24 luglio 2008

Grazie Blog

Ma dimmi un po' te se mi devo incazzare con il primo che incontro al bar la mattina.
C'é gente in questo paese che se ne frega della politica. Va bene. Anzi no, non va bene per niente! ...Ma posso capirli. Io me ne starei tutto il giorno rilassata e tranquilla se non provassi un minimo d'amore per quello che mi succede attorno (e non mi riferisco alla mia vita privata).
Poi c'é gente che di politica si interessa, ma che per sua sfortuna non ha mai trovato una come me al bar la mattina. Io me ne stavo a prendermi il mio cappuccino assieme al mio ragazzo, e mi capita di ascoltare questo signore, sulla quarantina, abito pulito e fare saccente, che esternava la sua soddisfazione per il fatto che il presidente Napolitano avesse firmato il lodo Alfano.
La barista, poveretta, serviva succhi di frutta e annuiva con aria assecondante. Al che mi sono girata verso Marco e gli ho chiesto se davvero quel deficiente del Presidente della Repubblica aveva firmato l'immunità per le quattro alte cariche dello stato. Lui con occhi da cagnolone bastonato ha annuito, presagendo che non mi sarei fermata lì. Fortunatamente (per lui) credo che abbia sviluppato ormai una forma di intuito maschile che gli fa capire quando è il caso di continuare a mordere il cornetto anziché commentare. Io questo intuito non potrò mai svilupparlo, credo.
"Ah, quindi il presidente ha firmato la legge più incostituzionale del paese? Complimenti!"
La frase mi è uscita così, senza nemmeno pensarci troppo, ad alta voce. Ovviamente il mio sguardo era rivolto verso il commentatore di cronaca politica da due soldi di cui avevo carpito i discorsi. Lui si volta e mi fa: "Perche incostituzionale?"
Ah!!! Gravissimo errore!!! In pochi secondi gli recito mezza Costituzione, mentre Marco affoga la sua disperazione nel cappuccino e fa finta di non conoscermi. Ma l'ho già perdonato.
Il mio interlocutore allora fa un secondo passo falso: la butta sul luogo comune. Una cosa che può funzionare se ti chiami Gasparri, o Alfano, e vai in trasmissione da quel pezzo di legno di Floris, o da quel tappetino di Vespa. Al bar con Sabrina, non attacca!
Lui spara: "Sarà incostituzionale, ma hanno dovuto farla per forza, sennò la magistratura gli impediva di lavorare... e poi ce l'hanno già tutti gli altri paesi d'Europa... e ce l'avevamo anche noi in Italia, prima che l'abolissero."
Sembrava di leggere un editoriale di Ferrara.
Marco mi ha dovuta quasi trascinare fuori dal bar mentre con il dito alzato in cielo stavo convocando un comizio. E così, dopo due ore in cui mi sono sorbita una serie di "te la prendi troppo, Sabrina" e di "per te è una cosa quasi personale, Sabrina", me ne sto qui ad aggiornare il mio blog. E poi c'è gente che si chiede a che serve il blog.
Grazie blog.

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22 luglio 2008

Eccetera eccetera

Mezza Italia scandalizzata perché Bossi ha fatto un gestaccio insultando la nazione durante l'inno nazionale. Ogni telegiornale, ieri, apriva con le opinioni e le reazioni dei politici di destra e di sinistra. Deve dimettersi, è solo un gesto goliardico, ha offeso tutti, grave mancanza di rispetto nei confonti dello stato eccetera eccetera eccetera. Pfffff.

La vera questione è: che ci sta a fare in parlamento un ministro come quello??? Mmm no, ho formulato male la domanda. La domanda precisa che volevo porre era: come è possibile che uno stato ammetta che salgano al potere soggetti come Bossi? Ecco, così è meglio formulata.
Tutto il resto è fuffa. Cosa ne stanno a discutere a fare? Se in parlamento ci possono stare i cretini, poi è ovvio che si comportino da cretini. Suppongo che ripristinare le preferenze alle prossime elezioni sia un passo nella direzione giusta, così magari evitiamo la Carfagna ministro delle pari opportunità (ma vi rendete conto?). Però risulta che, chiacchiere a parte, questo parlamento voglia procedere nella direzione opposta. Hanno intenzione di togliere la preferenza anche nelle elezioni per il parlamento europeo. Il che dovrebbe fare indignare e sollevare la nazione intera. Ma probabilmente è troppo impegnata a discutere del dito di Bossi.

PS oggi vado al mare!!! ...per la prima volta!!! Sono bianca come una mozzarella. Spero di bruciacchiarmi un po'.

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21 luglio 2008

Geranio

Ops. Ho scoperto che la leggenda metropolitana secondo la quale le zanzare odiano l'odore del geranio è solo -appunto- una leggenda metropolitana. Alimentata dal passaparola e dal fatto che, qualsiasi cosa puzzolente uno si spalmi addosso, un minimo repelle gli insetti. E molte volte non solo quelli. Perché gli insetti come le zanzare sono guidate, in parte, dagli odori corporei, quindi se mi spalmassi di benzina, di aglio oppure di essenza di geranio, sarebbe la stessa cosa.
L'ho letto ieri in un articolo su Donna Moderna, scritto da un botanico. Il tipo dell'articolo faceva notare che qualsiasi essenza ad alta concentrazione va bene per allontanare gli insetti, ma appunto la pianta di geranio in sé non ha questa proprietà. E adesso chi lo racconta ai gestori dei camping di tutta Italia, che circondano roulotte, camper e tende con foreste di gerani?
E soprattutto alla mia nonnina, che continua a piantarne a iosa sul balcone.

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18 luglio 2008

Pensieri durante il film

Ieri ero al cinema, a vedere un film tutto sommato divertente. Ma non riuscivo a restare concentrata sulle immagini, perché poco prima di uscire di casa, cercando del materiale sull'Iraq, mi sono imbattuta su un sito contenenti delle foto terribili.

E' la guerra, mi dicono. Lo sanno tutti com'è la guerra, lo sanno anche i soldati, che quando si arruolano mettono in conto di perdere una gamba, un braccio, un occhio, o di rimanere sfigurati, o uccisi. Da ormai molto tempo le vittime di guerra in Iraq hanno superato le decine di migliaia. Missione compiuta? Ancora no. Il parlamento approva la costruzione di nuovi elicotteri da guerra per un costo pari a dieci finanziarie. Il denaro basterebbe per ridare luce alla ricerca, in Italia. Ma il parlamento preferisce comprare elicotteri da guerra. E lo fanno in silenzio. Anzi no. Lo fanno facendo un gran rumore, ma per parlare di scemenze. Sapete, la riforma del parlamento alla tedesca, il presidenzialismo alla francese, l'immunità (del tutto incostituzionale) alle alte cariche. E i giornalisti sono tutti a Sidney per i mondiali di divismo del Papa, che poi quando parla di disarmo viene sistematicamente ignorato. Meglio sbattere in prima pagina i suoi monologhi sulla sacralità del sesso.

Così, con un occhio seguivo il film, e nel frattempo non riscivo a fermare i pensieri, che correvano da una notizia all'altra. E per calmarmi pensavo all'Irlanda, dove andrò in vacanza ad agosto. E il film finisce proprio in Irlanda. Forse era un presagio, chissà.

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12 luglio 2008

Riesumiamo il santo criminale

Ho letto da qualche parte (credo fosse l'ultimo numero di Diario) che presso il ministero di Emanuela Orlandi sta circolando l'intenzione di riesumare la salma di Enrico De Pedis, detto Renatino. L'articolo era breve e caustico, quanto basta per indurmi a curiosare su internet.

Scopro che questo Renatino De Pedis era uno dei leader della banda della magliana, che era iscritto alla P2, che fu indagato per droga, mafia, fattacci legati a Andreotti e tante altre bellissime cose. Scorro verso il basso la pagina di Wikipedia e scopro inoltre che Renatino è stato sepolto in una cripta riservata ai beati e ai santi nella basilica di Sant'Apollinare, a Roma. Fantastico. Lì per lì mi domando se forse non ci sia stato uno scambio di personalità, oppure un malinteso. Ma no, il resto della storia è tutto lì: al tempo della sepoltura (1990), Monsignor Pietro Vergari, rettore della basilica, giustificò la sepoltura così: "Si attesta che il signor Enrico De Pedis [...] è stato un grande benefattore dei poveri che frequentano la basilica ed ha aiutato concretamente a tante iniziative di bene che sono state patrocinate in questi ultimi tempi, sia di carattere religioso che sociale. Ha dato particolari contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana".

Ieri sera ho partecipato alla festa per il compleanno del nostro parroco. Ho chiesto un po' in giro, mi interessava soprattutto l'opinione dei miei coetanei. La reazione generale è stata: che ci vuoi fare? Di cosa ti meravigli? Non lo so. File di veneranti che compiranno il loro piccolo pellegrinaggio per omaggiare con la loro presenza un criminale santificato. Spero che la notizia della riesumazione sia solo una balla. Una voce di corridoio, una falsa notizia.

Forse davvero non c'è niente di cui meravigliarsi. Spengo la luce, mi addormento.

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10 luglio 2008

Viva?

Viva nel senso di viva, ma anche di evviva. O forse no, ma sono qui. Peripezie varie, computer in panne, accesso negato alla rete, e poi tanta inerzia. Inerzia, pigrizia, rassegnazione.
Il mondo gira anche senza Sab, ma nel mio piccolo mi sono data da fare. Non proseguo più in bilico su una corda, adesso sono attaccata a una fune. Sarà meglio o peggio? Non lo so. Qualche volta avere certezze è consolante, qualche volta invece hai la certezza di perderti qualcosa. Non sto parlando delle certezze fondamentali. Sto parlando di quelle fondamentali per una ragazza. Che però nella società che mi circonda valgono poco o niente.
Qualche giorno fa ho perso una notte di sonno a spiegarmi perché. Il mattino seguente ho rimpianto la notte di sonno. Tante domande e poche risposte. A volte farsi le domande giuste è comunque meglio che trovare le risposte.
E ho capito come funziona il mio cervellino. Funziona proprio così: tante domande giuste e poche risposte. E ho scoperto che la mia vita funziona allo stesso modo. E ho imparato a diffidare di chi ha sempre la risposta a tutto.
Per esempio quelli grandi e potenti. Per esempio quegli otto signori chiusi per una settimana in lussuosi alberghi e cinque stelle e serviti con pranzi a 19 portate. Cosa ne è uscito fuori? Niente. Esattamente quello che mi aspettavo. Se il sesto senso la smettesse di perseguitarmi, sarei certo più tanquilla. Secondo me la cosa grave non è che non abbiano trovato risposte ai problemi. La cosa grave è che non siano stati capaci di porsi le domande.
E adesso?
Adesso non posso che dire la mia.
Fermi tutti! Ho trent'anni e non ho paura di usarli. Brrr.
Fine del delirio di oggi. Alla prossima.

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