Ho visto una Zucca
Ieri mattina mi ha chiesto di passare da lei. Erano due anni che non mi vedeva, e con le sue amiche, mia madre, mio zio e qualche altra conoscenza di buona volontà, stavano raccogliendo l'uva. Paola mi accompagna lungo la strada sterrata che porta al terreno, quindi mi dice che aspetterà in macchina. Io scendo e mi incammino verso la capanna di lamiera dove la zia tiene al coperto i macchinari. Mi accorgo subito di aver messo delle scarpe da ginnastica e che torneranno a casa coperte di fango. Poi incontro la zia, la vedo spuntare tra i filari, con delle forbici nere in mano, un secchio pieno di grappoli, avvolta in una nuvola di moscerini (drosophila melanogaster, mi dico, da brava biologa).
Mi viene incontro sorridendo, gli occhi azzurri e il fisico rotondo, un fazzoletto in testa e il vestito sporco del lavoro di una mattinata. "Oh! E' arrivata mia nipote!" Gongola, richiamando l'attenzione degli altri, che mi salutano sorridenti affacciandosi tra i tralicci di vite. La prima cosa che mi dice è gentilissima: "Sei ingrassata!" Le rispondo vaga "Si... può darsi!" Ma lei rincara "Lo vedo dai fianchi!" La conversazione finisce lì. Due anni, quattro frasi, un sorriso.
Avrei dovuto risponderle "Anche tu stai benissimo, grazie!" ma era una di quelle situazioni dove la cosa giusta da dire ti viene in mente troppo tardi, e allora rinunci. Lei chiama a squarciagola mia madre, poi mia nonna. La guardo che torna alla vendemmia e mi rendo conto che non saprei indovinare la sua età. Lei saprebbe farlo, con la mia.
Mia madre mi accompagna all'orto, coglie fagiolini, peperoni, zucchine, melanzane, pomodori. Mi dice se voglio anche dei fichi, delle patate... La prego di smettere, che né io né Paola riusciremmo mai a mangiare tutto. Lei mi risponde "Le piante sono cariche... Non so proprio cosa la pianti a fare, tutta questa roba, tua zia!"
La frase mi ronza in testa, lì vicino c'è un pesco e la metà dei frutti sono in terra, per la gioia degli insetti. Sulle piante i pomodori sono rossi... qualcuno è già troppo maturo. Cosa li pianta a fare? Credo che chiunque saprebbe rispondere, pensandoci un po'. Persino io, nel mio toppino azzurro, con i capelli profumati di vaniglia, e le scarpe da ginnastica infangate.
Torno alla macchina dove Paola mi aspetta da mezzora. Con fatica porto tre buste di ortaggi e verdure varie. Dopo averle caricate in macchina noto un'anguria a pochi passi dalla ruota anteriore. Un'anguria! Mi avvicino e mi accorgo che invece è una zucca, una grossa zucca, ancora non matura. La pianta di zucca si allarga per tutto il terreno, estendendo dita verdi coperte di foglie tutte intorno. Non ne avevo mai vista una! Mi assale un senso di esile esistenza, come se d'improvviso mi fossi accorta che mi manca qualcosa, e che si tratta di un qualcosa di essenziale... o che perlomeno dovrebbe esserlo. O forse doveva esserlo.
Paola sbuffa quando le dico che devo tornare a casa a cambiarmi le scarpe.
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