25 marzo 2008

Controllo delle nascite

C'è chi è andato oltre la modesta proposta. In India hanno deciso di regalare il porto d'armi a chi si fa sterilizzare. Che poi è quasi una doppia soluzione, no? Non fanno figli, e in più all'occorrenza si sparano fra loro. Qualcuno potrebbe trarne ispirazione per una nuova legge.

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16 marzo 2008

Persepolis

Bellissimo! Bellissimo! Come non potersi identificare nella protagonista? Correte a vederlo! Non lasciatevelo scappare! Divertentissimo, toccante, dolcissimo!!!

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14 marzo 2008

Leggere e votare

Ho trovato il modo di risolvere tutti i miei problemi finanziari. Ci provo con Piersilvio Berlusconi. Grazie Silvio. Se non fosse per il tuo umorismo così maschilista e ridicolo, cosa averebbero da scrivere di noi i quotidiani internazionali?
Ringrazio comunque I. che nei commenti del mio precedente post mi ha fatto notare che lo stipendio medio netto di un italiano non è 19.000 euro ma 19.000 dollari, che equivalgono a 13.000 euro, più o meno quanto prendo io dopo sette anni di università e un dottorato.

Curiosando su Internazionale, ho trovato un bellissimo articolo di Manuel Castells che si intitola Dio e Cesare. Trovo impossibile non condividerne il contenuto, credo che io voterò allo stesso suo modo. Naturalmente lui votava in Spagna lo scorso 9 Marzo, a noi a metà Aprile ci aspetta una specie farsa delle elezioni, ma anche lì spero che sapremo votare la cosa giusta. Castells spiega che per votare in maniera coerente con gli insegnamenti di Gesù, non c'è bisogno di votare i conservatori (anzi). In realtà il suo discorso è molto più articolato e gira attorno ai "valori" portati avanti dal Vangelo, contrapposti al loro tradimento da parte di tanta parte della gerarchia ecclesiastica (e portati avanti solo da pochi coraggiosissimi sacerdoti, che spesso operano in zone del mondo lontane dai riflettori). Il suo articolo mi ha ridato speranza, pian pianino ho sempre meno bisogno di guardare la televisione per sentirmi sicura della mia scelta.

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12 marzo 2008

Crema alla Vaniglia

Oggi ho ordinato una crema alla vaniglia, ed era finita la panna. Ho detto: non importa, ma il barista dopo un po' mi ha portato la crema con del latte montato a neve sopra. Era delizioso. Ma non solo, era inaspettato. E spontaneo. E gentile.
Così, mentre mi scioglievo nella mia crema alla vaniglia, pensavo a tutto il trambusto di questa penosa campagna elettorale, alla condizione dell'Italia, alla generazione futura, alla mia vecchiaia. Alla vigilia di una grande rivoluzione nella mia vita (no, non mi sposo, semplicemente cambio casa e vado a vivere con il mio ragazzo), sento nel cuore un timore che reputo profondamente ingiustificato, eppure è lì. Perderò qualcosa, guadagnerò qualcosa. Un mutuo che mi renderà dipendente molto più di un affitto, una scelta che mi costringerà ad appoggiarmi completamente a qualcuno, l'autonomia che avevo tanto faticato a ottenere, il compromesso, svegliarsi presto e svegliarsi tardi, una barchetta di carta che scivola placida sul Tevere.

Il Manifesto parla di governo diligente, di debito pubblico in ribasso, di saggia amministrazione delle risorse del paese. A me attira di più constatare che lo stipendio medio netto di un italiano è 19.000 euro all'anno. Secondo me Montezemolo alza la media perché io pendo netti mille euro al mese. Il mio stipendio = il mio mutuo. Ventitreesimi su trenta, secondo l'ocse, ma ancora più se si considera anche il peso fiscale. Eppure non riesco a odiare il fatto di dover pagare le tasse. Sarò malata? Trovo più grave che Cuffaro sia candidato per il parlamento, all'ombra della faccia tosta di Casini, al quale nessuno dà mai un ceffone. Sarebbe bello vederlo fare, per una volta. Lui va in televisione: "Io ritengo che i nostri valori..." e CIAFF!!! gli arriva un manrovescio dal presentatore. "Scusi, ma se lo meritava proprio!" Che soddisfazione sarebbe. D'altro canto c'è chi candida fascisti brizzolati per concorrere contro i fascisti di partito, come prendersela con Casini? Qui alla provincia di Roma abbiamo Buontempo (che nel suo blog ancora promuove il ritorno alla Lira) contro Zingaretti, che sarebbe il fratello dell'attore che faceva Montalbano, ed è l'unico motivo per il quale è famoso tra la gente. Essere il fratello di.

Ho letto un programma. In realtà ne ho letti tre, ma due erano solo una serie di punti e si somigliavano troppo, alla fine ho fatto fatica a capire quale era il programma di uno e quale dell'altro. Quindi me ne ricordo solo uno. E trovo terrificante il fatto che le mie possibilità di voto siano ridotte a decidere se mi piace o no un programma.
Mentre con il cucchiaio cerco di raccogliere le ultime gocce di crema di vaniglia dal fondo del bicchiere, c'è chi mi fa il discorso del voto non gradito ma necessario. "Occorre votare il Nasone, altrimenti vince il Pelato, non si può disperdere il voto". Disperdere il voto? Ma che fine ha fatto la moralità? Sfortunatamente, ho una coscienza. E dei valori. Com'è possibile passare sopra a certe cose e votare contro la propria coscienza, i propri valori e la propria morale, solo perché altrimenti "vince quell'altro"? Io non ci riesco. Non riesco a votare per chi rifinanzia le missioni di guerra, per chi ritiene che i problemi si risolvano costruendo inceneritori, con chi vuole bucare le montagne per una TAV concordata fregandosene del'opinione della gente, per chi è contro l'aborto ma vuole renderlo illegale, per chi non vuole riconoscere i diritti agli omosessuali, o per chi ritiene che fra 20 anni il nucleare ci salverà dalla crisi energetica. Insomma, nessuno ha detto a Confindustria che la loro opposizione alla legge salva-operai è immorale, tranne pochi. E io me li andrò a cercare, e voterò per loro. Perché è giusto, senza altra motivazione.

Poi la crema alla vaniglia è finita. Il cielo si è fatto grigio e mi è venuta voglia di primavera, di verde, di andare a correre. Quindi sono uscita dal bar per finire i miei giri di compere. E oggi pomeriggio non mi cercate a casa.

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