La fede è semplice?
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Ieri ho visto per la prima volta una intera puntata di Decameron, il programma di Daniele Luttazzi su La7. Non me ne sarei persa una puntata, ma lo mandano in onda il sabato sera, l'unico giorno che ho per fare tardi con gli amici... e quindi non l'avevo mai seguito. Però lo scorso sabato, da brava furbetta, l'ho registrato!!! L'ho vista ieri sera e ho scoperto con piacere che anche Daniele ha riportato la lettera di disappunto che Padre Alex Zanotelli ha scritto l'indomani del rifinanziamento delle missioni di guerra da parte del nostro parlamento. E' davvero scandaloso che solo quattro senatori abbiano votato contro il rifinanziamento! C'è qualcuno che rappresenti davvero le persone pacifiste, in parlamento? E come mai nessuno è stato informato di questa cosa? Ma non c'è nessun giornalista che su un qualsiasi telegiornale o giornale non abbia trovato rifinanziare le guerre e comprare caccia bombardieri una cosa completamente contraria al pacifismo della sinistra? Comunque... ho saputo che si può aderire ad un appello, promosso proprio da Alex Zanotelli, e se anche non servisse a nulla, che sia almeno per far sentire la nostra voce, per far sapere che esistiamo!!! Le adesioni vanno inviate alla casella di posta email di Zanotelli: alex.zanotelli@libero.it... Come diceva Don Milani: facciamo tutto il possibile, e se poi non avremo salvato il mondo, ci saremo almeno salvati l'anima!Etichette: informazione, media
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Adesso che morto Enzo Biagi, mi piacerebbe che riproponessero in prima serata le recenti puntate di RT che furono mandate in onda alle undici e mezza di sera. Era un bellissimo programma di attualità, e proprio per questo, per non disturbare i potenti, lo posizionarono in fascia oraria da nottambuli. Una specie di telegiornale lungo il doppio... cioè quello che dovrebbe essere un telegiornale, non quella roba che va in onda con il nome di telegiornale. Notizie attuali, ospiti in studio che parlavano di argomenti seri, pillole di memoria storica. Se potesse andare in onda appena dopo il telegiornale tradizionale, a pranzo e a cena, a memoria del grande giornalista che fu fino all'ultimo... forse crederei di più alle lacrime di tutte le persone che in questi giorni colmano i giornali con il loro cordoglio. RT fu tutto quello che riuscì ad ottenere dalla RAI dopo che lo cacciarono via e gli impedirono di continuare la sua trasmissioncina di dieci minuti dopo il tiggì. Cioè dopo che l'allora premier Berlusconi si lamentò di lui, come se non fosse la memoria storica di un'Italia rinata dalla dittatura e nonostante tutto sopravvissuta. Biagi fu la prova che la RAI è sotto il controllo diretto e indiretto della politica (lo è sempre stata), e che l'Italia si merita l'86° posto nella classifica della libertà di informazione. Mi dispiace che se ne sia andato, ma mi dispiace ancora di più che la notizia della sua morte sia riportata con quell'eco che avrebbero meritato tutte le cose che ha fatto fino a oggi.Etichette: informazione, politica
Tira aria di allarme sociale. Ma è un'aria stantìa, ritrita, chiusa. E' l'aria che stagna nei cervelli sigillati di tanti italiani che afferrano il tram del luogo comune e dell'opinione più gettonata. Dritti verso la politica del terrore, importata direttamente dagli USA, dove riscuote tanto successo. Questo pezzo di Pino Corrias è tratto dall'ultimo numero di Vanity Fair.Etichette: informazione, media, politica, società