05 dicembre 2008

...ovviamente per private e Cattoliche

Ahah! Ma sono dei miti!
Settimane di contestazione, collettivi studenteschi, mamme e insegnanti insieme in piazza, proteste a non finire, manifestazioni, città bloccate... e niente. Ma ecco che all'improvviso:

ROMA (Reuters) - La Conferenza Episcopale Italiana (Cei) si è detta preoccupata oggi riguardo il destino delle scuole pubbliche non statali, riguardo tagli previsti dalla finanziaria 2009, e ha esortato il governo a mettere in atto gli impegni assunti riguardo lo stanziamento di fondi da destinare agli istituti paritari.

...ed ecco che "come per magia" compare il sottosegretario all'economia Vegas, probabilmente anche un po' sudato perché la risposta del governo ha fatto attendere la CEI quasi un giorno intero:

FINANZIARIA: GOVERNO, RIPRISTINIAMO FONDI SCUOLE PRIVATE
ROMA - I fondi per le scuole paritarie ''vengono ripristinati' ': e' quanto assicura il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas a margine dei lavori della commissione Bilancio del Senato sulla finanziaria.
''C'e' un emendamento del relatore che ripristina - dice Vegas - il livello originario, vale a dire 120 milioni di euro. Possono stare tranquilli, dormire su quattro cuscini''. Il taglio originario era di circa 130 milioni di euro. L'emendamento che ripristina quasi totalmente i fondi e' al disegno di legge bilancio. (ansa.it)

Eh, sì! LORO possono stare tranquilli, dormire tra quattro cuscini! Tutti gli altri invece continuino a cercare lavoro, e incrocino le dita. La scuola pubblica, come al solito, può attendere.

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23 ottobre 2008

Ssst! Sto manifestando.

Forse sono solo una ricercatrice universitaria precaria delle tante, una di quelle che domani forse chissà, sarò disoccupata a prescindere da cosa sto ricercando, perché e soprattutto per chi. D'altro canto se il governo deve "iniettare fondi" per sopperire alla crisi globale dell'economia, da qualche parte dovrà pur prenderli 'sti soldi. E poi ci sono i debiti dell'Alitalia, e c'è anche da costruire il ponte di Messina (non dimentichiamocelo). Se licenziare 90.000 insegnanti nelle scuole primarie non è sufficiente, c'è sempre "la" soluzione a portata di mano: tagliare i fondi all'università. La Gelmini ha detto che "l'offerta formativa è troppo ampia", ma io conosco almeno due colleghe che fanno ore extra (non retribuite) per poter terminare il programma, e il bello è che è illegale. Una specie di moto carbonaro alla luce del sole. Lezioni universitarie come volontariato, o se vogliamo volontariato nelle università. Qualcuno ha tuonato che manderà l'esercito. Ma l'esercito (dice la costituzione) non serve forse a proteggere la cittadinanza? Non è una forza di repressione. Dovrebbe stare dalla parte della gente, non da quella del Ministro. Il mondo è sottosopra?

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15 ottobre 2008

Classi a parte per bimbi diversi

Il mondo universitario si sta davvero movimentando!
Oggi per le vie di Roma mi sono imbattuta in una piccola marcia di protesta. L'ultima volta che ne avevo vista una dello stesso tipo, io ero fra loro! Ho saputo da un trafiletto su il Messaggero che le università se la passano sempre più male, soprattutto l'università di Siena e quella Federico II di Napoli. A me ancora passano uno stipendio (visti i tempi che corrono, mi reputo fortunata), ma la situazione si fa sempre più triste anche negli ambienti a me più vicini. Alcuni colleghi vengono pagati alla fine dell'anno per corsi che terminano a marzo, e con un'unica soluzione. Ad altri addirittura non è dato di sapere se e quando saranno pagati.
Mentre giravo sulla Repubblica.it ho scoperto (perché sono cose che si scoprono) che hanno approvato leggi razziste anche in ambito scolastico. Complimenti alla camera. Adesso abbiamo classi-ghetto per bambini immigrati, che così avranno tutto il tempo necessario per integrarsi. Perché sono diversi, è ovvio. Vanno aiutati ad inserirsi, tenendoli separati dagli altri bambini. Che potrebbero essere disturbati dalla loro presenza. Che poi non si capiscono, e abbassano il rendimento degli altri.
Queste leggi razziste si aggiungono a quelle nel campo della giustizia, per le quali se un crimine lo compie un immigrato è più grave. Ok ok sono abbastanza depressa. Ho bisogno di dolci.

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22 settembre 2008

L'ipotesi di Calamandrei

Riporto questo discorso, che ho trovato su Internazionale. E' stato pronunciato da Piero Calamandrei, nel 1950, più precisamente l'11 Febbraio, durante un congresso dell'Adsn (associazione a difesa della scuola nazionale). Sono rimasta sconvolta dal fatto che ipotesi come quella che Calamandrei si è permesso di fare 60 anni fa siano ancora oggi viste come complotti fantasiosi senza attinenza con la realtà, quando è chiaro che la storia ha già risposto alla sue congetture... Confermandole!!!

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa deve fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. E allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa la scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato, lasciare che vadano in malora, impoverire i loro bilanci, ignorare i loro bisogni; attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private, non controllarne la serietà, lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare, lasciare che gli esami siano burlette; dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico. - Piero Calamandrei (poi pubblicato nella rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950)

Se avete voglia, seguite questo link per leggere l'intero intervento.
Ehi! Fatelo.

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