Stamattina non riuscivo a stare seria mentre leggevo di come
Mastella abbia accusato
Annozero di essere
il Ku Klux Klan dell'informazione. L'ira del nostro ministro della giustizia risulta ancora più ridicola se accostata alla vicenda di Fabio di cui ho scritto ieri. Da una parte c'è una persona che è stata diffamata senza conseguenze per i media, dall'altra un ministro che parla di presunta diffamazione contro una trasmissione che ha semplicemente riportato fatti e opinioni su di lui. Esprimere opinioni e divulgarle è un diritto costituzionale, denunciare le persone per diffamazione è un diritto di chi si sente danneggiato da calunnie. Sparare assurdità in conferenza stampa senza con la sicurezza che saranno pubblicate senza alcuna critica da parte dei giornalisti italiani è la realtà dei fatti. Stamattina ho visto la puntata di Annozero di cui straparlava Mastella (lui, secondo il corriere, non l'ha nemmeno vista!!!
"Il Guardasigilli premette di non aver visto la trasmissione di Santoro"). Un po' confusionaria, un po' difficile capire quale filo si volesse seguire, un po' noiosa... ma non ci ho trovato niente di scandaloso. Io però non sono Mastella!!!
La giornalista del corriere
riporta le parole di Mastella a riguardo. Io commento in corsivo.
Allora, che effetto le ha fatto Anno Zero? «Io sono sereno perchè ho la coscienza a posto, ma penso che così non si può andare avanti. Non abbiamo assistito a una trasmissione, ma a un linciaggio. A un processo stalinista».
Mastella, lo vorrei ricordare, non ha visto la trasmissione. Poi però dice di averla vista. Ma al contrario di tutti noi ha assistito ad un linciaggio e a un processo stalinista. Magari! Io mi sono annoiata a morte!!!
Però ministro in due ore e mezza di trasmissione si sono viste interviste, lette carte, ascoltate intercettazioni, ottenute testimonianze «No guardi, quella non era affatto un'inchiesta giornalistica, che può essere spietata ma se è seria è benvenuta. Quello che ha messo in onda Santoro è stato solo un giornalismo d'accatto, livoroso, rispetto al quale bisogna far fronte comune, perché oggi è toccato a me ma domani potrebbe toccare a chiunque altro, e non è tollerabile».
La giornalista fa notare a Mastella che la trasmissione era struturata con serietà. Mastella risponde che non era seria. Conclude temendo che si facciano puntate di Annozero che tocchino l'operato di altri politici. Che orrore!
Sta chiedendo solidarietà ai suoi colleghi della maggioranza? «Mi rivolgo a tutti gli uomini che amano la libertà. La mia è una chiamata a raccolta degli uomini liberi di questo Paese».
Quelli che amano la libertà suppongo siano felici che ognuno possa esprimere le sue opinioni (e poi eventualmente subirne le conseguenze). Cioè quello che è accaduto, e di cui Mastella si lamenta!!!
Una chiamata a raccolta contro Travaglio e Santoro? «Non vorrei nemmeno parlare di un giornalista come Travaglio, che sembra non abbia diritto di parola e invece scrive su più giornali lui di chiunque altro tra i suoi colleghi...».
Se nessuno glielo toglie, Travaglio continuerà ad avercelo quel diritto, come tutti noi. Mastella si sconvolge che un giornalista possa scrivere più pezzi di un altro. Io mi stupisco che certi giornalisti possano fare i giornalisti senza stare sulle scatole ai politici.
Le ha dato del piduista «professionista », con tanto di finto omaggio di Gelli: che replica? «Intanto vedremo come replicare, lo vedremo presto: cappuccio io? Io che di quel mondo mai ho fatto parte? Pazzesco... Comunque, sa che mi viene spontaneo?
Mi viene di difenderla la massoneria, perché non è accettabile il linciaggio di nessuno, nessuno al mondo».
Travaglio in maniera farsesca assegnava il cappuccio d'oro di Gelli a Mastella proprio perché il ministro Clemente sta attuando tutti i piani di Gelli senza aver fatto parte della P2. Cioè Mastella si sta lamentando di un artificio comico irriverente! Una sindrome tipicamente Berlusconiana.
...Poi nessuno si stupisce se gli viene spontaneo di difenderla, la massoneria, visto che trasferisce i magistrati che indagano contro di essa.
Adesso porterà avanti l'iniziativa minacciata dall'Udeur, presenterà in Senato una mozione di sfiducia contro il Cda Rai? «Non lo so ancora, sono tutte cose che vedremo nelle prossime ore».
Durante le quali magari si preparerà meglio per le interviste. Fino ad ora non ha ancora fatto un solo riferimento a quanto detto in trasmissione. La giornalista di cosa sta scrivendo???
E dei magistrati che hanno partecipato alla trasmissione - la Forleo in collegamento e de Magistris con un'intervista registrata - cosa pensa? «E' un problema del Csm, non mio, non me ne occupo. Io sono uno che l'autonomia della magistratura la rispetta».
Beh certo lui ci prova! Poi ci pensa il Csm. La giornalista conclude così l'intervista. Un pezzo di giornalismo che passerà alla storia.
Complimenti a Mastella per le preziose dichiarazioni e a Paola di Caro per l'arguto modo con il quale ha incalzato il ministro. Voglio fare anche io la giornalista!!!
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