Nel
Lumen Gentium, uno dei documenti emanati dal Vaticano durante il
Concilio Vaticano II, si dice che la «
la Chiesa di Cristo sussiste nella chiesa cattolica». Mi permetto di divagare un po' sull'argomento: a mio parere i documenti del Concilio Vaticano II non solo sono bellissimi, ma ci parlano di una Chiesa che non c'è mai stata perché nessuno ha mai voluto che fosse veramente così. Ogni papa e ogni sacerdote dovrebbe leggerseli e rileggerseli fino a saperli a memoria, altro che le litanie da messa in latino. Ad esempio il
Gaudium edt Spes è di una profondità e di una ricchezza sconvolgente. Ma nessuno se la ricorda. C'è un passo che dice:
"
Ogni genere di discriminazione circa i diritti fondamentali della persona, sia in campo sociale che culturale, in ragione del sesso, della razza, del colore, della condizione sociale, della lingua o religione, deve essere superato ed eliminato, come contrario al disegno di Dio."Vi sembra che la Chiesa promuova questo tipo di politica, osteggiando chi vuole estendere i diritti civili agli omosessuali? Per non parlare dei vescovi che ci credono in guerra contro l'Islam. Di chi tuona contro le le famiglie irregolari. Di chi tace sull'iniqua ripartizione delle risorse, sulle condizioni di lavoro, sulle leggi razziste anti-immigrazione. E che dire del passo sulla guerra? Chi ha tempo da perdere
se la legga, giusto per farsi del male.
Torniamo in tema. Questo papino è uno di quelli che il concilio non l'ha capito, non vuole capirlo e anzi non gliene importa un fico secco.
La Chiesa ha origine quando Simon Pietro riceve da Gesù la missione di fondarla. Sulla base del fatto che Pietro è il primo papa a capo della Chiesa Cattolica e che tutte le altre chiese cristiane sono nate da "costole" di essa, Ratzinger (fine teologo) deduce che solo la Chiesa Cattolica è la vera chiesa. Chi non la pensa come lui e glielo fa notare, viene ostacolato, confinato, interdetto (e Ratzy è stato a capo della commissione sulla dottrina religiosa per 20 anni, immaginate i danni che può aver fatto).
In realtà l'opinione che una qualsiasi persona si farebbe, leggendo il documento senza essere in malafede, è che siccome tutte nascono da una stessa origine comune, in tutte le chiese cristiane "sussiste" la Chiesa di Cristo, e cioè sono tutte sante,
anche la Chiesa Cattolica. E che magari allora la loro santità non è stabilita dal mandato, ma da come e quanto esse lo rispettano. Non è un'esame che si passa con un documento, o sulla base di una ricostruzione storica degli eventi. Quando il papa si troverà ad essere giudicato, non se la caverà dicendo "ehi, io faccio parte della squadra originale". Sarà giudicato in base alla fedeltà della missione evangelica.
Io mi rendo conto che realizzare questo comporterebbe un'assunzione di responsabilità che non credo l'attuale papa si senta addosso. Significherebbe che la santità
se la deve sudare, se la deve guadagnare con le azioni, le parole, i fatti. Che non ce l'ha di diritto. Come tutti noi, del resto.
Ovviamente il solo pensarlo gli rovinerebbe la vancanzetta in montagna. Quindi meglio emanare un bel documento in cui si dice: "vi sbagliate, ho ragione io".
(qui c'è
l'articolo che
Il Manifesto ha dedicato all'argomento)
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