma lascio questo post sul mio diario virtuale per sostenere almeno idealmente tutti coloro che ci sono stati. Giovedì la trasmissione di Santoro mi ha fatto così arrabbiare che avrei preso a pugni il televisore!!! Spero che un giorno la verità venga accertata, ci sono persone che meritano che sia fatta chiarezza.

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13 novembre 2007

Pallottole violente

"Quel ragazzo che oggi non c'è più non sarebbe morto se quel poliziotto non avesse sparato. Questo è imperdonabile. Ma non sarebbe morto neppure se i tifosi di due squadre diverse incontrandosi in un Autogrill non si cimentassero in risse e invece bevessero un caffè insieme. Negli altri sport non succede. Invece nel calcio succedono questi fatti tremendi".

Sono le parole del ministro dell'interno sui fatti degli ultimi giorni.
Forse ho capito male. Azzardo una traduzione: quel ragazzo è morto per colpa del fatto che stava picchiandosi con altri tifosi e quindi è "più giusto" che un poliziotto gli abbia sparato alla testa rispetto ad una situazione in cui, ad esempio, stava bevendo un caffé. Sembra quasi che se la sia cercata. "Se vuoi evitare un colpo alla testa, evita di picchiarti con gli altri tifosi nella piazzola di un autogrill"!!! Grazie Amato del buon consiglio!!!
Aggiungo che a me il calcio fa schifo, ma non certo per colpa del tifo violento! Giocatori che vengono pagati con stipendi che risanerebbero l'economia di un intero stato africano, giro di droghe, partite truccate, processi di tutti i giorni della settimana... insomma lo trovo veramente indecente. La violenza negli stadi (e fuori) è la punta dell'iceberg, forse la conseguenza di tutto questo! ...e comunque, non c'entra niente con la pallottola che ha ammazzato quel ragazzo!

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09 novembre 2007

Tempi

Guardando Annozero, ieri sera, mi sono commossa.
Che scema, eh? Avete letto l'opinione di Tonini? Seguo la corrente e parlo di altro. Un tema ricorrente, pare. Stamattina Mastella è di nuovo su tutti i giornali. Voterà contro il taglio dei ministri. Non riesco ad essere sorpresa, mi rifugio nelle piccole cose per non pensarci. Il mio ragazzo dice che il mio umore è colpa del tempo... Secondo me è colpa dei tempi.

Aggiornamento: ci ripensa. Non ho parole!!!

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06 novembre 2007

Serenità

Adesso che morto Enzo Biagi, mi piacerebbe che riproponessero in prima serata le recenti puntate di RT che furono mandate in onda alle undici e mezza di sera. Era un bellissimo programma di attualità, e proprio per questo, per non disturbare i potenti, lo posizionarono in fascia oraria da nottambuli. Una specie di telegiornale lungo il doppio... cioè quello che dovrebbe essere un telegiornale, non quella roba che va in onda con il nome di telegiornale. Notizie attuali, ospiti in studio che parlavano di argomenti seri, pillole di memoria storica. Se potesse andare in onda appena dopo il telegiornale tradizionale, a pranzo e a cena, a memoria del grande giornalista che fu fino all'ultimo... forse crederei di più alle lacrime di tutte le persone che in questi giorni colmano i giornali con il loro cordoglio. RT fu tutto quello che riuscì ad ottenere dalla RAI dopo che lo cacciarono via e gli impedirono di continuare la sua trasmissioncina di dieci minuti dopo il tiggì. Cioè dopo che l'allora premier Berlusconi si lamentò di lui, come se non fosse la memoria storica di un'Italia rinata dalla dittatura e nonostante tutto sopravvissuta. Biagi fu la prova che la RAI è sotto il controllo diretto e indiretto della politica (lo è sempre stata), e che l'Italia si merita l'86° posto nella classifica della libertà di informazione. Mi dispiace che se ne sia andato, ma mi dispiace ancora di più che la notizia della sua morte sia riportata con quell'eco che avrebbero meritato tutte le cose che ha fatto fino a oggi.

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01 novembre 2007

Halloween per xenofobi

Tira aria di allarme sociale. Ma è un'aria stantìa, ritrita, chiusa. E' l'aria che stagna nei cervelli sigillati di tanti italiani che afferrano il tram del luogo comune e dell'opinione più gettonata. Dritti verso la politica del terrore, importata direttamente dagli USA, dove riscuote tanto successo. Questo pezzo di Pino Corrias è tratto dall'ultimo numero di Vanity Fair.

Non c’è niente di più allarmante dell’allarme che tutti i santi giorni fischia sui giornali e sulle Tv. Ci sentiamo assediati dagli ubriachi al volante, ignorando che sono comparsi dal nulla non per un maleficio alcolico, ma perché, nell’ultimo anno, si sono moltiplicati (da quasi zero a mille) i controlli sui guidatori coinvolti nella ordinaria sequenza di incidenti con morti e feriti.
Ci sentiamo assediati dai clandestini che assaltano le nostre villette isolate, dai detenuti liberati dall’indulto o scarcerati dalla legge Gozzini. Ignorando che tutti gli indicatori del crimine in Italia, dal 1991 ad appena ieri, sono scesi in modo costante. Gli omicidi, per esempio, dal tetto dei 2.000 morti ammazzati di quindici anni fa sono diminuiti fino ai 621 morti dell’anno scorso. Negli ultimi dodici mesi sono aumentate (di poco) le rapine e sono diminuiti (di poco) i furti.
In quanto alla Gozzini, la legge che dal 1986 consente il lavoro esterno e la semilibertà ai detenuti che con la buona condotta hanno scontato almeno metà della pena, annovera dati eccellenti. Ne hanno usufruito 42 mila detenuti. L’hanno tradita commettendo un nuovo reato in 132, una quota irrisoria, lo 0,16 per cento.
Senza contare l’effetto profondo che la legge Gozzini ha riverberato nella vita dei detenuti: non un’altra serratura che chiude i cancelli, ma una finestra che si apre alla speranza e a un obiettivo da conseguire, con la lentezza del giorno per giorno. Certo poi accade che esca il pluriomicida Angelo Izzo (anno 2005), che dopo 29 anni di carcere torna a uccidere. O l’ex brigatista Cristoforo Piancone (anno 2007), che dopo 25 anni di carcere tenta una rapina a Pisa.
Due casi. Due errori. Due cattive ragioni, contro quarantaduemila buone.

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